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febbraio

Ferragnez-Sanremo, la replica Rai pregna d’ovvietà che dribbla la questione principale

sanremo

Morandi, Ferragni, Amadeus (US Rai - Agi per Rai)

La Rai decide di intervenire sulla questione Ferragnez-Sanremo, sollevata su queste pagine e finita nel Consiglio d’Amministrazione di Viale Mazzini. Lo fa, tuttavia, con un comunicato stampa che precede (inaspettatamente) i chiarimenti attesi dal CdA il prossimo 3 marzo. 

La replica della TV pubblica ha il sapore dell’ovvietà. Rai, infatti, afferma che le immagini girate per The Ferragnez all’interno dell’Ariston troveranno valorizzazione commerciale attraverso RaiCom. E vorremmo ben sperare: ci mancava pure la cessione a titolo gratuito del materiale che, com’è ovvio, sarà oggetto di commercializzazione da parte di Banijay, Amazon, Ferragni & Co.. Certo, l’utilizzo del futuro apre altri scenari, ma di questi scriveremo più in basso.

Si glissa - incolpevolmente, ci auguriamo – sulla questione principale di cui la tv pubblica sembra non accorgersi minimamente. Come abbiamo avuto modo di scrivere, infatti, concedendo l’accesso in Teatro alle telecamere di Amazon/Ferragni/Banijay e avendo la stessa Ferragni vincolato le proprie immagini alla messa in onda Rai, si è creata un’esclusiva di fatto sulla co-conduttrice in virtù della quale un abbonato Rai che volesse conoscere le gesta fuori onda all’interno dell’Ariston della co-conduttrice dovrebbe farlo pagando Amazon (Prime Video).

La situazione, a parere di chi vi scrive inopportuna, lo diventa ancora di più alla luce di un fatto singolare: se è vero, come è vero, che le telecamere di Ferragni/Banijay/Amazon hanno avuto accesso al Teatro, lo stesso non può dirsi per quelle degli inviati dei programmi del daytime Rai che non hanno potuto raccontare troppo dell’Ariston al di là del green carpet e della porta carraia.

Fa specie, inoltre, l’attenzione linguistica e temporale della replica: si parla di ‘camerini’ e ‘backstage’, di ‘prove’ e di ‘dirette’, come se non fosse Sanremo tutto ciò che c’è al di là dei 5 giorni live e al di là del piano terra dell’Ariston (basterebbe guardare i programmi del daytime Rai nelle settimane pre e post Festival). Excusatio non petita.

Ma, soprattutto, scrivendo “troveranno valorizzazione commerciale“, e dunque utilizzando il futuro, la Rai intende dire che non è stato ancora disciplinato economicamente l’accesso delle telecamere di terzi e, a maggior ragione, l’utilizzo delle immagini già effettuate da quelle telecamere? E se Banijay dovesse rinunciare alla realizzazione della serie o, più semplicemente, all’utilizzo delle immagini di Sanremo, cosa succederebbe?

Curiosi di conoscere i chiarimenti che verranno forniti in CdA il prossimo 3 marzo ma, ancor di più, la mente che ha partorito una replica del genere.

La replica della Rai sulla troupe Ferragnez a Sanremo

Le immagini girate all’interno del teatro Ariston,  incluso il backstage, sono di pertinenza esclusiva della Rai e qualunque utilizzo commerciale ne prevede l’acquisto attraverso la controllata Rai Com.
In merito a notizie apparse in questi ultimi giorni su organi di stampa, si fa presente dunque che la troupe di Banijay  impegnata a seguire Chiara Ferragni per la serie “The Ferragnez 2” è stata presente all’interno  del teatro Ariston di Sanremo durante le prove della conduttrice sul palco (nei giorni 2,3 e 5 febbraio) e invece nel corso delle dirette (nei giorni 7 e 11 febbraio) è sempre stata posizionata  fuori dal camerino di Chiara Ferragni senza mai sostare nel backstage del teatro.
Anche le immagini girate dalla troupe di Banijay per il documentario  “The Ferragnez 2”  troveranno pertanto valorizzazione commerciale  attraverso RaiCom.
Le ricostruzioni giornalistiche in questione sono state quindi prive di ogni fondamento.

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2 Commenti dei lettori »

1. ottavio Pieri ha scritto:

24 febbraio 2023 alle 19:11

Se Chiara Ferragni brand avesse pagato la sponsorizzazione come tutti gli altri sponsor non ci sarebbe nulla da obiettare. Considerando che l’imprenditrice (che sfrutta l’immagine dei minori per essere simpatica ) è stata pagata dal canone di noi cittadini mi sembra più che uno scandalo. Non mi si venga a dire che l’imprenditrice ha dato il tutto in beneficenza, questa è una sua libera scelta e per me non dovrebbe nemmeno essere pubblicizzata!!! Infatti il suo guadagno era già compensato dai mancati introiti del servizio per l’ampia visibilità che ha ottenuto. Fossi gli sponsor Generali Assicurazioni, Plenitude (Eni), Costa Crociere, Suzuki, Dyson contesterei i costi si sponsorizzazione visto che un altro brand non ha pagato nulla per essere visibile a san remo. Inoltre ci sarebbe da indagare per sleale concorrenza , utilizzo del mezzo pubblico per pubblicità occulta, tutti i vestiti di san remo sono ora in vendita negli store Ferragni brand , o comunque generano visualizzazioni (sui canali social di chiara Ferragni brand ) e quindi reddito sui canali di chiara Ferragni brand . La guardia di finanza dovrebbe indagare a fondo , cosi come il garante della concorrenza .



2. Maria Cristina Giongo ha scritto:

28 febbraio 2023 alle 11:23

Concordo pienamente con ottavio Pieri! Inoltre sui Ferragni, soprattutto per come si è comportato Fedez, facendo quello che voleva contro ogni regola, stenderei un lungo pietoso velo di silenzio! E aggiungo: che vergogna!



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