27
maggio

Rai, Giorgia Meloni: «Se qualcuno se ne vuole andare non ci riguarda. Voglio liberare la cultura italiana dal potere»

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

Dai rumorosi addii di Fabio Fazio e Lucia Annunziata alle nuove nomine dei direttori. Sono settimane piuttosto turbolente nella Rai tacciata – ha accusato Usigrai – di voler unicamente accontentare il Governo. E proprio dalla Presidenza del Consiglio si alza la voce del premier Giorgia Meloni in merito alle ultime polemiche:

“Sono per una logica meritocratica e se c’è qualcuno che se ne vuole andare non è un problema che ci riguarda

tuona così, dal palco di Catania per la chiusura della campagna elettorale in vista delle amministrative, come riporta Adnkronos. Pur non nominandoli, è chiaro il riferimento a Fazio e Annunziata, freschi di rottura con la tv di Stato. Meloni ci tiene a spiegare che la sua “mano” sulla Rai è per liberarla – dice – da un intollerante sistema di potere:

“Io non intendo sostituire un intollerante sistema di potere con un altro intollerante sistema di potere. Voglio liberare la cultura italiana da un intollerante sistema di potere, in cui non potevi lavorare se non ti dichiaravi di una certa parte politica. Voglio un sistema meritocratico e plurale che rappresenti tutti, che dia spazio a tutti in base al valore che dimostrano e non alla tessera”.

Infine, l’affondo sulla sinistra che considera, in tema Rai, “molto nervosa perché ha paura di perdere questo sistema di potere”, rimarcando come a suo dire quella della sinistra non era un’egemonia culturale ma di potere.

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15 Commenti dei lettori »

1. Andrea C. ha scritto:

27 maggio 2023 alle 14:17

Tutte fandonie da comizio elettorale, anche perché da sempre ci sono, volendo contare solo i canali generalisti, ben tre canali Mediaset, orientati a destra. La vera egemonia culturale si chiama BERLUSCONISMO che è trasversale ed è radicata da 40 anni.

Intanto RAINEWS24, diretta dal fedelissimo Petrecca, oltre a non perdersi nemmeno una virgola di quanto dice G.Meloni nei suoi vari viaggi, ha permesso la diretta integrale anche di questo intervento, con buona pace della par condicio.

Non tutto il pubblico è addormentato, cari miei…



2. Falco ha scritto:

27 maggio 2023 alle 15:14

Finalmente un Presidente con gli attributi e non servile e disonesto come Conte e predecessori. Questa Donna è l’incubo dei disonesti.



3. Anna ha scritto:

27 maggio 2023 alle 16:34

Grande presidente Meloni! Gli italiani sono tutti con lei!



4. Andrea C. ha scritto:

27 maggio 2023 alle 16:55

Non è un problema, .è un personaggio creato dalla tv da consumare e come tale finirà al pari dei predecessori. Intanto chi deve fare i proprio affari e intrallazzi continua a farli.
Per quanto riguarda la disonestà, c’è il suo libro biografico (o agiografico) pieno di storie inventate, idem il discorso sulla meritocrazia (premiati parenti e amcii) e nel 2023 chi ricopre certi incarichi dovrebbe almeno avere UNA laurea. Almeno, questo cerco in chi dovrebbe rappresentarmi.



5. Gianni ha scritto:

27 maggio 2023 alle 17:54

La claque social della Meloni si infila dappertutto, vedo…



6. controcorrente ha scritto:

27 maggio 2023 alle 18:08

e come si libera la cultura dal potere ? piazzando i proprio uomini a dirigere reti tv, telegiornali, ? sei uguale e anche peggio degli altri !con l’aggravante che ti sei sempre proclamata diversa.. Povero cretino chi ha commentato prima: incubo dei disonesti.. ma ve la fate una visita al cervello ogni tanto ?



7. Francesco ha scritto:

27 maggio 2023 alle 18:49

Grandissima Giorgia, per anni in Rai la sinistra ha fatto il bello ed il cattivo tempo.



