Stilettata decisa e profonda quella di ieri sera di Maurizio Crozza nella copertina di Ballarò (video dopo il salto) a Berlusconi, Gelmini e Brunetta, come prevedibile del resto dopo i mille assist che i rappresentanti dell’esecutivo hanno fornito negli ultimi giorni alla comicità del web e dei media. Ce n’è anche per la Cei, accusata dal comico genovese di continuare a fare il bello e il cattivo tempo. Perchè i giambi diretti contro il Premier e l’ipocrisia di non nominarlo esplicitamente?
L’irresistibile ripescaggio del personaggio Zichichi per schernire la nota ministeriale sul finanziamento ad un fantasmagorico e risibile tunnel per neutrini, l’imitazione del ministro in miniatura, con tanto di inserto mafioso stile Padrino, per dirimere la querelle sul certificato antimafia per l’azienda. Naturalmente la comicità per sua natura caricaturizza ad effetto parole, fatti e personaggi e non è strano che una risata globale conquisti la platea.
Tocca al ministro Ignazio La Russa, pallido e ingessato come mai nello sforzo di non ridere alle gustosissime parodie dell’apertura, dover smentire i tormentoni delle gaffe dei ministri ridimensionando l’entità e, a suo dire, i malintesi. Sul tunnel non c’entra Maria Stella, il temerario Brunetta è stato frainteso. Giovanni Floris senza scaldarsi più di tanto piazza lì una battutina eloquentissima, facendo riferimento al caos generale che ci rende il Paese in cui i ministri smentiscono i comici.
La stilettata di Crozza a margine si dirige sul Pd e viene raccolta dall’onorevole Finocchiaro. Dietro l’invito a rimanere spettatori di questa debacle da fine impero di Berlusconi c’è quasi l’autodesignazione del comico a parte diretta nell’arena politica. Bisogna quasi lasciare a forze non politiche, dato che quelle parlamentari si sono dimostrate non troppo capaci o forse impotenti dinanzi al caos attuale, il compito di guidare la critica alla politica dell’attuale governo.
Sono ormai le tribune della comicità, le radio, i social network a scaldare il popolo. Nella galassia della politica delle attrazioni, mediatica più che parlamentare, carismatica più che rappresentativa, ad anni di campagne essenzialmente televisive si risponde con modalità pienamente in linea con i requisiti della forte spettacolarità, piaccia o meno ai rappresentanti dell’ultimo quindicennio di scena politica italiana.
Comunque la si pensi questo è il paradosso istituzionale, il tunnel (questo esiste davvero), in cui naviga la politica e la società italiana.
Di seguito il video dell’intervento di Maurizio Crozza:
1. Giuseppe ha scritto:
28 settembre 2011 alle 16:03