Dopo tre settimane, stasera andrà in onda su Rai1 il  finale di Vivere Non è Un Gioco Da Ragazzi, la fiction con protagonisti Nicole Grimaudo, Stefano Fresi e Claudio Bisio e con il giovane Riccardo De Rinaldis Santorelli. Come si concluderà la storia di Lele, convinto di avere ucciso l’amico Mirco dopo avergli venduto incautamente una pastiglia di ecstasy? Scopriamolo di seguito grazie agli episodi che sono già disponibili su RaiPlay. Attenzione agli spoiler.

L’epilogo prenderà il via quando, stanco per tutte le bugie raccontate, Lele (Riccardo De Rinaldis Santorelli) confesserà ai genitori Marco (Stefano Fresi) e Anna (Nicole Grimaudo) di avere venduto a Mirco (Tommaso Donadoni) una pastiglietta di ecstasy la sera stessa in cui è morto. A quel punto, seguendo alla lettera il consiglio di mamma e papà, Lele sceglierà di autodenunciarsi ed andrà da Saguatti (Claudio Bisio) per confessare il crimine. Un passaggio della trama che sfocerà in un vero e proprio colpo di scena.

Passate alcune ore, Saguatti raggiungerà infatti i Molinari nella loro casa di Montacuto e svelerà loro che non è stata la droga venduta da Lele ad uccidere Mirco. Il poliziotto aveva fatto analizzare una pasticca trovata nella borsa di Lele, persa incautamente in un taxi, e aveva scoperto che nella stessa non c’erano tracce del veleno per topi rinvenuto, invece, sul corpo di Mirco. Una svolta che ridarà speranza a Lele, poiché si sentirà finalmente libero di affrontare la sua relazione con Serena (Matilde Benedusi), nonostante il processo per spaccio da affrontare (che avrebbe, invece, potuto evitare se non si fosse autodenunciato per l’ipotetico omicidio colposo di Mirco).

Partendo da questi presupposti si concluderanno così tutte le storyline: da un lato grazie alle sue investigazioni e alla soffiata di Pizzi (Francesco Morelli), che deciderà di tradire i suoi “superiori”, Saguatti arresterà lo spacciatore Caminito (Francesco Mastrorilli) e il braccio armato Spazzola (Samuele Brighi), che minacciavano anche Lele e i suoi familiari, ottenendo così la possibilità di ritornare all’antidroga; dall’altro Marco e Anna riusciranno a superare la loro crisi matrimoniale, innescata anche da Magnani (Stefano Pesce), e supporteranno Lele nella difficile fase del processo (e nella successiva messa in prova). Tra l’altro, Lele verrà accetto anche dalla “suocera” Sonia (Lucia Mascino) che, spinta dalla figlia Serena, baserà la propria campagna elettorale, per diventare il sindaco di Bologna, sulla lotta contro l’utilizzo di droghe, in cui sarà caduta per prima la sua consanguinea. Svolta in cui sarà fondamentale anche Claudio (Fausto Maria Sciarappa), il padre di Serena (anch’egli ex tossicodipendente).

Un finale che coinvolgerà anche gli amici di Lele: oltre a lui e Serena, anche Patti (Alessia Cosmo) e Spinoza (Luca Geminiani) decideranno di non ‘calarsi’ più le pasticche il sabato sera e intrecceranno una relazione sentimentale, mentre Pigi (Pietro De Nova) prenderà in considerazione l’idea di diventare un poliziotto, invece che un avvocato come ha sempre sognato, e si riconcilierà con il padre (con il quale ce l’aveva per avere mandato a monte il matrimonio con la madre a causa delle escort che frequentava, regolarmente, ogni giovedì sera).

Risoluzioni felici che, di fatto, rendono la narrazione di Vivere Non è Un Gioco Da Ragazzi conclusa. Difficilmente la fiction, che nei due precedenti appuntamenti si è assestata su una media di 2.997.000 telespettatori con il 16,4%, vedrà infatti una seconda stagione, data anche la chiusura completa del cerchio di ogni filone narrativo.

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