Chi scrive Cagata col pennarello colorato vince un orsacchiotto. Non è il proverbiale inizio dei Simpson, ma solo il retro della lavagna della scuola di Amici, dove andare a quel paese è diventata l’ultima moda. Stavolta non è la signora Rosetta a spedire simpaticamente a fare un giro, diciamo fuori porta, la Castigatrice ma proprio la croce e delizia del serale, alias Alessandra Celentano, che si diletta al giochino del vaffa per lanciare il suo messaggio etico. Fuor di metafora chi sbotterebbe volgarmente verso la supercommissione è la ballerina Debora, eliminata abbastanza incomprensibilmente, a fronte di una molto più televisiva Francesca, poco dopo protagonista di esibizioni di bassissimo profilo in cui esaspera la mania di colmare con capriole vocali e fisiche le grandissime lacune tecniche e artistiche.
La contraddizione interna di quest’edizione ieri sera è emersa ancora una volta: da un lato una ricerca a tutti i costi dello spinto pseudopopolareggiante e della gratificazione ormonale con Platinette a fare da telecronista grossolana indisturbata, dall’altro una nobile aspirazione al bello e sofisticato. Poche canzoni italiane, più esterofilia chiccosa e preziosismi dondoniani, ma soprattutto niente fenomenologia della pornocoreografia: le fameliche fauci dei più birichini, nonostante la presenza di un divano che aveva fatto pensare all’ennesima ‘cavalcata delle Valchirie’, si devono accontentare solo di un piccolo galoppino finale.
Dalle stelle dell’Olimpo classico di Paquita alle stalle di Platinette, che non nasconde la sua curiosità per il big bambu’ dei ballerini e che salta di gioia all’esclamazione ‘ingenua’ di Maria: sta entrando un bel pacco, il passo è breve, forse fin troppo breve. Virtuosa la svolta in senso meritocratico del meccanismo. Finalmente l’idea di talent prevale sulla perfida sartoria dei vestitini: le sfide singole non cambiano di fatto l’economia del ragionamento a squadre ma l’accorciamento della durata e la premiazione positiva fanno benissimo all’atmosfera del programma, sollievo sottolineato anche dalla stessa conduttrice (come se il meccanismo piovesse per caso come la leggendaria manna del deserto).
La prima finalista è Giulia Pauselli, ballerina di grande presenza e personalità molto appetita da coreografi televisivi e di musical. Una ragazza che sicuramente potrà lavorare sia in prima che in seconda fila senza mai sfigurare. Da qui alla fine consumeremo presumibilmente lo stillicidio per un ballottaggio finale che con buona approssimazione di verosimiglianza si giocherà tra Giulia e Denny, e tra Annalisa e Virginio, con le due donne fortemente favorite sui competitor avversari. Per gli ultimi due giusto il tempo di un vaffa alla Celentano e di un click di lacca per far impennare il ciuffo.
Per l’angolo delle buone notizie si segnala anche il ritorno alla parola del maestro Villanova, che finora aveva partecipato ad un film muto o peggio ancora aveva doppiato sottovoce Cannito, amico di guerra contro la Celentano. Ritorna alla ribalta anche la professoressa Di Michele, e per di più con un intervento molto sensato sullo scandalo della permanenza di Francesca nella scuola. Se quella mezz’oretta in più che ancora pesa sul ritmo generale venisse sottratta a qualche rvm e a qualche polemicone ormai trito e ritrito potremmo essere vicini ad un compromesso reality-talent finalmente accettabile, andando a sanare quella bipolarità che fino a questo momento tormenta grandemente l’evoluzione del programma e impedisce l‘allargamento dell’audience a quelle fasce più scolarizzate che sotto sotto la De Filippi auspica, ma che per ragioni commerciali non vengono seguite fino in fondo.
1. luke ha scritto:
14 febbraio 2011 alle 12:35