8. Andrea ha scritto:

27 maggio 2023 alle 20:25

Dato che finalmente in Italia ci siamo liberati dalla sinistra, finta titolare di una cultura per sottosviluppati, forse la Rai può diventare una buona televisione, invece che la voce noiosa e falsa dei comunisti. Ne voglio vedere andare via ancora tanti da questa Rai. Bye bye



9. Gianni ha scritto:

27 maggio 2023 alle 22:37

Se la Rai perderà molti personaggi popolari, per dare spazio ai lacchè della potente di turno, dirà bye bye anche a molti spettatori.
E non chiamiamo operazione culturale quella che è una mera lottizzazione.



10. Joseph76 ha scritto:

28 maggio 2023 alle 08:54

Caro Andrea C, la Rai è un’azienda pubblica e, di conseguenza, dovrebbe rappresentare tutti gli italiani e non solo una determinata parte. Le scelte editoriali degli altri media non possono in alcun modo influenzare la linea adottata dalla Rai perché limiterebbero questa funzione di “rappresentanza vasta” che,peraltro,dovrebbe essere propria del servizio pubblico. La Rai non può essere utilizzata, come è forse accaduto e tu forse auspichi, per compensare la “destrofilia” di Mediaset o di altri.



11. Andrea C. ha scritto:

28 maggio 2023 alle 09:39

WOW che lezioni di democrazia in questi messaggi.
E poi non è che FdI abbia ottenuto l’80% e pochi anni fa aveva il 5%.
In democrazia chi vince governa, chi perde NON SPARISCE ma sta all’opposizione. Quando dominava RENZI non è che i vari Gasparri, La Russa sparirono, infatti sono ancora lì attaccati alla poltrona.
Per quanto riguarda la RAI, cioè Sangiuliano da dove arriva?? Da Mediaset? E Pionati? Ma di tv ne capite qualcosa? Mi sa di no.



12. Marcos ha scritto:

28 maggio 2023 alle 11:18

Ci avevano avvisato da più parti… questa donna è pericolosa, questa donna può riportare il paese in un fascismo 2.0 e ci sta provando…



13. Perseo ha scritto:

28 maggio 2023 alle 11:21

Andrea il solito delirante



14. Joseph76 ha scritto:

28 maggio 2023 alle 16:38

Caro Marcos, le nomine Rai sarebbero parte di una strategia per portare il paese al fascismo? Da quando ho memoria la scelta dei vertici Rai è sempre stata appannaggio del governo. Non ricordo questo clamore quando Enzo Siciliano, uomo simbolo dell’intellighenzia di sinistra e per di più senza alcuna esperienza televisiva, venne nominato presidente della Rai. All’epoca si grido al complotto comunista?Faccio notare che nella Rai occupata dalla fascista Meloni ben nove direzioni, alcune delle quali molto importanti, sono riconducibili a uomini del PD.



15. Joseph76 ha scritto:

28 maggio 2023 alle 17:37

Caro Andrea C, io non voglio impartire lezioni di democrazia e, per di più, vorrei parlare di televisione e non di politica. Mi limito ad analizzare i fatti. Roberto Sergio, nuovo presidente della Rai, è uomo di comprovata esperienza nelle comunicazioni ed, a differenza di Carlo Fuortes, ha una vasta conoscenza della Rai. La sinistra è ampliamente rappresentata nella nuova Rai di Giorgia Meloni: 9 direzioni, alcune delle quali molto pesanti, sono state affidate a uomini e donne del PD. Non mi pare che il “dominio” della Meloni abbia determinato la sparizione di esponenti dell’opposizione dalla Rai. In caso di mio errore ti prego di citarmi il nome degli”scomparsi”. Infine mi stupisce il clamore intorno a queste nomine: da sempre la politica decide i vertici della Rai. Perché non si è gridato allo scandalo ai tempi di Enzo Siciliano o della stessa Lucia Annunziata?



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