La Rai decide di intervenire sulla questione Ferragnez-Sanremo, sollevata su queste pagine e finita nel Consiglio d’Amministrazione di Viale Mazzini. Lo fa, tuttavia, con un comunicato stampa che precede (inaspettatamente) i chiarimenti attesi dal CdA il prossimo 3 marzo.
La replica della TV pubblica ha il sapore dell’ovvietà. Rai, infatti, afferma che le immagini girate per The Ferragnez all’interno dell’Ariston troveranno valorizzazione commerciale attraverso RaiCom. E vorremmo ben sperare: ci mancava pure la cessione a titolo gratuito del materiale che, com’è ovvio, sarà oggetto di commercializzazione da parte di Banijay, Amazon, Ferragni & Co.. Certo, l’utilizzo del futuro apre altri scenari, ma di questi scriveremo più in basso.
Si glissa - incolpevolmente, ci auguriamo – sulla questione principale di cui la tv pubblica sembra non accorgersi minimamente. Come abbiamo avuto modo di scrivere, infatti, concedendo l’accesso in Teatro alle telecamere di Amazon/Ferragni/Banijay e avendo la stessa Ferragni vincolato le proprie immagini alla messa in onda Rai, si è creata un’esclusiva di fatto sulla co-conduttrice in virtù della quale un abbonato Rai che volesse conoscere le gesta fuori onda all’interno dell’Ariston della co-conduttrice dovrebbe farlo pagando Amazon (Prime Video).
La situazione, a parere di chi vi scrive inopportuna, lo diventa ancora di più alla luce di un fatto singolare: se è vero, come è vero, che le telecamere di Ferragni/Banijay/Amazon hanno avuto accesso al Teatro, lo stesso non può dirsi per quelle degli inviati dei programmi del daytime Rai che non hanno potuto raccontare troppo dell’Ariston al di là del green carpet e della porta carraia.
Fa specie, inoltre, l’attenzione linguistica e temporale della replica: si parla di ‘camerini’ e ‘backstage’, di ‘prove’ e di ‘dirette’, come se non fosse Sanremo tutto ciò che c’è al di là dei 5 giorni live e al di là del piano terra dell’Ariston (basterebbe guardare i programmi del daytime Rai nelle settimane pre e post Festival). Excusatio non petita.
Ma, soprattutto, scrivendo “troveranno valorizzazione commerciale“, e dunque utilizzando il futuro, la Rai intende dire che non è stato ancora disciplinato economicamente l’accesso delle telecamere di terzi e, a maggior ragione, l’utilizzo delle immagini già effettuate da quelle telecamere? E se Banijay dovesse rinunciare alla realizzazione della serie o, più semplicemente, all’utilizzo delle immagini di Sanremo, cosa succederebbe?
Curiosi di conoscere i chiarimenti che verranno forniti in CdA il prossimo 3 marzo ma, ancor di più, la mente che ha partorito una replica del genere.
La replica della Rai sulla troupe Ferragnez a Sanremo
Le immagini girate all’interno del teatro Ariston, incluso il backstage, sono di pertinenza esclusiva della Rai e qualunque utilizzo commerciale ne prevede l’acquisto attraverso la controllata Rai Com.
In merito a notizie apparse in questi ultimi giorni su organi di stampa, si fa presente dunque che la troupe di Banijay impegnata a seguire Chiara Ferragni per la serie “The Ferragnez 2” è stata presente all’interno del teatro Ariston di Sanremo durante le prove della conduttrice sul palco (nei giorni 2,3 e 5 febbraio) e invece nel corso delle dirette (nei giorni 7 e 11 febbraio) è sempre stata posizionata fuori dal camerino di Chiara Ferragni senza mai sostare nel backstage del teatro.
Anche le immagini girate dalla troupe di Banijay per il documentario “The Ferragnez 2” troveranno pertanto valorizzazione commerciale attraverso RaiCom.
Le ricostruzioni giornalistiche in questione sono state quindi prive di ogni fondamento.
1. ottavio Pieri ha scritto:
24 febbraio 2023 alle 19:11