La finale di Ballando con le Stelle, che ha visto trionfare Luisella Costamagna, “è stata brutta e incomprensibilmente ingiusta per vari motivi”. A bocce ferme, Selvaggia Lucarelli torna sulla discussa serata conclusiva dello show di Rai 1 condotto da Milly Carlucci. La sua non è una critica alla giornalista salita sul gradino più alto del podio ma a tutto il carrozzone che l’ha favorita (lo dicono anche i voti).
Sorvolando sul contestato ripescaggio che, da regolamento, consente comunque non solo agli eliminati ma anche a chi si è ritirato di rientrare in gioco (Luisella abbandonò per infortunio), la Lucarelli – in un lungo j’accuse via social – pone l’accento sul comportamento della giuria (e non solo) nei confronti della coppia Costamagna-La Rocca:
“Rientra con un paso doble, che per antonomasia è uno dei balli più spettacolari e di impatto. Poi fa uno swing carino, ma lo swing è un ballo (ballo molto “aperto” come stile) che si inaugura con loro in questa edizione, perché nessuna coppia lo aveva tra i balli a disposizione (…) Insomma, una coppia che praticamente non aveva mai ballato rientra in finale con una specie di ballo a piacere. Lì ho capito che avrebbero vinto (ma anche un po’ prima), tant’è che l’ho dichiarato sui miei social e ai giornali già settimane prima”.
Fino allo scontro finale a due con Alessandro Egger, in cui la concorrente – prosegue la giurata – “fa uno swing carino (che aveva già fatto). Un valzer mediocre (che è tra i balli più semplici, non a caso Zanicchi l’ha ballato tipo 5 volte). Poi ripete una bachata (l’aveva già fatta da seduta) e praticamente la rifà da infortunata perché non muove un passo, fa tutto Pasquale, lei credo faccia in tutto due passi (male, con gambe aperte) e con la faccia impanicata”. E la giuria che fa?
“Arrivano a dire che alcuni dei balli visti sono i più belli mai passati di lì in 17 anni (ahahah). Si alzano in piedi. Capisco che i miei colleghi hanno deciso il vincitore. Carolyn come sempre non fa notare nessuna delle stranezze tecniche, io invece sì e mi si dice che loro hanno ballato quanto gli altri, tutti i balli. E invece no. Numeri alla mano Egger ha ballato 13 balli (Lorenzo 12, Di Giorgio 12 per esempio…). Costamagna, alla fine, ha fatto 7 generi in tutto. Non ha ballato per esempio quick, boogie, salsa, contemporaneo, samba, rumba, charleston, jive, una marea di roba. Nei latini in pratica ci accontentiamo di quella bachata francamente inguardabile vista in finale”.
Insomma, quel “percorso” scomodato per tutti nel corso dell’intera edizione, nella finale – fa notare la giurata – “è diventato improvvisamente un termine impronunciabile. Canino a un certo punto in puntata me lo dice proprio: ‘Qui non bisogna votare il percorso, ce l’hanno detto’. Chi? Lo sai?”.
“Non si può scomodare semplicemente perché Costamagna un percorso non ce l’ha. Notare che anche tutti i discorsi su come andassero premiati i concorrenti che avevano raccontato più di sé al pubblico non valgono più (…) Costamagna che di sé non ha raccontato NULLA (a parte voglio vincere, voglio tornare, sono secchiona) improvvisamente diventa il cavallo che deve vincere (…) Insomma, nessun percorso umano e di ballo, molte furbate per farli ballare il meno possibile e solo nei balli più d’effetto e poi il sistema contorto di votazione (di cui io non ero al corrente nei dettagli) con migliaia di voti tolti ad Egger grazie al lavoro di una misteriosa task force che in 10 minuti individua nel dettaglio decine e decine di migliaia di bot. Ma il sistema di votazione e di calcolo, alla fine, mi interessa poco”
continua la Lucarelli, che si dice delusa dal fatto che nessuno abbia “visto quei balli mediocri alla fine, che i tecnici abbiano fatto finta di non sapere quanto poco si fosse visto delle reali capacità della coppia”. E’ per questo che sulla finale aleggia un alone di tristezza, eccetto – dice – “per l’immenso, paraculissimo Pasquale che con grande furbizia (e parecchia elasticità della produzione) è riuscito a portarsi a casa la quarta coppa in tre anni”.
“Luisella si è portata a casa una vittoria amara, che non si è goduta, e poi ci sono state mille critiche, Codacons, articoli che sollevano dubbi, ballerini e concorrenti che sono rimasti delusi (alcuni dicendolo pubblicamente, altri in privato). Infine, la sensazione che sia stata un’edizione incredibile guastata da un innamoramento incomprensibile da parte del programma per una coppia di cui nessuno si era davvero innamorato“
conclude la Lucarelli, auspicando “che a Ballando si ritrovi un po’ la passione per il ballo, oltre che per le storie, perché i balli sono sempre più modesti”. “Che io resti o no”, aggiunge.
1. Fra ha scritto:
27 dicembre 2022 alle 12:08