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Le Pagelle della Prima Serata di Sanremo 2023

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

08/02/2023 - 01:50

Le Pagelle della Prima Serata di Sanremo 2023
Ferragni, Amadeus, Morandi

Promossi

8 a Roberto Benigni. Quella sensazione di straordinarietà, che avvolgeva le sue comparsate, è andata svanendo. Lo straordinario, qui, è un discorso contenuto che si è ben contestualizzato sia nel mood festivaliero sia per quanto riguarda la presenza di Mattarella. Chi sogna arriva prima di chi pensa.

7 1/2 a Marco Mengoni. Ha un grosso problema: essere il favorito. Perchè per il resto Mengoni ha ciò che serve: una canzone valida, una buona interpretazione, il favore del pubblico (Ariston compreso). Forse nella prima parte del pezzo avremmo voluto vederlo più sciolto. Primo posto meritato.

7 ad Amadeus. Impeccabile padrone di casa, solerte, quando serve fa buon viso a cattivo gioco (vedi con Blanco) e ha imparato a gestire l’imprevisto pur non presentando guizzi geniali.

6 alla prima serata del Festival di Sanremo 2023. Il format targato Amadeus procede in linea con il passato e tolti i “brividi” istituzionali dell’accoppiata Mattarella-Benigni e quelli trash di Blanco, la serata non ha avuto particolari picchi.

Bocciati

5 1/2 a Chiara Ferragni. Non ingessata solo un po’ impacciata; colpita dalla sindrome della naturalezza a tutti i costi, evita il rischio brutte figure “normalizzandosi” per usare una parola che piace tanto agli influencer. Sonoramente bocciato il monologo.

5 ad Anna Oxa. Ha infervorato l’attesa assolvendo ad un prezioso compito in una manifestazione come quella sanremese. Ci sia aspettava stupore pure per la sua perfomance (e il suo look) che prometteva suggestione e che invece è risultata incolore. Ultimo posto per la stampa.

4 all’ospitata dei Pooh. Se già l’ennesima reunion non entusiasmava a primo acchito, la lunghezza dell’intervento è risultata eccessiva e incapace di portare qualcosa di nuovo. Inoltre le performance non sono state propriamente indimenticabile.

4 al minuto di silenzio e all’inno nazionale. Nel primo caso la scelta è apparsa un po’ inutile e stridente, nel secondo il problema non è stata l’opportunità quanto la resa. Momento cringe.

3 alla “presenza non presenza” di Mattarella in sala. Intendiamoci per Amadeus avere Mattarella in platea è una altra medaglia da appuntare al petto, tuttavia il fatto che il Presidente abbia lasciato l’Ariston, subito dopo l’intervento di Benigni, toglie del valore all’operazione. Significa esserci per il contenitore e non per il contenuto. La kermesse vale così poco rispetto ad una partita di calcio?

2 a Blanco. Il cantante, infastidito – pare da un problema d’audio – rompe i vasi di fiori sul palco asserendo pure di essersi divertito mentre il pubblico dell’Ariston fischiava sonoramente. Da eroe a antieroe a Sanremo è un attimo.

1 al monologo su, con, di, per Chiara Ferragni. Autoreferenziale, vittimistico, buonista, elementare… Da dove cominciamo per descrivere la lettera della influencer alla sè stessa bambina?

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13 commenti su "Le Pagelle della Prima Serata di Sanremo 2023"

  1. Sì ma il punto è che si scrive sé non sè, poi la diatriba su se stesso o sé stesso è altra cosa. Tutto qui.