Un Paolo Bonolis a ruota libera, quello che hanno potuto apprezzare il 16 dicembre scorso gli studenti dell’Università Statale di Milano. Intervistato da Massimo Bernardini, nell’ambito della rassegna “Milano per Gaber”, la punta di diamante di Canale5 ha incantato la platea di ascoltatori facendo sfoggio del suo eloquio forbito ed esprimendo a chiare lettere giudizi graffianti sulla televisione del 2010, senza farsi mancare un incidente diplomatico con Maria De Filippi (immediatamente rientrato con un comunicato stampa per contestualizzare le dichiarazioni rilasciate) e raccontando un retroscena relativo all’intervista fatta a Roberto Benigni nel 2006.
In effetti, ad una prima lettura, le dichiarazioni del presentatore potrebbero essere interpretate come un attestato di disistima nei confronti della moglie di Costanzo: “Fa spettacoli che non le fanno onore, che possono non piacerle, ma ha un’azienda da mandare avanti. È un personaggio anomalo, è androgina, ha una voce come Sandro Ciotti, ma ha una bellezza particolare. È un Giano bifronte, donna di notevole sensibilità (a Sanremo era timida come una bambina) e grande imprenditrice, non è una show-woman ma sa scrivere benissimo le trasmissioni“. La sensazione è che Paolino, pur riferendosi alla collega, abbia voluto descrivere il proprio status (comune anche a quello della De Filippi) all’interno del Biscione: entrambi aziendalisti, si occupano di programmi dei quali forse farebbero a meno pur di garantire i risultati d’ascolto richiesti.
Si parla anche de Il Senso della vita che dopo essere stato più volte rinviato dovrebbe partire a marzo 2011, a cavallo tra prima e seconda serata. Non è difficile immaginare che sia proprio questa la trasmissione del cuore di Paolino: “Nelle interviste mi piace fare non uno ma più passi indietro. Mi piace una tv che fa le domande e sta ad ascoltare le risposte. Troppo spesso chi fa domande è troppo compiaciuto e non ascolta l’interlocutore” e non è difficile nemmeno pensare che i programmi più leggeri condotti in questi anni di Mediaset (vedi alla voce Ciao Darwin) siano una sorta di “tassa” da pagare in cambio della messa in onda del format. E proprio ricordando l’edizione del 2006 svela un retroscena davvero interessante con riferimento all’intervista fatta a Roberto Benigni: “È stata un’ora e venti che Mediaset non voleva mandare in onda e l’ha mandata alle due di notte. È sempre questa politica che rompe le scatole, che ha paura di se stessa”.
Bonolis utilizza i suoi programmi anche per sottolineare una differenza rispetto ad un altro tipo di tv: il suo “circo”, il suo modo di divertire è sempre evidente e palese senza mai avere alcuna pretesa di serietà e di solennità. E proprio in questo contesto va letta la frecciata sferrata nei confronti di alcune trasmissioni di infotainment: “È pericolosissimo quando l’informazione si traveste da spettacolo”. Ma non era proprio questa la piega presa dalla sua Domenica In?
1. carmelo ha scritto:
18 dicembre 2010 alle 18:05