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Guerra in Ucraina, l’Ebu sospende tre emittenti russe

di Marco Leardi

01/03/2022 - 16:18

Guerra in Ucraina, l’Ebu sospende tre emittenti russe
Ebu

Dovrebbe essere una grande festa della musica, ma l’Eurovision Song Contest 2022 di Torino rischia di essere fortemente segnato dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Dopo l’esclusione della delegazione russa dalla kermesse, l’Ebu – l’ente organizzatore dell’evento – ha compiuto un’ulteriore mossa, sospendendo tre emittenti russe dagli organi gestionali della confederazione europea di radiotelevisione.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione dell’European Broadcasting Union ha deliberato di sospendere dai propri organi gestionali, dal Consiglio di Amministrazione e dai Comitati Statutari le emittenti Rtr, Channel One e Rdo. Channel One, peraltro, è considerato uno dei network più vicini al presidente Vladimir Putin, soprattutto in questa concitata fase storica. L’ente organizzatore dell’Eurovision ha così dato seguito a una dichiarazione ufficiale rilasciata dalle tre emittenti russe lo scorso 26 febbraio.

In quell’occasione, erano state le stesse Rtr, Channel One e Rdo a comunicare la loro intenzione di ritirarsi dall’European Broadcasting Union, come reazione all’esclusione della Russia dall’Eurovision Song Contest. Solo poche ore prima infatti, l’Ebu aveva estromesso i rappresentanti di Mosca dalla kermesse a seguito dell’attacco militare ordinato da Putin in Ucraina. La presenza di una delegazione russa, avevano scritto gli organizzatori dell’Eurofestival, “porterebbe discredito“.

Inizialmente, a sollecitare provvedimenti contro i russi era stata proprio la rappresentanza ucraina, sostenuta più o meno direttamente da altri paesi. Dopo un iniziale diniego, l’Ebu aveva optato proprio per la scelta più drastica, alla quale ora fa seguito il contraccolpo a livello gestionale.

Lunedì 7 marzo si svolgerà un Consiglio di Amministrazione straordinario dell’EBU, che esaminerà gli sviluppi della crisi e valuterà eventuali successive sanzioni. Intanto, a seguito dell’esclusione dai vertici organizzativi, la Russia non potrà nemmeno trasmettere l’Eurovision (anche nella versione Junior), né gli altri possibili eventi – anche sportivi – prodotti e irradiato dall’Ebu.

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