Un colpo di scena clamoroso. Le dimissioni di Enrico Mentana dalla direzione del Tg La7 arrivano inaspettate e scuotono il mondo del giornalismo tv. A scatenarle, una denuncia del Crd della testata che ieri aveva accusato il Mitraglietta di comportamento antisindacale. Il direttore si era rifiutato di leggere in diretta un comunicato della Fnsi che solidarizzava con lo sciopero dei poligrafici. Un rituale che aveva ritenuto senza senso, costatogli l’ammutinamento della redazione.
Il Cdr, infatti, in accordo con l’Associazione della stampa romana ha denunciato Mentana alla magistratura ordinaria, interrompendo così la luna di miele tra il direttore e la redazione. In un primo momento, però, il giornalista si era mostrato poco interessanto alle rimostranze dei suoi giornalisti.
“Sono rituali, che se mai hanno avuto un senso, certo non lo hanno ora. Faccio il giornalista e dò notizie per i telespettatori, non leggo comunicati di altri“ aveva infatti commentato.
In realtà, quell’esposto avrebbe portato alla rottura definitiva. Dopo 24 ore, il giornalista ha infatti concluso l’impossibilità di lavorare con una squadra che lo aveva appena denunciato. Da qui le dimissioni del direttore, formalizzate nel pomeriggio di oggi.
Già lo scorso ottobre, i giornalisti del Tg La7 avevano protestato contro Mentana (e contro l’editore TiMedia) in merito alla richiesta di garanzie contrattuali e all’adeguamento dei propri stipendi. Ieri, il secondo round con l’accusa di comportamento antisindacale e la denuncia alla magistratura. Poi lo strappo.
Ora per il giornalista si aprono nuovi possibili scenari lavorativi. Sempre a La7 o forse no. Qualcuno, infatti, fa notare che tra un mese si libererà la poltrona di direttore del Tg1 e maligna che ad occuparla potrebbe essere proprio l’astuto Mitraglietta. Eppure, lo scorso luglio il giornalista si era espresso in modo (apparentemente) inequivocabile: “No, non torno in Rai“.
Cambierà idea?
1. Tommi ha scritto:
14 dicembre 2011 alle 15:49