E’ la mediatrice immobiliare più famosa e stimata d’Italia. Merito di competenza ed eleganza che ha saputo imporre sul piccolo schermo in ben due dei programmi più riusciti dell’emittente rivelazione Real Time (digitale terrestre free canale 31, Sky canali 126 e 127, TivùSat canale 31). E’ Paola Marella, agente immobiliare indipendente specializzata in frazionamenti immobiliari in quel di Milano, protagonista di Cerco Casa Disperatamente e Vendo Casa Disperatamente (la nuova stagione in onda dal 16 giugno alle 22:10). DM l’ha intervistata per capire qualcosa in più sul suo exploit televisivo e su quello della rete che la ospita.
Allora Paola come si sente nelle vesti di personaggio del piccolo schermo?
Io resto comunque una mediatrice immobiliare, mi diverto a fare quello che faccio in tv ma devo dire che non mi sento un personaggio. Anzi, adesso che con il digitale sono molto più riconoscibile, mi sento un po’ spaesata.
Quale attività le rende di più dal punto di vista economico?
Quella di agente immobiliare. La visibilità ha portato sicuramente un incremento di richieste ma purtroppo poco localizzato nella città in cui vivo e lavoro che è Milano. Mi contattano da Rieti, Caserta, Napoli ma purtroppo io non ho una struttura che mi permette di poter seguire una transazione immobiliare in tutta Italia.
Potrebbe ingrandirsi…
In questo momento sono già molto occupata a Milano e l’impegno televisivo è maggioritario in termini di tempi. Se dovessi dividere la settimana in cinque giornate, direi che tre sono per la tv e due per il mio lavoro.
Qual è il segreto del successo di un canale come Real Time?
Secondo me è dovuto al fatto che si affida a persone reali: ognuno di noi fa realmente il lavoro che si vede in televisione, siamo credibili perché siamo dei veri professionisti. E poi Real Time è riuscita a fare dei programmi non volgari. Abbiamo, ad esempio, il nostro vocabolario dove non ci sono parolacce o cose urlate. In definitiva Real Time è un successo perché propone immagini di vita reale.
Qual è il collega preferito?
Ho un rapporto meraviglioso con tutti e non riuscirei a fare un nome. Ci siamo trovati molto bene quando abbiamo lavorato insieme e devo dire che mi sono tutti molto simpatici.
Qual è, secondo lei, un programma volgare?
Purtroppo devo dirle che programmi come il Grande Fratello o La Pupa e il secchione, dove viene fuori di tutto e di più, a me non piacciono. È vero che la televisione deve essere realistica in tutto e per tutto, ma io, sarà per l’età, per la mia educazione o per altri motivi, non proporrei quelle cose. Intendiamoci, è un mio gusto personale perchè di televisione non ne capisco nulla. Quello che posso dire è che trovo che chiunque sia in tv debba cercare di avere un modo di essere non volgare perché c’è il rischio che qualcuno da casa lo ripeta come succede con i bambini.
Questo è uno dei motivi per cui la vediamo poco sulla tv generalista?
Non credo che la mediazione immobiliare, a differenza della moda o dei matrimoni, sia facilmente trasportabile sulla televisione generalista. Sono stata chiamata qualche volta e ho partecipato con grande gioia ma sempre in trasmissioni incentrate sulle case.
Che ne pensa di Extreme Makeover Home Edition?
L’ho visto e lo trovo divertente. Noi facciamo una cosa diversa però. Siamo meno strappalacrime e raccontiamo una storia più reale ispirata alla vendita dell’immobile perché che sia venduto o meno non ci interessa, di quello se ne occupa un’altra agenzia in un secondo momento.
Le piacerebbe esser coinvolta nell’edizione italiana che proprio Maddoll (società che produce anche Vendo e Cerco Casa disperatamente, ndDM) sta preparando per Canale 5?
Non lo sapevo, certo che mi piacerebbe. Io sono un architetto e, anche se ho fatto tutt’altro, mi sono sempre appassionata alla ristrutturazione, mi piace viverla come fosse un bambino che vedi nascere e crescere.
Ha un’esclusiva che la lega a Real Time?
Sì.
C’è un gruppo su Facebook che si chiede perchè a Cerco Casa Disperatamente i partecipanti siano solo ricchi…
“Cerco” è un programma aspirazionale: fa sognare, io per prima lo faccio. E’ come quando compriamo una rivista d’arredamento, o di moda, per vedere le tendenze e magari copiarle. “Vendo” è un prodotto completamente diverso, rimettiamo a posto la casa con poco. Con 3-4 mila euro - che, nell’ambito di una ristrutturazione di una casa, sono una cifra esigua - riusciamo a fare tanto. Anche se in realtà gli importi variano a seconda dei casi.
