Dalla trilogia di Gianrico Carofiglio, arriva oggi su Rai1, in prima serata, Il Metodo Fenoglio – L’Estate Fredda, la nuova fiction con protagonista Alessio Boni. Un poliziesco, dai toni thriller, in grado di portare i telespettatori in una ‘zona grigia’ dove diventa impossibile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, con il misterioso sequestro di un bambino da risolvere il prima possibile.

Ambientata nella Bari del 1991, la serie si sviluppa attorno alla figura del maresciallo Pietro Fenoglio (Alessio Boni), piemontese in forza al Nucleo Operativo della città con delle caratteristiche abbastanza singolari per un uomo che appartiene alle forze armate: non ama infatti le armi, né tanto meno arrestare le persone. Appassionato di musica classica, della lirica e della pittura, Fenoglio è malvisto dai suoi colleghi, che lo trattano con diffidenza, ma nonostante questo riesce sempre a mettersi nei panni degli altri, criminali compresi, anche grazie al suo profondo rispetto per la legge e la verità.

Con questa visione del mondo, Fenoglio decide dunque di mettersi al lavoro per far luce sull’incendio doloso del Teatro Petruzzelli, capace di dare il via ad una serie di agguati, uccisioni e casi di lupara bianca. Un clima di terrore da affrontare e risolvere il prima possibile, anche per evitare che gli abitanti di Bari continuino a vivere nel terrore. Un’esplosione di violenza che Fenoglio, inizialmente, non riesce a decifrare, salvo poi riunire tutti i tasselli del puzzle in seguito al sequestro di Damiano, il figlio di Nicola Grimaldi (Marcello Prayer), il boss più potente e temuto del territorio. Evento che fa nascere in Fenoglio un’intuizione, ossia che a Bari sia nata una vera e propria mafia che ha completamente messo fine alla lotta tra le varie bande rivali.

Partendo da questi presupposti, l’indagine di Fenoglio si fa quindi sempre più difficile, anche a causa dei colleghi, distantissimi da lui nei modi di fare, con cui si trova costretto a collaborare: da un lato c’è l’appuntato Antonio Pellecchia (Paolo Sassanelli), uno sbirro vecchia maniera manesco e incapace di rispettare le garanzie processuali, che considera una vera e propria perdita di tempo; dall’altro c’è il PM Gemma D’Angelo (Giulia Vecchio), una donna scontrosa e carismatica che ha un obiettivo nella vita: fare luce sulla morte del fratello Filippo, venuto a mancare per un’overdose. Il tutto mentre i sospetti si concentrano sul rapimento del piccolo Grimaldi si concentrano sulla figura di Vito Lopez (Michele Venitucci), padrino di Damiano ed ex socio di Nicola Grimaldi con cui ha dato apparentemente inizio ad una lotta fratricida e mortale, di cui lo stesso Lopez potrebbe però essere diventato il ‘capro espiatorio’ per eccellenza. O almeno così ritiene possibile Fenoglio, mentre in Italia Cosa Nostra diventa sempre più potente e attacca direttamente lo Stato con attacchi a Falcone e Borsellino.

Suddivisa in otto episodio, che Rai1 trasmetterà in quattro prime serate, la fiction è stata diretta da Alessandro Casale ed è una produzione Rai Fiction – Clemart Srl con il contributo della Apulia Film Commission. Carofiglio, autore dei libri intitolati Il Commissario Fenoglio, ha firmato la sceneggiatura della fiction insieme a Doriana Leondeff, Antonio Leotti e Oliviero Del Papa. Nel cast anche Francesco Centorame di SKAM Italia, nel ruolo di Montemurro, e Giulia Bevilacqua, chiamata a rivestire i panni di Serena Morandi, insegnante di lettere in un liceo classico e moglie di Fenoglio.

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