“Perché lo speciale sui 70 anni della Rai lo conduce Massimo Giletti?“. E’ la domanda che molti continuano a fare, alla quale risponde ora il diretto interessato. Se è vero che il conduttore ha passato quasi trent’anni della sua carriera nell’azienda pubblica, è altrettanto vero che manca da sette anni, quando nel 2017 decise di approdare a La7. Un volto più familiare del suo per La Tv fa 70, in prima serata su Rai 1 mercoledì 28 febbraio, certamente c’è (e più di uno), ma…
“I vertici della Rai mi hanno chiesto che idee avevo e il mio progetto è piaciuto“
dichiara Giletti a Sorrisi. In questi mesi spiega di aver pensato molto a come poter realizzare la serata-evento (già registrata all’Auditorium del Foro Italico, a Roma), che non vuole essere troppo nostalgica ma di festa, unendo quelli che sono i generi televisivi più distanti tra loro: il varietà e il giornalismo. Un progetto che ha riscontrato i favori della Rai.
“Parlare di 70 anni di tv è complesso. Impone un approfondimento e un incrocio tra varietà e giornalismo (…) Userò uomini e donne della televisione di oggi non solo per fare spettacolo, ma anche per ‘punteggiare’ la storia della Rai“
spiega il conduttore. I volti noti della tv non saranno dunque soltanto ospiti ma protagonisti a La Tv fa 70:
“Capiremo come Paolo Bonolis valuta un’intervista di Sergio Zavoli con Federico Fellini, o quel che pensa Antonella Clerici di Gianni Minà che dialoga con Diego Armando Maradona. Parleremo di divulgazione culturale e scientifica partendo dal mitico maestro Alberto Manzi e arrivando ad Alberto Angela , che parlerà di suo padre Piero”.
Oltre a loro, attesi, tra gli altri, Amadeus, Maria De Filippi, Carlo Conti, Bruno Vespa, Enrico Mentana, Simona Ventura e Piero Chiambretti (che come Giletti è di ritorno in Rai).