23
aprile

TITANIC – NASCITA DI UNA LEGGENDA: FICTION BEN CURATA MA LENTA

Titanic - Nascita di una leggenda

Raccontare in modo diverso la storia del transatlantico più famoso del mondo, andando oltre la descrizione delle terribili ore dell’affondamento, rappresentava senza dubbio per la Rai, ideatrice e forte finanziatrice del progetto (con ben 10 dei 24 milioni di euro occorsi alla realizzazione), un obiettivo piuttosto ambizioso. Titanic – Nascita di una leggenda, la fiction diretta da Ciaran Donnelly, sembra ripagare il coraggio della tv di Stato, offrendo al pubblico un prodotto ben confezionato e per niente scontato.

Con grande attenzione e cura dei dettagli, si è riusciti a costruire attorno al Titanic un racconto nel quale i contrasti generazionali, sociali e religiosi, che caratterizzarono il periodo precedente al varo del transatlantico, si dipanano in maniera più che convincente. I protagonisti, distribuiti in varie classi sociali, e coinvolti a vario titolo nella costruzione della nave nei cantieri di Belfast, danno vita ad un vero e proprio romanzo storico.

Un romanzo nel quale le lotte dei lavoratori, riuniti in sindacati per ottenere maggiori diritti, si fondono con le battaglie per l’emancipazione femminile, con le speranze e i drammi che riguardano tante famiglie di emigrati, come quella di Sofia Silvestri, interpretata da Alessandra Mastronardi.

La giovane attrice cerca di fare del suo meglio, vestendo i panni di un’immigrata italiana di umili origini che, rifiutato il matrimonio combinato con Andrea Valle, interpretato da Edoardo Leo, finisce per innamorarsi dell’ingegnere Mark Muir, cui dà il volto un valido Kevin Zegers, vero protagonista della puntata. Più marginale, ma fortunatamente esente da qualsiasi riferimento macchiettistico sulla famiglia italiana emigrata all’estero, la presenza di Massimo Ghini, nel ruolo del padre di Sofia.

Una fiction indubbiamente ben realizzata, dove i nostri attori italiani reggono tranquillamente il confronto con volti internazionali come quelli di Chris Noth o Derek Jacobi, ma nella quale il ritmo narrativo, sembra a tratti perdersi. Un difetto che ci auguriamo sia destinato a venir meno con l’evolversi delle tante trame, pronte ad intrecciarsi tra loro nelle prossime puntate, e scongiurare così un eventuale naufragio d’ascolti.

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3 Commenti dei lettori »

1. Gabriele90 ha scritto:

23 aprile 2012 alle 12:15

A me è piaciuto….. È sicuramente una storia diversa ….. Siamo abituati a vedere la storia solo all’interno del titanic…. Qua invece parte tutto dall’inizio….. Spero che raccolga più telespettatori… Se lo merita



2. Carla Lisa ha scritto:

23 aprile 2012 alle 12:25

Boh… a me è parsa tanto noiosa… 6 puntate così… E la Mastronardi? Che recitazione è???? Inespressiva al massimo.
Che delusione, io era mesi che attendevo questa fiction ma ignoravo che non trattasse nemmeno sul finale il viaggio e l’affondamento… James Cameron for ever!!!



3. LucaZ ha scritto:

23 aprile 2012 alle 21:22

Probabile che la fiction in questa puntata sia lenta per contrapporla al “trambusto” delle prossime puntate, visto che l’affondamento della nave è durato poche ore. La contrapposizione di una vita, per quanto possibile, tranquilla, ricca di eventi inaspettati, e il destino, inevitabile



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