Pasquale D’Alessandro ha lasciato proprio una bella patata bollente a Massimo Ferrario: mentre la Rai4 targata Carlo Freccero supera l’1% di share e, da sola, porta alla tv pubblica la metà dei ricavi pubblicitari di tutti i canali specializzati Rai, la quinta rete semigeneralista non riesce proprio a convincere i telespettatori, nonostante gli investimenti che ha ricevuto sin dal lancio, a differenza della “cugina”. Ad un anno dalla nascita, Rai5 è ancora ferma al palo e, a parte qualche rarissima eccezione, viaggia troppo spesso su numeri piuttosto piccoli.
Improntare una rete sulla sola cultura è una scelta coraggiosa ma assolutamente obbligata per un servizio pubblico come la Rai. Viene allora da chiedersi per quale motivo un programma di puro intrattenimento come Ballando con le stelle, che con la cultura ha poco a che fare, sbarcherà con una striscia giornaliera proprio nel preserale della rete culturale per eccellenza. Avete capito bene, anche il talent show condotto da Milly Carlucci quest’anno avrà un suo daytime, che terrà compagnia i telespettatori ogni giorno alle 18.30 e in replica il giorno successivo alle 12.15
Le telecamere seguiranno passo passo il percorso degli aspiranti ballerini, dalle prove ai momenti di relax, raccontando le emozioni e le fatiche dei concorrenti e dei loro partner da un altro punto di vista, probabilmente meno “filtrato” e costruito rispetto a quel poco proposto nella puntata di prima serata, più incentrata sulla gara che sul racconto della vita all’interno della sala da ballo.
Per quanto la striscia quotidiana sia un esperimento apprezzabile, non è forse un po’ troppo azzardato – se non del tutto insensato – proporla sulla rete dell’opera, dei documentari e dell’arte, su una rete che ha di fatto una mission educativa? Ah, cosa non si fa per gli ascolti…
1. MisterGrr ha scritto:
3 gennaio 2012 alle 12:25