Nella mania dei dualismo tipico della tv defilippiana il serale di Amici conferma il rodato- o forse logoro- meccanismo a squadre con sfide, polemiche incrociate e nomination per eliminazione. Quello che stavolta viene meno è il gradimento del pubblico, che almeno nella prima fase non salverà nessuno. L’intenzione apparente sembra far convergere tutto verso la linea meritocratica.
I telespettatori avranno diritto di parola ma saranno comunque gli esperti a evitare eliminazioni ingiuste e promozioni immeritate, fino a quando tutto ciò sarà possibile. E’ il correttivo che ci voleva? Come reagirà il pubblico a questa espropriazione di potere? Non lo sappiamo, per ora ci limitiamo a dare un giudizio sui componenti delle squadre. Dopo i bianchi (per maggiori info clicca qui), è la volta dei blu.
Ecco la squadra Blu:
Annalisa Scarrone. Per una volta la possibile vincitrice non viene dalla terra del sole, del mare e di lu vientu. Talento indiscutibile, poche moine e molta sostanza. Noemizzante e con coloritura più metropolitana. Complessità più ricercata rispetto allo standard della porta accanto. Possibile novità.
Costantino Imperatore. Unico rappresentante puro della danza moderna sopravvissuto alla selezione naturale rigidissima della scuola. La sua determinazione lo fa arrivare fin dove non potrebbe con i soli mezzi tecnici. Grande energia e buone dinamiche. Cavallo da metà galoppo.
Diana Del Bufalo. Più personaggio che cantante. Non brilla per particolarità dal punto di vista strettamente vocale ma potrebbe veramente ritagliarsi un suo segmento sfruttando la buonissima estrosità comunicativa, tra il vintage e lo svampito. Il suo stile Colazione da Tiffany pagherà in termini di simpatia ma difficilmente se la potrà giocare fino in fondo.
Francesca Nicolì. Sicuramente il caso dell’anno. Più sregolatezza che genio, più look che talento. Ha dalla sua il Salento-factor ma la tecnica zoppicante a lungo andare sarà determinante sul suo profilo artistico. Il genere tra rock e punk in cui stanno cercando di inserirla paga poco, meno che mai al cospetto di un pubblico generalista come quello di Amici.
Denny Lodi. Stile, sobrietà e grazia da manuale dell’accademia della danza. La classe non è acqua e con le sue scarpette ai piedi darà molte soddisfazioni ai palati raffinati. In lizza per le posizioni che contano nel concorso interno alla danza. Il prototipo che la Celentano userà per smontare le velleità di ogni altro ballerino?
Deborah Di Giovanni. Voce del verbo danzare. L’eleganza non abbandona mai ogni tratto della sua gestualità sia sulle punte che coi piedi per terra. Il livello di aspettative molto alto che si è generato attorno a lei rischia di tenerla sempre sulla graticola. E’ chiamata a strabiliare e a scacciare l’ingombrante fantasma della perfezione di Anbeta per confermarsi a pieno nel gradimento.
1. fede ha scritto:
4 gennaio 2011 alle 19:18