Promossi
9 al ritorno di Zelig. Il varietà comico coglie perfettamente la rinvigorita ricerca di spensieratezza dello spettatore, in particolare di quello di Canale 5, da anni alle prese con show ben più chiassosi. Scelta vincente il non affidarsi alla mera nostalgia ma di alternare vecchio e nuovo dando smalto ad un marchio appannato.
8 a Sadek, vincitore di Tu si que vales. L”ipnotico” coreografo francese conquista pubblico (ben il 38% dei televotanti) e giuria con spettacolari performance. La sua vittoria chiude l’ennesima edizione trionfale dello show del sabato sera; una leadership netta anche a fronte di una concorrenza insidiosa.
7 a Giuseppe Zeno. L’attore passa con disinvoltura da Rai (protagonista maschile di Blanca) a Mediaset (il padre padrone di Storia di una Famiglia Perbene) sperimentando ruoli diversi.
6 a Alvise Rigo. E’ toccato all’ex rugbista il ruolo di “bello che balla” di questa edizione di Ballando con le Stelle. Sfoggiando sorrisi e fisico statuario, si è guadagnato l’apprezzamento del pubblico che puntualmente lo salva in ogni spareggio. L’impressione però è che la sua personalità non sia venuta fuori del tutto.
Bocciati
5 a Valeria Marini. La soubrette è all’ennesimo reality: in particolare su 6 edizioni, questa è la terza volta al Grande Fratello Vip. Certo che anche in chi la chiama, ci vorrebbe un pizzico in più di fantasia.
4 all’incubo gioco telefonico a Domenica In. Nel salotto di Mara Venier ogni tentativo di interazione col pubblico a casa dura quanto un gatto in tangenziale. Da un lato la formula rodata schiaccia ogni variazione, dall’altro i giochi lasciano a desiderare. L’ultimo, poi, affidato a Pierpaolo Pretelli era senza senso: non si vinceva nulla e chi telefonava doveva semplicemente cantare una canzone a scelta tra quelle elencate.
3 al triangolo Delia Duran-Alex Belli-Soleil al Grande Fratello Vip. Altro che Centovetrine, la soap era molto più credibile.
2 alle dichiarazioni di Alba Parietti a La Vita in Diretta. L’opinionista dice che “meno parlano le persone come me e i giornalisti, pubblicisti ancora peggio, più parlano i medici, meglio è“. Una frecciata a Selvaggia Lucarelli che però è anche una diminutio nei confronti di un’intera categoria professionale. Inoltre i giornalisti devono poter parlare – e anche tanto – del virus, informando con dati, ricerche e interviste; il loro contributo non è sicuramente assimilabile a quello di una showgirl.
1 alla programmazione ballerina del pomeriggio di Rai2. Che si tratti di un (inutile) Question Time o di un evento sportivo o di altro genere, non passa settimana che non ci sia almeno una variazione nel palinsesto della seconda rete. Giancarlo Magalli ha recentemente tuonato, e prima ancora l’aveva fatto notare Bianca Guaccero, ma al di là degli interessi dei singoli conduttori, che vedono i loro programmi sballottati, la situazione per il pubblico e per la stessa rete (che il più delle volte è costretta dall’alto a cambiare) inizia a diventare insostenibile.
1. Federico Verdi ha scritto:
2 dicembre 2021 alle 13:48