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Presta vs Parisi, secondo round su Twitter

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

29/03/2023 - 18:19

Presta vs Parisi, secondo round su Twitter
Heather Parisi
Heather Parisi

La querelle tra Lucio Presta e Heather Parisi non si placa. Eravamo rimasti alla notizia dell’ufficiale giudiziario che ha raggiunto la donna negli studi televisivi di Belve, trasmissione in cui era ospite, per ottenere – ha affermato l’agente – “quanto disposto dal tribunale”. Pagamento poi effettuato dalla Parisi per conto terzi – ha riferito sempre Presta – così da scongiurare il pignoramento e la “mortificazione di veder portare via effetti personali”. Ma lei, ora, contrattacca.

In un lungo post su Twitter, la Parisi dà una versione dei fatti diversa rispetto a quella di Presta in merito alla “visita” ricevuta negli studi Rai:

“Il Tribunale di Roma ha ritenuto “palesemente incontinente” il video su Twitter che mostra “la Parisi ‘scherzare’ sul fatto di litigare con sé stessa… per poi concludere con la showgirl che mima Pinocchio portando il dito medio sul proprio naso” con gli hashtag #pinocchio e #bugie e “le mentions dell’attore oltre che della Cuccarini”. Il Tribunale ha riconosciuto che l’attore non aveva provato l’entità del danno e quindi il Giudice ha liquidato in via equitativa la somma di Euro 10.000 (enormemente inferiore a quella richiesta dalla mia controparte). Non condividendo con il mio legale alcuni passaggi della sentenza di condanna, ho proposto appello che è in corso. Si vedrà. (…) il 9 marzo 2023 si è presentato al mio camerino presso gli Studi Lumina, l’ufficiale giudiziario accompagnato dall’avvocato di controparte. Nessun rappresentante delle forze dell’ordine era presente negli studi tantomeno nel mio camerino e nessun rappresentante si è mai palesato alla mia presenza. Dopo che l’ufficiale giudiziario mi ha esposto le ragioni della sua visita ho contattato il mio avvocato che tuttavia era in udienza. Una volta avuto la conferma da parte del mio legale della esattezza delle somme richieste e della legittimità della procedura mi sono subito resa disponibile a pagare quanto richiesto. Quindi, nessun pignoramento.

La replica di Presta è immediata e non esclude l’eventualità di trascinare nuovamente l’ex ballerina in Tribunale per diffamazione:

“Dopo ultime dichiarazioni odierne della adorata Heather Parisi, mi toccherà querelare la signora per diffamazione ed una serie di bugie o mi vedrò costretto a pubblicare bonifico fatto quel giorno da una terza persona legata al marito motivo per cui non hanno pignorato. Pensaci”.

Nel suo lungo “j’accuse” via Twitter, dove ha parlato anche di un’altra vicenda giudiziaria che la riguarda, Heather ha lamentato quello che ritiene un “linciaggio mediatico” nei suoi confronti da parte – parole sue – “di chi usa la Tv pubblica e i media per vendette personali”.

“Sarà che ho pestato i piedi a chi utilizza i mezzi di comunicazione a proprio piacimento, sarà che il grado di “zerbinaggio” di gran parte del mainstream in Italia ha raggiunto livelli intollerabili, sarà che sono straniera quanto basta da far emergere in qualcuno il piacere di “Italians do it better”, sarà che non ho mai avuto sponsor politici né da una parte né dall’altra e che non sono mai salita su nessun carro del vincitore o sarà che faccio battaglie scomode”

è la sua giustificazione al tanto “clamore” nei suoi riguardi. Ecco il post completo:

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3 commenti su "Presta vs Parisi, secondo round su Twitter"

  1. STACCE caro effe!

  2. Caro Davide, ma che c’entra quello che hai scritto? Di cosa stai parlando? Ha ragione la Parisi a parlare di linciaggio mediatico.

  3. I trascurabili bisticci tra persone anziane che tengono occupati i tribunali (che avrebbero ben altro lavoro da dover svolgere) mi lasciano perplesso. Detto ciò, noto che la signora Parisi ha trovato il responsabile dell'ennesima sparatoria nelle scuole degli USA: la teoria del gender. Infatti, per una volta, ad uccidere non è stato un uomo, ma una donna che si sente uomo (e, a quanto ho letto, non prendeva cure ormonali o cose di questo genere), semplicemente identificava sé stesso come maschio. Quindi la Parisi ha trovato molto intelligenti le parole di Donald Trump (figlio): non sono le armi che uccidono i bambini, sono i trans. Applausi. Si faccia furba, lei, Trump, il codazzo di NoVax che si porta appresso e, se possibile, resti ad Hong Kong.