Le Molinette di Torino, chirurghi d’avanguardia, il progetto del primo trapianto di cuore, la lotta per l’emancipazione femminile nell’Italia retrograda degli anni ‘60: temi seri ed importanti che infarciscono la trama di Cuori, la nuova fiction di Rai 1 partita ieri sera. La quale, però, in barba a tutto questo, resta di base un’intricata storia di corna.
Le vicende mediche, per quanto interessanti, fanno da contorno ad una doppia storia d’amore complicata, un triangolo che vede coinvolti la dottoressa Delia (Pilar Fogliati), suo marito e mentore Cesare (Daniele Pecci) e il grande amore giovanile della donna, Alberto (Matteo Martari), che di Cesare è il fidato pupillo. Legami forti e destinati a scontrarsi l’uno con l’altro, perchè c’è da scommettere che la fedeltà e la serietà di Delia saranno messi a dura prova dalla passione mai sopita per l’uomo che avrebbe dovuto sposare un tempo e che ha trovato a letto con un’altra.
Intorno ai tre ruotano altri personaggi perfetti come loro per questo melò purissimo, dall’anestesista che si intrattiene con l’infermiera nella sala di riposo dei medici in stile Grey’s Anatomy, alla suora caposala gelosa del primario, fino alle donne ricche, viziate e abituate a gestire i loro amanti come preferiscono. Il tutto narrato con un linguaggio vecchio stile, che può apparire anacronistico nella tv moderna ma che rispolvera i vecchi sceneggiati e le importanti serie in costume made in Rai.
Impossibile, dunque, non pensare ad Orgoglio, che regalò a Pecci la popolarità ormai diciassette anni fa. L’attore romano non è più il giovane tormentato di turno ma il marito puro ed idealista che ignora il legame nascosto tra due delle persone più importanti della sua vita; lo schema si è rovesciato e lui, di ritorno alla serialità dopo anni dedicati all’amato teatro, con la sua presenza nobilita ed intensifica questo “polpettone”.
Quanto al resto del cast principale, se si fatica un po’ a vedere la Fogliati in un ruolo maturo e diverso dal genere figlia dei fiori che più le si addice, discorso diverso va fatto per Martari. L’attore veneto, che con la Fogliati aveva condiviso anche il set di Un Passo dal Cielo, in ruoli così rigidi e seriosi si spegne, complice una sua freddezza di fondo che ieri ha anche messo a dura prova Francesca Fialdini durante l’intervista a Da Noi… A Ruota Libera. Un peccato perchè, quando invece si confronta con ruoli particolari e naif come ad esempio quello da protagonista ne L’Alligatore, nel quale ha potuto tirare fuori la vena ironica, brilla come pochi.
1. Lorenzo78 ha scritto:
18 ottobre 2021 alle 11:44