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febbraio

Sanremo 2025, Lucio Presta punge: «I cimiteri sono pieni di tanti indispensabili»

Amadeus - Sanremo (AGI per US Rai)

Amadeus - Sanremo (AGI per US Rai)

In Rai (e non solo) c’è un impressionante timore: “Che ne sarà del Festival di Sanremo dopo Amadeus?“, è la domanda che continuano a farsi in molti, addetti ai lavori e non. Dopo cinque anni nel segno di Amadeus, conditi da successi in termini musicali e di ascolti, la kermesse è piombata nell’incertezza. O meglio, a tentennare sono quelli che le giranno attorno, compresi i papabili sostituti del conduttore uscente che, più o meno sinceramente, se ne guardano bene dal presentare candidature. Ma non si starà esagerando?

Lucio Presta, che fino a qualche mese fa era manager di Amadeus, dice la sua con un messaggio social velenoso ma, aggiungiamo noi, sacrosanto nella sostanza:

“Se non erro la prossima è la 75ma edizione del Festival di Sanremo, ne sono andati male 3/4 al massimo. Un’azienda come la Rai farà la 75-76-77-78 etc etc etc. Quante volte era impossibile ed è diventato possibile. I cimiteri sono pieni di tanti indispensabili

scrive in merito alle sorti del Festival di Sanremo. La sua potrà anche essere una stoccata ad Amadeus, con cui i rapporti – come ha lasciato intendere lo stesso conduttore – non si sono conclusi nel migliore dei modi, ma contiene verità. Il Festival nella storia ha steccato in rarissime occasioni e quando è successo è comunque poi rinato dalle proprie ceneri; soprattutto, ha saputo sorprendere anche quando in pochi sembravano crederci. Senza tornare troppo indietro negli anni, si pensi a Sanremo 2010 di Antonella Clerici, data per spacciata dopo il successo di Paolo Bonolis nel 2009 e invece fece persino meglio. Oppure, ancora più recentemente, Claudio Baglioni nel 2018, chiamato all’impresa di ereditare il Festival del duo Carlo Conti-Maria De Filippi e anche lui aumentò gli ascolti.

Di esempi del genere, in 74 anni di storia sanremese, ce ne sono tanti e tanti ancora ce ne saranno. Il dopo Amadeus esiste, basta saperlo individuare senza troppo frignare. Il buon lavoro di Amadeus dovrebbe essere un punto di partenza a favore del suo successore e non un deterrente. Ci vuole solo un po’ di coraggio.

Per quanto riguarda Presta, non è la prima stoccata che lancia su X. Recentemente ha scritto: “Il tempo degli onori presto sarà finito per te (Il Gladiatore)”.

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7 Commenti dei lettori »

1. Marco ha scritto:

29 febbraio 2024 alle 17:50

Sanremo 2025 va dato a qualcuno che non abbia nulla da perdere, tipo un grande cantante come Baglioni nel 2018 e 2019, che se va bene ok, altrimenti non rovina la sua carriera che non è da presentatore…
Altrimenti qualsiasi paragone sarebbe impietoso e anche una persona con una grande carriera (ad esempio Carlo Conti) ne uscirebbe male.



2. Salvatore ha scritto:

29 febbraio 2024 alle 18:54

Anche secondo me si sta esagerando. In più non sarebbe nemmeno giusto fare un confronto con gli ascolti del Festival di Sanremo che si è appena concluso, perché, come giustamente ha fatto notare anche Fiorello a Viva Rai2 parlando con la Clerici, questi risultati sono arrivati dopo 5 anni consecutivi con lo stesso conduttore e direttore artistico, per cui il confronto (se proprio si deve fare) andrebbe fatto al massimo con Sanremo 2020. Se anche facesse un paio di punti di share in meno sarebbe comunque un successo, perché parliamo ugualmente di numeri importanti.



3. controcorrente ha scritto:

29 febbraio 2024 alle 19:09

non è Amadeus che fa o ha fatto il successo di Sanremo, quanto la formula che mobilita in quei giorni tutto il pubblico teen e porta ad ascolti stratodferici



4. Fed ha scritto:

29 febbraio 2024 alle 20:05

Non capisco tutto questo timore nel fare il prossimo Festival. Per il mio modesto parere ciò che ha reso gli ultimi Festival dei gran successi non è stata la conduzione di Amadeus ma quasi solo ed esclusivamente la lineup dei cantanti scelti, il giusto mix tra giovani, adulti e anziani che spaziano un po’ attraverso tutti i generi musicali. Insomma finalmente un Festival che parla un po’ a tutti. A questo si aggiunge la gestione di Sanremo Giovani, con l’interessante idea di portarli subito tra i big, anche se qui qualcosa da sistemare c’è ancora. Alla fine queste sono state le principali novità introdotte da Amadeus, che sono ripetibili da qualsiasi conduttore. Per il resto non è che il festival abbia brillato per chissà quali innovazioni, abbiamo avuto come al solito durate folli, siparietti ridicoli e ospiti imbarazzanti. Insomma secondo me se verrà seguita questa ricetta vincente sviluppata da Amadeus il Festival sarà un successo a prescindere da chi lo presenta.



5. Joe Teach ha scritto:

29 febbraio 2024 alle 22:04

Questi agenti che lanciano anatemi, verso personaggi di agenzie concorrenti o verso chi ha lasciato la loro ‘protezione’, sono davvero fastidiosi.
Vero è che il loro buon lavoro e le loro influenze hanno aiutato e aiutano i propri assistiti e, se lasciati, si sentono vittime dell’irriconoscenza, ma dovrebbero darsi dei limiti.



6. Maria rita ha scritto:

1 marzo 2024 alle 12:06

Signor Presta lei è di una cattiveria pura io AUGURO ad Amadeus ancora un infinità di successi



7. Emilio ha scritto:

4 marzo 2024 alle 09:22

agenti di spettacolo = persone totalmente inutili, scorretti, viscidi e non aggiungo altro…



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