8
novembre

L’Aria che tira si fa incandescente. Le polemiche ‘no vax’ come vaccino per gli ascolti?

L'Aria che tira

L’episodio più recente, e forse anche quello più imbarazzante, si è consumato stamane in diretta. A L’Aria che tira, su La7, si discuteva di Covid e vaccini: un argomento ormai inflazionatissimo, al punto da costringere la trasmissioni a trovare nuove – e spesso discutibili – forme di confronto. Oggi, ad esempio, tra gli ospiti invitati da Myrta Merlino a esprimersi sull’argomento c’era Antonello Unida, il garante dei detenuti di Sassari. Colui che, in un video balzato all’attenzione nei giorni scorsi, sosteneva che il virus si potesse combattere con la respirazione.

Ebbene, stamane Unida è apparso in un dibattito al quale peraltro partecipava anche il dottor Lucio Brollo, primario del reparto di Medicina e Cardiologia riabilitativa a Jesolo. Il solo accostamento tra i due ci ha lasciati di stucco, così come il fatto che l’ospite collegato dalla spiaggia sia stato trattenuto a lungo.

Il ministro Speranza, laureato in scienze politiche, non può dire che il vaccino è la panacea di tutti i mali

ha esclamato a un tratto Unida, il quale nega seccamente di essere un no vax ma al momento ha deciso di non vaccinarsi contro il Covid. Parole che hanno provocato la reazione stizzita e quasi rassegnata della conduttrice. Reazione comprensibile, certo, che però si sarebbe potuta evitare scegliendo di non invitare il suddetto ospite. Myrta Merlino, che di recente è stata nominata Cavaliere della Repubblica da Sergio Mattarella, dovrebbe forse prendere maggiormente in considerazione l’appello del medesimo Presidente, il quale ha auspicato che non prevalgano “i pochi che vogliono rumorosamente imporre le loro teorie antiscientifiche“.

Del resto, non è la prima volta che a L’Aria che tira si odono posizioni fragorose sull’argomento. Solo nei giorni scorsi, in diretta si era consumato un diverbio tra David Parenzo e Paolo Brosio, con toni tutt’altro che pacati e argomentazioni non troppo sofisticate. Alle perplessità di Brosio sugli effetti collaterali del vaccino, infatti, Parenzo aveva sbottato: Facevi le orge con la coca e ora dici che il vaccino fa male“. Da non dimenticare poi uno scontro – avvenuto sempre a L’Aria che tira – tra Alessandro Cecchi Paone e l’ex docente di Comunicazione Sociale Alberto Contri, sul tema del green pass. “Io ti mangio vivo. Ti mangio vivo!“, aveva esclamato il professore.

Episodi utili ad alimentare la polemica e probabilmente finalizzati a far aumentare gli ascolti della trasmissione, sottotono rispetto al passato.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,



Articoli che potrebbero interessarti


myrta merlino
Myrta Merlino lascia La7


L'Aria che tira, Dino Giarrusso e Francesco Magnani
La7, Giarrusso (M5S) protesta con il conduttore: «Sono stato interrotto, ha ragione Grillo» – Video


Myrta Merlino
L’Aria Che Tira, speciale «Notte prima degli esami»: Myrta Merlino in prime time per la ripartenza scolastica


L'Aria che Tira, Mario Monti e Paolo Sottocorona
La7, Mario Monti e il siparietto con il meteorologo: «Lei è sovranista?» – Video

2 Commenti dei lettori »

1. Lucio ha scritto:

8 novembre 2021 alle 17:04

Cosa aspettano a fare un editto bulgaro per i novax e i no green pass? Basta con la libertà di espressione per tutti!



2. Marco3.0 ha scritto:

8 novembre 2021 alle 18:26

Tutto tristemente vero. Dalla Merlino e da tutti gli altri. Rete4 un campionario anche peggiore di invitati no vax. Rai1, rai2, rai3, canale5… sembra che l’imbecillità no vax/no green pass sia il muovo modo per raccatare punti di share. (Oltre alla morte di tale Rubicondi che ho dovuto googlare per capire chi fosse).
Unico appunto: si chiama vaccino. Il siero è tutta un’altra cosa e ha a che fare con il sangue. E’ un grossolanissimo errore perpetuato da mesi dai più blasonati tg nazionali.



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.