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Cuori: un ‘polpettone’ vecchio stile nobilitato da Pecci

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

18/10/2021 - 11:30

Cuori: un ‘polpettone’ vecchio stile nobilitato da Pecci
Cuori - Daniele Pecci
Cuori - Daniele Pecci

Le Molinette di Torino, chirurghi d’avanguardia, il progetto del primo trapianto di cuore, la lotta per l’emancipazione femminile nell’Italia retrograda degli anni ’60: temi seri ed importanti che infarciscono la trama di Cuori, la nuova fiction di Rai 1 partita ieri sera. La quale, però, in barba a tutto questo, resta di base un’intricata storia di corna.

Le vicende mediche, per quanto interessanti, fanno da contorno ad una doppia storia d’amore complicata, un triangolo che vede coinvolti la dottoressa Delia (Pilar Fogliati), suo marito e mentore Cesare (Daniele Pecci) e il grande amore giovanile della donna, Alberto (Matteo Martari), che di Cesare è il fidato pupillo. Legami forti e destinati a scontrarsi l’uno con l’altro, perchè c’è da scommettere che la fedeltà e la serietà di Delia saranno messi a dura prova dalla passione mai sopita per l’uomo che avrebbe dovuto sposare un tempo e che ha trovato a letto con un’altra.

Intorno ai tre ruotano altri personaggi perfetti come loro per questo melò purissimo, dall’anestesista che si intrattiene con l’infermiera nella sala di riposo dei medici in stile Grey’s Anatomy, alla suora caposala gelosa del primario, fino alle donne ricche, viziate e abituate a gestire i loro amanti come preferiscono. Il tutto narrato con un linguaggio vecchio stile, che può apparire anacronistico nella tv moderna ma che rispolvera i vecchi sceneggiati e le importanti serie in costume made in Rai.

Impossibile, dunque, non pensare ad Orgoglio, che regalò a Pecci la popolarità ormai diciassette anni fa. L’attore romano non è più il giovane tormentato di turno ma il marito puro ed idealista che ignora il legame nascosto tra due delle persone più importanti della sua vita; lo schema si è rovesciato e lui, di ritorno alla serialità dopo anni dedicati all’amato teatro, con la sua presenza nobilita ed intensifica questo “polpettone”.

Quanto al resto del cast principale, se si fatica un po’ a vedere la Fogliati in un ruolo maturo e diverso dal genere figlia dei fiori che più le si addice, discorso diverso va fatto per Martari. L’attore veneto, che con la Fogliati aveva condiviso anche il set di Un Passo dal Cielo, in ruoli così rigidi e seriosi si spegne, complice una sua freddezza di fondo che ieri ha anche messo a dura prova Francesca Fialdini durante l’intervista a Da Noi… A Ruota Libera. Un peccato perchè, quando invece si confronta con ruoli particolari e naif come ad esempio quello da protagonista ne L’Alligatore, nel quale ha potuto tirare fuori la vena ironica, brilla come pochi.

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2 commenti su "Cuori: un ‘polpettone’ vecchio stile nobilitato da Pecci"

  1. maria vittoria guida dice:

    Matteo Martari si cimenta per la prima volta in un ruolo inedito ben diverso da come l'abbiamo conosciuto in altre serie come I Medici, L'alligatore ecc…. È giusto che un attore dal talento come Lui affronti anche questi tipi di ruoli…..perchè ne ha le doti e le capacità. E mi sembra che come “prima volta” in questo tipo di ruolo sta dimostrando la sua straordinaria bravura. Matteo ha un talento così unico che è in grado di “affrontare” qualsiasi ruolo…e non solo e soltanto ruoli da “duro”. A mio avviso ha saputo dare al personaggio Alberto Ferraris il giusto appeal…no rigido ma “serio” che non significa essere “freddo”. Siamo nel 1967. Alberto Ferraris è un cardiochirurgo, è un ricercatore ma soprattutto è un uomo dalle profonde fratture familiari..….complimenti a Matteo Martari!!! P.S. Martari è una persona timida, riservata. Sbaglia completamente quando scrive che Martari ha una sua freddezza di fondo e che addirittura ha messo a dura prova Francesca Fialdini durante l’intervista a Da Noi… A Ruota Libera. Forse è + corretto scrivere che la Fialdini non ha saputo proprio gestire l'intervista.....Mara Venier avrebbe fatto di meglio!

  2. Io l'ho trovato molto godibile, con una buona ricostruzione scenografica degli anni 60, sullo stile del Paradiso delle signore. Avevo anche io dei dubbi sulla Fogliati in un ruolo del genere, invece devo dire che l'ho trovata molto in parte. Su Martari in parte concordo, anche se il ruolo sembrerebbe essere già di suo un po' spigoloso e tormentato. Sono contento del buon risultato.