14
novembre

TELECINCO: GLI INSERZIONISTI BOICOTTANO ‘LA NORIA’ PER UN’OSPITATA A PAGAMENTO DELLA MADRE DI UN CRIMINALE. E SE LA TV ITALIANA PAGASSE ‘ZIO MICHELE’?

La Noria

Cosa accadrebbe in Italia se si scoprisse che le interviste rilasciate da Zio Michele o qualunque altro protagonista della cronaca nera avvenissero dietro lauto compenso? Probabilmente allo sdegno seguirebbe un fiume di polemiche ma niente di più. D’altronde dei sospetti in tal senso, paventati qualche settimana fa da un ospite di Pomeriggio Cinque contro la tv pubblica, sono passati inosservate. Tutt’altro succede in Spagna. In terra iberica è in atto un vero e proprio boicottaggio nei confronti delle esclusive di cronaca pagate a caro prezzo.

Nell’occhio del ciclone La Noria, programma d’approfondimento del sabato sera di Telecinco (ce ne eravamo già occupati quando avevano insinuato il dubbio che Raffaella Carrà potesse essere depressa), colpevole il 29 ottobre scorso di aver ospitato e pagato (pare intorno ai 10.000 euro) Rosalia Garcia, la madre di Javier García Marín conosciuto come ’El Cuco’, ragazzo coinvolto nell’omicidio di Marta del Castillo del 2009.

Ebbene, in seguito all’intervista, in cui la donna, non ripresa in volto, difendeva il figlio (assolto per l’omicidio e lo stupro della giovane per mancanza di prove ma condannato per aver coperto il crimine e mentito sul luogo del rinvenimento del cadavere), un giornalista Pablo Herrerros ha dato il via, con l’aiuto dei social network, ad una vera e propria rappresaglia contro quella rete che lui chiama TeleCirco (!).

Con un post dal titolo “Queste sono le aziende che hanno sponsorizzato la madre di un criminale“, unitamente ad una petizione, è riuscito a far battere in ritirata gran parte degli inserzionisti del programma (tra cui L’Oreal, Nestlè, Vodafone, Ferrero). Il risultato è stato che lo scorso sabato le quattro ore e mezza de La Noria sono state interrotte da due soli break per perdite stimate intorno ai 500 mila euro al punto che, malgrado i buoni ascolti, il programma rischia la chiusura o un cambio di nome e orario. Oltretutto per ripulirsi l’immagine è stato ospitato Padre Ángel, fondatore dei ’mensajeros por la paz’. Nella stessa puntata era presente anche Yari Carrisi per commentare le dichiarazioni shock di Albano e Romina Power.

E’ amareggiato e arrabbiato il conduttore Jordi González che ha giustificato l’intervista con il diritto di cronaca  sottolineando altresì il fatto che non era la prima volta che si sono ritrovati a descrivere i lati oscuri dell’essere umano. Sul cachet corrisposto ha spiegato che le condizioni sono state le stesse applicate da altre reti in passato (circostanza smentita da una delle conduttrici di un programma indirettamente tirato in ballo) che avevano ospitato la donna.

Una questione spinosa, dunque, che ci appare un tantino pretestuosa: pagare la madre di un criminale è un atto deprecabile che spinge a riflettere ma il problema forse sta nel sistema.Viene da chiedersi perchè non ci si arrabbia col pubblico che ogni settimana, anche dopo le polemiche, segue La Noria?

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13 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:16

il concetto di fondo della protesta secondo me non è così tanto sbagliato, però è vero: se c’è gente che guarda in modo morboso queste cose è perchè le vuole.



2. luigino ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:20

D’accordo Mister, però, è anche vero, che qua gioca un ruolo importante la tentazione. A tal proposito mi viene in mente un noir francese….. insomma, la morbosità viene scaturita dai media.



3. MisterGrr ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:26

luigino dipende: prendi ad esempio le note vicende di cronaca nera italiana.
A me personalmente hanno strastufato marcio e preferirei che la giustizia facesse il suo corso, invece di fare come studio aperto che ha fatto vedere l’album del matrimonio di misseri e la moglie e altre foto del passato e, alla fine dire: “tra queste foto non c’è lei…SARAH.”, una cosa che mi fa accapponare la pelle, ma a qualcuno piace e…non ci possiamo far niente.

Io comunque preferirei che non ne parlassero del tutto.



4. Vincenzo ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:37

Se dovessero offrire un compenso ad una vittima, ad una persona che ha subito un crimine, non mi opporrei… ma se offrono un compenso a colui che ha è tra gli incriminati, non solo mi vengono i brividi, ma anche la nausea.

Se dovesse uscir fuori che qualche programma in Italia abbia pagato Zio Michele (o anche altri), dovrebbero chiudere immediatamente quei programmi che lo hanno fatto, senza se senza ma.
Si può fare buona tv senza contare su questi personaggi, che dovrebbero avere l’attenzione solo dei TG.



5. MisterGrr ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:37

Io sinceramente non mi stupirei se lo si scoprisse.



6. luigino ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:47

mister, hai ragione, però prendo a esempio il mio caso.Era estate e io non sapevo nemmeno che sarah scazzi fosse scomparsa. Mi ricordo: è sera e al Tg si viene a scoprire che misseri è l’assassino. Vengo a conoscenza di questa notizia, iniziano a raffica programmi come matrix, porta a porta e simili. Inizio a seguire quello che sta succedendo….. insomma, è un po’ come il filmino porno. Un povero cristo magari non sarebbe mai capace di farlo o cercarlo,ma se glielo spiattelli davanti, magari finisce per guardarlo. capisco che questo discorso potrebbe sembrare molto “islamico”, ma sta di fatto che spetta alle singole reti trovare il limite alla decenza perché, sotto sotto, basta tenere accesa la tv e vedi tutto. Per fermare le tentazioni, invece, è necessario qualche ostacolo in più……



7. luigino ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:50

per farti capire meglio: io non credo che sarei capace di fare soldi sulla disgrazia di una adolescente, però sono capace di rimanre davanti alla tv a sentire quello che dicono. E quindi torniamo al noir francese: il pubblico diventa artefice per colpa della tv che supera molti ostacoli……



8. MisterGrr ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:51

Luigino: per me è semplicemente un circolo vizioso, o virtuoso per chi ne trae profitto.



9. Mattia Buonocore ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:55

Da sottolineare cmq che in questo caso era la madre di un criminale e non il criminale.



10. Schattol89 ha scritto:

14 novembre 2011 alle 12:57

e se la tv pagasse zio michele?
sarebbe una vergogna…



11. MisterGrr ha scritto:

14 novembre 2011 alle 13:00

Mattia Buonocore: giusto!



12. pippo ha scritto:

14 novembre 2011 alle 15:09

bisogna fare una distinzione: mediaset, come tutte le reti private in generale, può spendere i suoi soldi come vuole, visto che si autofinanzia; invece la rai, essendo una tv pubblica, deve dare conto ad i suoi contribuenti di come vengono spesi i soldi del canone.



13. tinina ha scritto:

14 novembre 2011 alle 17:07

Secondo me i giornalisti italiani Misseri non dovrebbero intervistarlo più visto che ha dato della cretina ad una loro collega.



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