Perché non fare una versione “low cost” di Cerco Casa Disperatamente?
No, secondo me non funzionerebbe, noi vogliamo la ricercatezza. Poi non è detto che le case debbano essere grandi, abbiamo fatto una puntata con case di 70-80 metri quadri e ha avuto molto successo. Ce n’era una in particolare con delle pareti che si smontavano in modo da trasformare la casa in un gran monolocale. Non è detto, dunque, che ci sia bisogno di case grandi e costose, certo è che quelle particolarmente belle sono quelle che riesci televisivamente a rendere meglio.
Striscia la Notizia tempo fa accolse delle proteste di alcune famiglie vittime di ristrutturazioni fatte in maniera molto approssimativa dal Treno dei Desideri. Voi avete avuto mai delle proteste?
No, le cose che facciamo sono molto serie, e poi noi non facciamo interventi straordinari. Applichiamo delle resine e al massimo facciamo dei controsoffitti o applicazioni in cartongesso. Dopo la trasmissione ci chiamano e sono felicissimi.
Qualcuno ha sostenuto che alcuni protagonisti di “Vendo Casa Disperatamente” siano figuranti…
Questa è una polemica banale, assicuro che non esistono figuranti. Noi abbiamo una redazione meravigliosa che fa dei casting. Se poi gli aspiranti partecipanti raccontano che vogliono comprar casa ma in realtà desiderano soltanto apparire in tv non possiamo saperlo. C’è stata una ragazza di Uomini e Donne che quando è stata selezionata non aveva ancora partecipato al programma.
Lei, invece, come è stata scelta?
Con un casting nel 2007. Cercavano un agente immobiliare, avevo un’amica in Endemol che mi ha chiesto se volevo partecipare al casting e così è nato tutto.
Il suo look quanto ha contato?
Credo che un po’ abbia contato, come per tutti i personaggi di Real Time. Ognuno di noi ha un look ben preciso. Premetto che avevo già da prima questo aspetto, sono bianca di capelli e nel 1999 il mio parrucchiere ha creato questo look. Nasco così!
Qual è un progetto tv che le piacerebbe realizzare?
Quello che faccio ora ho imparato a farlo ma non so se riuscirei a fare qualcosa di diverso che non sia quello per cui ho studiato. Certo è che mi piacciono le trasmissioni di approfondimento come Le invasioni barbariche, Niente di Personale, Tv Talk, ma non sarei mai in grado di farle. Al limite mi piacerebbe partecipare.
Qual è la sua casa dei sogni?
Al mare! Ma la verità è che in questo momento continuerei a cambiar casa perché vedo tante case bellissime e anch’io come tutti sogno ad occhi aperti. Ovviamente porterei delle cose mie con me, una libreria, un quadro o delle luci che mi piacciono tantissimo.
Un consiglio professionale: una zona di Milano che consiglierebbe per il buon rapporto qualità-prezzo?
Consiglierei una zona emergente come quella Solari, ormai i Navigli hanno un alto rapporto qualità prezzo perché sono stati riqualificati. La zona che va dal Naviglio al Parco Solari diverrà molto di moda. La zona Isola, invece, era partita bene ma adesso non sono così convinta. Voglio vederla finita questa grande cementificazione.
Per chi fosse di Milano, dove può trovarla?
Il mio ufficio è in via Ravizza 8 a Milano, zona Monterosa.
A proposito di Milano, è tempo di elezioni e lei ha presenziato a incontri di entrambi gli schieramenti politici.
Sì, sono stata sia da Pisapia che dalla Moratti per capire entrambi i punti di vista. Sono molto alla finestra, non ho nè grande fiducia in quello che è stato fatto, nè grandi speranze per il futuro. Una città come Torino, che conosco bene perché mio marito è torinese, negli ultimi 8 anni col sindaco uscente ha fatto un balzo in avanti anche architettonicamente mentre Milano la vedo un po’ in difficoltà. Ci sono tante cose che stanno crescendo, ma su altre sono scettica (eco-pass). Il mio grande sogno è poter respirare a Milano. Di sicuro per l’importante ruolo rivestito a livello europeo Milano deve sapersi muovere.
1. sirgeorgebest83 ha scritto:
16 maggio 2011 alle 12:05