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Salta il confronto Meloni-Schlein a Porta a Porta

Il comunicato Rai: «Non ci sono le condizioni per il rispetto della Par Condicio».

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

16/05/2024 - 13:29

Salta il confronto Meloni-Schlein a Porta a Porta

Niente da fare per il faccia a faccia elettorale in tv tra Giorgia Meloni e Elly Schlein. Nei giorni scorsi, gli staff di Fratelli d’Italia e del Partito Democratico avevano diramato una nota stampa annunciando il confronto in vista delle Elezioni Europee, previsto giovedì 23 maggio a Porta a Porta, in coda al Tg1 delle 20.

Poco fa, però, la Rai ha diramato un comunicato annunciando lo stop al confronto a causa della par condicio:

Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti. Il Servizio Pubblico continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della Par Condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità.

Proprio ieri, l’Agcom, infatti, si era espressa così:

La parità di trattamento può essere garantita dall’offerta a tutti i soggetti politici della medesima opportunità di confronto. Il format deve essere accettato da una larga maggioranza delle liste in competizione, e comunque dalla maggioranza delle liste con rappresentanza in Parlamento. Eventuali spazi compensativi per coloro che dovessero rinunciare al format dei confronti dovranno essere organizzati nel rispetto del principio delle stesse opportunità di ascolto.

Una maggioranza che evidentemente non è stata ottenuta, motivo per cui la Rai dovrà rinunciare ad ospitare il primo confronto televisivo tra due leader donne. Pare che il no ai duelli elettorali provenga da Giuseppe Conte (M5S), da Antonio Tajani (Forza Italia), da Carlo Calenda (Azione) e dalla coppia Bonelli-Fratoianni di Alleanza Verdi-Sinistra. Vista la contrarietà di questi partiti, almeno per ora, possiamo dire che questo confronto non s’ha da fare.

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