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Mediaset ricorda il Generale Dalla Chiesa con un documentario su Rete4 e la replica della fiction su Canale5

Redazione

di Redazione

24/08/2022 - 16:57

Mediaset ricorda il Generale Dalla Chiesa con un documentario su Rete4 e la replica della fiction su Canale5
generale dalla chiesa
Il Generale Dalla Chiesa

Se la Rai – come DM anticipato – ha appena ufficializzato il rinvio della serie evento biopic evitando polemiche in par condicio, Mediaset non indietreggia. La tv del Biscione ricorderà il Generale Dalla Chiesa con un doppio appuntamento. Come prevedibile, nessun cambio di programma derivante dalla candidatura alle elezioni politiche, con Forza Italia, di Rita Dalla Chiesa.

Venerdì 2 e sabato 3 settembre, Mediaset ricorda la figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa con il docufilm inedito a firma della nipote Dora «Generale», su Retequattro, e la riproposizione della miniserie «Il Generale Dalla Chiesa», su Canale 5. L’omaggio alla figura del grande uomo di Stato scomparso 40 anni fa nell’agguato di Via Carini, a Palermo, inizia il 2, in seconda serata, su Retequattro.

Si tratta dell’indagine privata di una giovane donna che, alla soglia dei 30 anni, cerca di capire chi fosse stato suo nonno, eroe nazionale e innovatore delle tecniche d’investigazione sul terrorismo e sul crimine organizzato, con l’uso dei pentiti e degli infiltrati. Dora Dalla Chiesa (figlia di Nando) lo ricorda attraverso le parole del padre, delle zie, dei parenti più stretti e di tutte quelle persone che hanno collaborato con il Generale, mettendo a rischio la propria vita. Il ritratto, intimo e sincero, è una mano tesa a cavallo di tre generazioni per non dimenticare, non solo l’uomo, ma anche una famiglia che ha vissuto sulla propria pelle gli anni più oscuri e sanguinari della storia del nostro Paese.

La miniserie di Giorgio Capitani, in prima serata il 3 sull’ammiraglia Mediaset, racconta la parabola di Carlo Alberto Dalla Chiesa – interpretato da Giancarlo Giannini; la moglie, Emanuela Setti Carraro, è impersonata da Francesca Cavallin; la prima consorte, Dora Fabbo, è recitata da Stefania Sandrelli – il cui l tragico epilogo ha luogo alle 21 e15 del 3 settembre 1982, a Palermo. L’A112 della coppia viene affiancata da una BMW, dalla quale partono raffiche di AK-47. Nello stesso momento, l’auto con l’autista e agente di scorta viene affiancata da una motocicletta: un’altra scarica ferisce gravemente Domenico Russo, che morirà 12 giorni dopo.

Chi è Carlo Alberto Dalla Chiesa

Soldato del Regio Esercito e, dopo l’8 settembre, partigiano nelle file delle Brigate Popolari che libereranno l’Italia, combatte nelle Marche e partecipa alla liberazione d’Italia il 25 aprile 1945. Dopo la Seconda guerra mondiale, nell’Italia Repubblicana, si arruola nei Carabinieri e subito si distingue nella lotta al terrorismo e al crimine organizzato. Negli Anni ‘60 viene mandato in Sicilia, dove combatte Cosa Nostra indagando sugli omicidi di Placido Rizzotto, sulle stragi commesse dal Clan dei Corleonesi e sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro.

Nel 1974 viene mandato nel Nord Italia per combattere le Brigate Rosse: le sue indagini portano all’arresto di Renato Curcio e di Alberto Franceschini. Mentre il generale sta svolgendo delle indagini sul Sequestro Moro, muore la moglie Dora. Dalla Chiesa prosegue la sua lotta e contribuisce alla sconfitta politica e militare delle BR. Proprio in seguito a questi successi, viene mandato a Palermo per combattere la mafia.

Conosce Emanuela Setti Carraro, che sposa nonostante i pareri contrari dei figli, i quali nei mesi successivi si riappacificheranno con la giovane donna. Torna a Palermo come Prefetto, ma lo Stato italiano, che lo aveva aiutato nella lotta contro gli estremismi politici dandogli il permesso di usare tutti i poteri che aveva a disposizione, gli dà un appoggio minore, arrivando pure a osteggiarlo, a eccezione del Presidente Sandro Pertini, che lo sostiene fermamente.

Dalla Chiesa è solo, sia a livello legislativo, sia a livello militare: gli viene negata una scorta adeguata. Viene ucciso, insieme alla moglie e all’agente di scorta, in un agguato tesogli il 3 settembre 1982, nel centro di Palermo.

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