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Barbara D’Urso contro Mediaset: «Ne ho sopportate tante, ma questa volta no. Io non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni. Modi inaccettabili»

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

05/07/2023 - 09:22

Barbara D’Urso contro Mediaset: «Ne ho sopportate tante, ma questa volta no. Io non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni. Modi inaccettabili»
Barbara D'Urso
Barbara D'Urso

Barbara D’Urso è una furia e non nasconde rabbia e delusione per quanto le sta capitando a Mediaset: fuori dal “suo” Pomeriggio Cinque (al suo posto vi abbiamo anticipato l’arrivo di Myrta Merlino), nessun altro programma in vista e contratto in scadenza a dicembre. Ma ad essere nero, più che il futuro professionale della conduttrice, è il suo umore. Ora, però, dice basta: Ne ho sopportate tante – forse un giorno lo racconterò – ho messo la testa sotto l’acqua, perché lavoravo con passione. Ma questa volta no.

D’Urso vs Mediaset: gelo dopo il caso Twitter

In una infuocata intervista a Repubblica, in un giorno non certo qualunque (presentazione dei palinsesti Mediaset), D’Urso sbotta, riavvolgendo il nastro della storia e ammettendo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso e incrinato i suoi rapporti con Mediaset è stato l’ormai noto “caso Silvy”, quando lo scorso marzo dall’account ufficiale Twitter dell’azienda – in risposta ad un tweet pubblicato da chi vi scrive – partì un insulto rivolto a lei e a Mara Venier:

“Il 26 marzo ero a teatro a Bari, su Canale 5 andava in onda Verissimo e su Rai 1 Domenica In, col mio videomessaggio di 90 secondi per la mia amica Gabriella Labate, la moglie di Raf. Messaggio autorizzato dal direttore delle news Crippa e da Restelli. Bene. Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Troie mi pare azzeccato Silvy”, sotto la foto mia e di Mara. Resta solo 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella. L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con le persone offese e i follower ammettendo che è stato un errore interno. Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata “troia”, ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami troia? Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa privatamente ammettendo che tutto è partito dal suo piccolo gruppo di persone che si occupa, appunto, della comunicazione”.

D’Urso vs Mediaset: la richiesta (nulla) di un prime time

Da quel momento, confessa, ha iniziato a provare malessere in quella che è di fatto la tv che le ha permesso di affermarsi come conduttrice e ha cominciato anche a valutare la possibilità di guardarsi intorno:

Ho cominciato a pensare che forse a Mediaset non ero più gradita. Pongo il dubbio a Lucio Presta, che nel frattempo si occupa professionalmente di me e con cui mi confronto: “Se non mi vogliono più bene, vado via”. Incontra Marco Leonardi, nominato direttore risorse artistiche, con il consulente Restelli. Vorrebbero continuare l’accordo per i due anni successivi, alle stesse condizioni economiche e editoriali”.

Dunque, Pomeriggio Cinque avrebbe dovuto condurlo – sottolinea – “per le due stagioni successive”. Aggiunge: “Presta spiega: “Barbara ha bisogno di un segnale di appartenenza forte, facciamo un passaggio con l’editore e vediamo se è possibile garantire un serale su Canale 5”. Giorni dopo mi informano ufficialmente che l’editore resta del suo parere, stesse condizioni economiche e editoriali, sicuro che si potrà trovare qualcosa in prima serata. Attendo fiduciosa”.

D’Urso vs Mediaset: la conduttrice valuta di lasciare l’azienda a giugno

Ma dai piani alti non sembra arrivare nulla, al punto che la soluzione migliore per lei sarebbe quella di salutare baracca e burattini il 2 giugno, in occasione dell’ultima puntata di Pomeriggio Cinque:

“Presta rilancia: “Barbara ha bisogno di sentirsi voluta dall’azienda, siccome non c’è questo sentimento, perché non facciamo una cosa più corretta? Salutiamoci il 2 giugno, lei rinuncia ai soldi tranquillamente e siamo liberi di andarci a cercare un lavoro a stretto giro”. Passano meno di 48 ore, Pier Silvio Berlusconi è inamovibile: fino a dicembre è con noi, troveremo altre cose. Porto avanti Pomeriggio 5, programma che amo, quel pubblico me lo sono creato in 15 anni. Media tutto l’anno del 16% di share, con punte del 22%, come sottolinea Mediaset in una nota. Il 2 giugno, ultima puntata, saluto: “Ci vediamo a settembre”. Continuo ad andare a Cologno Monzese per due settimane, con la costumista e la sarta preparo gli outfit per la ripartenza”.

