Sotto l’albero di Uomini e donne non ci sono balocchi e cotillon ma una puntatina più pepata che mai. Niente renne e aiutanti di Babbo Natale volanti ma sonori vaffa e minacce non troppo sottovoce, sia tra corteggiatori che a firma Cipollari. Trash inequivocabile ma c’è un però. Esattamente come abbiamo già fatto con il Grande Fratello e il quartierino di Videonews avremmo la tentazione di tirare le orecchie a Maria, ma il distinguo è necessario.
Quando Tina esplode contro Giorgia con un tristissimo e violento: ‘Ti spacco la faccia’ (subito dopo l’ennesimo vaffa incrociato) Maria è costretta a richiamare all’ordine la vamp reazionaria:
‘Al massacro c’è un limite, Tina. […] Un certo linguaggio è più comprensibile per una ragazza di diciannove anni come Giorgia che per una donna quarantenne come te’.
Sistemata per bene la Cipollari che inizia a ritornare sui suoi passi giustificando i suoi colpi di testa con un ‘io non colgo le sfumature che cogli tu, Maria’ arriva il De Filippi touch a riportare ordine.
Con uno scatto di sincerità che ripara alla scena non gradevolissima del suo staff che insegue Giorgia mentre piange nei meandri del backstage Maria ammette che è normale, quasi fisiologico, il commentino di Giorgia davanti alla ’svampita’ Elisa, l’impellicciata Britney Spears che corteggia Alessio, osannata dalla vamp per il suo candore (proprio così). Chi non ha mai fatto il commentino cattivello da giovane sulla ragazza più disinvolta appena passava per strada?
Maria è perfettamente cosciente dei tratti estremi, discutibili del suo programma, solo che a differenza delle colleghe non ammicca alla morale, e lo dice chiaramente: ognuno può fare quel che vuole fin quando non danneggia gli altri. Non ignora l’asperità della telecamera vorace di emozioni ma ha ribadito spesso che le regole del (suo) gioco televisivo sono queste, liberissimi di accettare o rifiutare.
Un trash responsabile da scalino, quel lasciare che tutto avvenga a condizione che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, quel metterci la faccia con l’unica deroga di chiedere aiuto all’avvocato quando le proprie risorse verbali non sono proprio ciceroniane.
Che tu sia l’imbranato di turno o il peggiore tombeur de femme la De Filippi ti tiene sotto la sua ala, l’importante è che tu abbia la coerenza di rimarcare la tua verità. Anche nei confronti di Tina non stupisce l’ennesimo monito ma appartiene alla linea editoriale che ritiene le esagerazioni (spesso divertenti) della vamp come rappresentative di una parte del pubblico. Nel bene o nel male è una realtà. E’ più utile rasserenare l’atmosfera in studio che censurarne la rappresentazione.
Lo spettatore medio ha l’obbligo di filtrare il meccanismo televisivo con la chiave di lettura del senso di realtà, compito in cui Maria cerca di aiutarlo con i suoi sporadici interventi chiarificatori, forse paternali ma adeguati nella cornice del defilippismo.
1. Pippo76 ha scritto:
22 dicembre 2011 alle 17:11