8
febbraio

PINO CAMPAGNA ATTACCA ZELIG: “GINO E MICHELE TI SPREMONO COME LIMONI E POI TI METTONO DA PARTE”

Pino Campagna a Bontà Loro

Poco più di un anno fa a corredo di un nostro articolo su una nuova edizione di Zelig era arrivato questo commento:

“Non c’è piu’ lo zelig di quando c’erano I FICARRA E PICONE I FONTANA I FRANCO NERI i PINO CAMPAGNA I CACIOPPO, ZELIG ti fa diventare famoso ti trita ti spreme fino a quando servi alla loro causa e poi ti….. abbandona.”

Poche parole che racchiudevano un’invettiva talmente ’sentita’ che solo chi avesse avuto un legame diretto con la trasmissione avrebbe potuto  scrivere. Ed in effetti il nick del commentatore aveva qualcosa di familiare: a scrivere su DM era stato un certo Pino, omonimo del Campagna del celebre varietà invocato nel commento. Ma di certezze, nell’anonimo mondo del web, non ne avevamo, almeno fino a ieri, quando Pino Campagna, ospite di Maurizio Costanzo a Bontà Loro, a proposito di Zelig dichiara con tutta tranquillità:

“ Gino e Michele hanno una cassettina di limoni, li mettono sul luna park, li spremono e li mettono da parte“.

Il comico foggiano è letteralmente inviperito contro gli autori della trasmissione alla quale ha preso parte sino al 2009.  Non sappiamo cosa sia successo, ma è intuibile che, alla base del risentimento del Papy Ultras, ci sia la mancata convocazione da parte degli autori del programma Gino e Michele. Comprensibili, in questo caso, le ragioni del comico, ma allo stesso tempo è anche lecito riconoscere a chi realizza un programma la libertà di scegliere in completa autonomia il cast da lanciare sul palco, dando vita anche ad un giusto ricambio generazionale. Mai, come in questo caso, la “verità” sembra risiedere nel mezzo.

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9 Commenti dei lettori »

1. *Elena* ha scritto:

8 febbraio 2011 alle 12:53

Il sig. Campagna grazie a Zelig ha poi avuto inviti e partecipazioni in altre trasmissioni.
Non è più del programma dal 2009 probabilmente perchè ha fatto altro in questi 2 anni. Se adesso è disoccupato non può prendersela con Gino e Michele.



2. nofin ha scritto:

8 febbraio 2011 alle 12:53

campagna avrebbe solo da stare in silenzio.Grazie a Zelig e’ riuscito a emergere da un -quasi- totale anonimato.Ha acquisito fama,ha scritto un libro e ha messo da parte qualche soldino….che non guasta mai.Il suo problema,almeno per come la vedo io,e’ che non e’ mai stato in grado di rinnovarsi sul palco dello zelig.Tolta la parentesi del papi ultras -che gira e rigira con lo stesso tormentone poi stanca- non ha piu’ presentato niente di indimenticabile……E cmq sul palco di zelig sono passati piu’ di 120 comici,c’e’ chi ha avuto piu’ fortuna c’e’ chi ne ha avuta di meno.

Personalmente lo ritengo un buon intrattenitore……me lo ricordo quando faceva da spalla a pippo franco a la sai l’ultima.



3. Cristian Tracà ha scritto:

8 febbraio 2011 alle 13:19

sembra il solito astio di chi non riesce a capirsi che per sopravvivere nel mondo dello spettacolo bisogna lavorare sodo e migliorarsi.
E poi la comicità se non cambia connotati spesso non diverte più nessuno



4. warhol_84 ha scritto:

8 febbraio 2011 alle 14:22

Ma da quando Pino Campagna e SOPRATTUTTO tal Cacioppo fanno ridere?! Non sempre si è adatti a una professione…si possono avere spinte per cominciare, in generale, ma se non si è all’altezza poi si affonda e si cerca altro da fare nella vita, non succede niente di grave…tutti cercano un lavoro.



5. nadiap ha scritto:

8 febbraio 2011 alle 15:11

Concordo con i commenti precedenti. E’ Pino Campagna che ha spremuto come un limone il suo tormentone (che personalmente non mi ha mai fatto ridere) senza proporre null’altro degno di nota.



6. Roberto Gavelli ha scritto:

8 febbraio 2011 alle 15:25

Pino Campagna ha detto la verità. Chiunque conosca l’ambiente Zelig sa bene come funziona: le persone vengono sfruttate fino allo sfinimento e tenute sotto pressione.
Non solo ci sono i laboratori gratuiti in cui centinaia di comici lavorano gratis e senza garanzie per anni e anni, ma la macchina ad alta pressione Zelig tiene sotto scacco anche quelli che sono “arrivati”.
La tecnica è più o meno questa: a) non dire mai a nessuno che è stato preso b) non dire mai a nessuno che è stato scartato c) fai in modo che tutti “tornino”.
Così tutti sono in uno stato di precarietà, non hanno risposte, vivono nell’incertezza.
E’ probabile che anche Pino Campagna sia stato vittima di questi metodi poco onesti



7. Gianluca Camilleri ha scritto:

8 febbraio 2011 alle 15:40

Ricordo quando Pino Campagna, ospite insieme a Silvio Berlusconi di una puntata di “Tutte le mattine” nel periodo delle elezioni politiche 2006, fece recitare al premier il suo tormentone:”Ci sei?Ce la fai?Sei connesso?”.
Naturalmente il Berlusca adattò la frase alla situazione dell’epoca rivolgendosi al rivale di allora:”Prodi…ci sei?Ce la fai?Sei connesso?No,non è connesso per niente!”



8. *Elena* ha scritto:

8 febbraio 2011 alle 19:47

Un altro che ha fatto Zelig e grazie a questo programma ha avuto successo è Beppe Braida… ha fatto le sue esperienze in tv, adesso è sparito dai canali, però non va in giro a menarla perchè Gino e Michele non l’hanno richiamato.
Stessa storia per Sconsolata e Cirilli: non li si vede in tv da un po’ però non hanno rinfacciato questa cosa agli autori di Zelig.



9. Bradz ha scritto:

9 febbraio 2011 alle 01:29

Braida non è sparito conduce Saturday Night Live



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