29
marzo

Len Blavantik, chi è il miliardario di Dazn che ha conquistato la Serie A

Len Blavantik

Il padrone di ha fatto compere in Italia. Con un’offerta da 840 milioni di euro (e un investimento da 1,5 miliardi), Leonard Blavatnik – imprenditore ucraino e fondatore della piattaforma streaming – si è aggiudicato per tre anni i diritti della Serie A ed ha così esteso i confini di un impero diffuso ormai in 30 paesi tra cui Germania, Austria, Svizzera, Giappone, Stati Uniti, Canada e Brasile. Una mossa con la quale il magnate punta a consolidare una posizione in ascesa, che renderà il suo nome – in Italia sconosciuto ai più – sempre più presente anche nelle cronache economiche nostrane.

Già oggi, secondo Forbes, Leonard Len Blavatnik è il 45esimo uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 25,2 miliardi di dollari. Un ‘gruzzolo’ che l’imprenditore iniziò ad accumulare negli Stati Uniti (dove era emigrato dall’Unione Sovietica, quando aveva 21 anni, con la sua famiglia) a partire dal 1986, quando fondò il gruppo Access Industries, sviluppatosi nell’ambito delle risorse naturali e chimiche, dei media e delle telecomunicazioni, del venture capital e degli immobili. L’impresa ebbe in particolare un grande avanzamento dopo il crollo del Muro di Berlino, nel 1989, con la “guerra dell’alluminio” e la fine del Comunismo.

Dopo una serie di acquisizioni precedenti, tra il 2007 e il 2010 Blavatnik acquista il colosso della chimica statunitense LyondelBasell, che divenne quindi l’ottava azienda chimica più grande del mondo in base alle vendite nette. Nel luglio 2011, un’affiliata di Access compra la Warner Music Group per 3,3 miliardi di dollari. Nel 2016, Blavatnik lancia anche la Access Entertainment, intensificando così i propri investimenti nell’industria dell’intrattenimento, anche con una società di produzione indipendente (AI ​​Film). Tra le partecipazioni imprenditoriali del magnate ucraino degli ultimi anni figurano anche Snapchat, Spotify, Zalando.

Perform Group - che fa sempre capo ad Access Industries – nasce invece nel 2007, per dare vita nel 2018 a Dazn. Investimenti crescenti, e condizioni generali favorevoli (anche dal punto di vista dello sviluppo tecnologico), hanno portato la piattaforma ad estendersi a livello globale, in particolari con recentissime mosse strategiche sul fronte dell’emittenza sportiva. La società si è infatti accaparrata i diritti per la Bundeslinga in Germania, per la Premier League e la MotoGp in Francia, per la Formula1 in Giappone.

Blavantik è attualmente considerato l’uomo più ricco d’Inghilterra, dove risiede – facendo la spola con New York – dopo aver ottenuto nel 2010 la cittadinanza ed essere stato insignito della Knighthood per l’impegno con la Blavatnik Family Foundation, società filatropica che ha sostenuto iniziative culturali soprattutto nell’ambito dell’arte. Al Tate Modern, nel 2017, venne inaugurata una nuova ala chiamata “Blavatnik Building” proprio per il contributo dato dal magnate, con una donazione da 50 milioni di sterline. Nel 2010 il miliardario ha donato 75 milioni di sterline all’università di Oxford, dove è stata creata la Blavatnik School of Government.

Dalla cultura allo sport in streaming, passando per l’industria chimica e l’intrattenimento, non sembra esserci business sul quale il miliardario ucraino non voglia mettere le mani.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,



Articoli che potrebbero interessarti


TIM
DAZN-TIM, nuovo accordo: Serie A su TIMVISION fino al 2029


Serie A
Diritti TV Serie A assegnati a DAZN e Sky fino al 2029


La comunicazione di DAZN ai propri abbonati
Ciao DAZN, ma chi è Vittorino?


DAZN
DAZN aumenta i prezzi (ma c’è la novità del pass annuale). Ecco quanto costa abbonarsi

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.