D’Urso vs Mediaset: il caso Pomeriggio Cinque

Poi, però, il fattaccio. Racconta che due giorni prima del comunicato in cui si annuncia che nella prossima stagione non sarà più lei a condurre la trasmissione pomeridiana di Canale 5, Pier Silvio Berlusconi rivede le sue intenzioni:

“Vado in campagna, Lucio dialoga con l’azienda, che conferma di voler trovare un prime time. Il 26 giugno lo chiamano: “Ti può ancora essere utile chiudere in anticipo il contratto?. C’è la possibilità di far cominciare Pomeriggio 5 da chi lo condurrà dopo”. Non è utile, a fine giugno coi palinsesti chiusi dove si va? Potevano dirlo ad aprile. Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più”.

E qui l’affondo:

I modi sono inaccettabili. Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni.

D’Urso vs Mediaset: “Vedo su Canale 5 molto trash esaltato”

Guai, inoltre, a dirle che alla base di tale decisione possa esserci la volontà di “ripulire” Canale 5:

“Ho letto: “Via il trash”, “La D’Urso trash”. Che cos’è trash? Una volta per tutte. Perché fino a tre anni fa a Live – Non è la D’Urso a mezzanotte e mezza i personaggi non erano di serie A? Primo: col budget che man mano si era ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio Cinque col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca, e perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash, col programma sotto testata giornalistica avrei un richiamo dal cdr, mai successo. Anche i giornalisti che lavorano con me sono trash? Vedo su Canale 5 cose molto molto trash: non solo non vengono fermate, ma vengono esaltate.

Precisa che nulla può essere cambiato in virtù della morte di Silvio Berlusconi poiché “nel mio percorso privato e professionale non ha avuto ingerenze”. Smentisce chi l’ha accostata a Ballando con le Stelle (“Non è mai esistita questa ipotesi”, dice). Dunque, fino a dicembre resterà a Mediaset come da contratto.

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15 commenti su "Barbara D’Urso contro Mediaset: «Ne ho sopportate tante, ma questa volta no. Io non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni. Modi inaccettabili»"

  1. Sherlock, beato te che ti bevi tutto quello che ti viene raccontato. Chi mai sarà sta Silvy a cui ci si indirizza in un commento da taverna come quello? Il punto è che pensano che siamo scemi e ci beviamo la storia dell'attacco hacker. Dai su.

  2. Barbara può piacere o meno ma non meritava un trattamento simile. Quando porranno fine al trash dei reality e dei programmi della De Filippi?

  3. Alberto&laura dice:

    iene e sciacalli saranno pronti a banchettare sulla leonessa sconfitta. Ma loro resteranno sciacalli, la leonessa sarà leonessa per sempre. Ciao Barbara.

  4. "Ah che poi il caso Silvy, pensano ancora che noi non abbiamo capito che sia stato Piersilvio ad aver commentato forse convinto di scrivere alla Toffanin? Sul serio pensano che siamo così idioti?" Forse sarò idiota, ma penso che un manager d'azienda di 54 anni non sia così (diciamo 'messo male') da usare twitter aziendale per comunicare privatamente con la consorte. Essendo, per altro, figlio del ben noto padre direi che usa sicuramente un po' più di cautela nel comunicare (diciamo, per rimanere sul classico, Telegram. Alla peggio Whatsapp). Non certo Twitter senza saperlo usare, sarebbe la sola persona al Mondo a farlo.

  5. Ah che poi il caso Silvy, pensano ancora che noi non abbiamo capito che sia stato Piersilvio ad aver commentato forse convinto di scrivere alla Toffanin? Sul serio pensano che siamo così idioti?