8
settembre

‘The London Bridge is down’. Ecco cosa prevede il protocollo per la morte della Regina Elisabetta II

Buckingham Palace

Buckingham Palace

Il Ponte di Londra è caduto“. Questa la frase, presa da una filastrocca inglese, con la quale il Segretario Privato della Regina Elisabetta II ha annunciato al neo Primo Ministro Inglese Liz Truss la morte della Sovrana. E da qui prende il via l’Operazione London Bridge, un protocollo istituito negli anni ‘60 e via via aggiornato negli anni, che terrà impegnato l’intero Regno, caratterizzato da una serie di eventi e formalità che dovranno svolgersi secondo un ordine rigoroso. Sua Maestà è morta in Scozia, dunque il piano originale prevede delle modifiche, secondo la Operazione Unicorn.

Cosa prevede il London Bridge – Operazione Unicorn

L’8 settembre 2022, giorno della morte di Elisabetta II, è ormai diventato il D-Day, da cui parte un periodo di lutto lungo 10 giorni, che culminerà con il Funerale. La prima persona ad essere informata ufficialmente della dipartita è, come da protocollo, il Premier, che a sua volta dà la notizia all’Ufficio del consiglio Privato. In seguito, il Ministero degli Esteri informa i Governi degli Stati membri del Commonwealth e viene rilasciato un comunicato all’Association Press. I media di tutto il mondo possono dunque diffondere la notizia

Mentre i social ufficiali sono in blackout, tutti i canali BBC restano sintonizzati su BBC News, con i conduttori vestiti di nero. Le radio, avvisate con l’ausilio di una luce blu che lampeggia a intermittenza, trasmettono musica soft, inoffensiva; un domestico, vestito a lutto, affigge un cartello con la notizia alle porte di Buckingham Palace; il sito ufficiale del Palazzo Reale comunica la notizia così come le pagine dei social media dei dipartimenti del Governo, che cambiano anche le loro immagini del profilo. Il Parlamento viene richiamato e si riunisce entro un’ora mentre Downing Street avrà dieci minuti per abbassare a mezz’asta la bandiera.

Il Consiglio di Successione si riunirà domani e la proclamazione di Carlo come nuovo Re verrà letta al St. James’ Palace e al Royal Exchange nella City di Londra, e il Parlamento si riunirà nuovamente in serata per giurargli fedeltà; il nuovo sovrano compirà poi un tour in tutto il Regno Unito prendendo parte a varie funzioni funebri in memoria della defunta madre, in attesa del suo funerale.

La bara, intanto, sarà esposta prima all’Holyrood Palace e poi nella Cattedrale di Edimburgo, per poi essere trasportata a Buckingham Palace sul Treno Reale. Per quattro giorni sarà esposta nella Sala del Trono, poi per altri quattro a Westminster Hall; il funerale di Stato, celebrato dall’arcivescovo di Canterbury, si terrà tra nove giorni e, quando la salma giungerà in Chiesa, l’intero Paese dovrà osservare il silenzio. Poi, la Regina sarà trasportata fino al Castello di Windsor e sarà sepolta nella Cappella di San Giorgio, dove la stampa non potrà accedere.

Il piano si conclude con Carlo che lascia cadere una manciata di terra sulla bara, da una coppa d’argento. Da quel momento in poi parte un’altra operazione, la Spring Tide, per la sua ascesa al trono.



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