Dopo che il Tribunale del Lavoro aveva rigettato il suo ricorso per il reintegro al Tg1, Augusto Minzolini ha sbroccato sul serio. Ad innescare la reazione dell’ex direttorissimo, tuttavia, non è stata la decisione del giudice ma una domanda di troppo da parte dell’inviato di Servizio Pubblico Luca Bertazzoni.
Il giornalista di Santoro si era appostato fuori dal Palazzo di Giustizia, pronto ad ‘agguantare’ il Minzo e ad interrogarlo sulla vicenda delle sue celebri spese con la carta di credito aziendale (68mila euro). Così è accaduto, e l’ex direttore del Tg1 non l’ha presa bene.
“Non ho deciso io di andarmene dal Tg1. Lei probabilmente è un ignorante, perché non c’è nessun motivo per licenziarmi (…) Lei deve partire dal presupposto che quei 68mila euro sono stati restituiti all’azienda perché era una procedura sbagliata e andremo a verificare che quella procedura è stata applicata solo con me“
ha dichiarato Minzolini di fronte alle insistenze di Bertazzoni, facendo poi riferimento alla legge 97 del 2001. La norma in questione prevede il trasferimento ad incarico equivalente per il dipendente della pubblica amministrazione per il quale sia stato “disposto il giudizio”. I legali del direttorissimo avevano messo in discussione la sua applicabilità.
Al centro del contenzioso c’era anche l’accusa rivolta all’ex direttore del Tg1 di aver usato indebitamente la carta di credito aziendale per pagare cene e weekend lavorativi.
E di fronte al giornalista di Santoro, che lo marcava a uomo e lo incalzava con le domande, il Minzo si è infuriato.
“Questo modo di fare giornalismo mi dà fastidio. A lei adesso la querelo. Lei è un ignorante e non ha letto nemmeno gli atti (…) Lei non è un giornalista, è ridicolo!”
ha detto Minzolini, allontanadosi a passo veloce dall’inviato di Servizio Pubblico.
1. MisterGrr ha scritto:
12 marzo 2012 alle 20:01