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Il buco nell’acqua

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

03/12/2020 - 12:36

Il buco nell’acqua

Il Silenzio dell'Acqua 2 - Ambra Angiolini
Il Silenzio dell'Acqua 2 - Ambra Angiolini

Ogni essere umano deve sperare di essere fortunato e nascere dalla “parte giusta del mondo”, ma anche le fiction non scherzano. Perchè un prodotto seriale può essere ben fatto, ben scritto, articolato ed appassionante ma non avere alcuna chance di farcela, se viene trasmesso dalla parte sbagliata della barricata televisiva, ovvero su Mediaset. E questo è il triste destino della seconda stagione de Il Silenzio dell’Acqua.

La fiction con Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti funziona. Proprio come il primo capitolo, il secondo ruota attorno ad un giallo forte, quasi antico, dove ogni personaggio nasconde segreti e potrebbe essere colpevole, in una girandola di sospetti e colpi di scena che reggono. Roba che sulla Rai avrebbe fatto almeno il 17% di share, mentre su Canale 5 è andata incontro ad un disastro auditel di proporzioni bibliche (ieri sera 9.4%).

Di chi è la colpa, se sceneggiatori, location, regia ed attori hanno fatto a dovere la loro parte? Probabilmente della disaffezione nata nello spettatore Mediaset, che alle fiction non è più abituato e non dà loro un’occasione. Come dargli torto, dal momento che i prodotti seriali scarseggiano da anni, essendo ormai diventati totalmente fuori target per Canale 5. E non bisogna aspettarsi che gli aficionados della Rai, anche senza avere nella stessa serata un prodotto appetibile sull’ammiraglia – ieri sera su Rai 2 c’era L’Alligatore, ma quello è un prodotto per pochi, poco commerciale – decidano di guardare il competitor, perchè dopo anni de L’Onore e il Rispetto e Il Peccato e la Vergogna, guardano di rimpetto con l’orrore e la paura.

E’ così che un prodotto valido, dove anche la musica riarrangiata de Le Vibrazioni risulta coinvolgente e strizza l’occhio al grande pubblico, diventa un flop senza speranza, come già accaduto in passato ad altri titoli. Un gran peccato.

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14 commenti su "Il buco nell’acqua"

  1. Cara PeppaPig in effetti siamo molti simili.... e in effetti non scendere a compromessi costa molto a livello lavorativo ma essere fieri di se stessi è impagabile! Circa Porro anche a me non sono piaciute certe sue esternazioni e lamentele quando era in quarantena...infatti commentai che invece doveva ritenersi fortunato: c'è gente che è costretta a stare a casa non solo 14 giorni ma a volte tutta la vita, prigioniero della sua disabilità. Mi spiace che sia cambiato così perchè veramente era una persona educata e un valido giornalista; ora si dà arie e spesso, come scrivi tu è pure arrogante. Mi mancheranno Ficarra e Picone: per fortuna è rimasto Lipari, che mi piace molto. A presto! Un abbraccio

  2. Ho parlato troppo presto ... Bello lo spettacolo ma la rilettura femminista della Murgia delle trame d'opera anche no!!! Il paragone tra la Butterfly e il Me Too non si può sentire proprio ... ma la Rai adesso ha deciso di ossessionarci con questo fanatismo pseudo femminista? Già tanto che non abbiano paragonato La Traviata a Bianca Guaccero.

  3. Cara Maria Cristina, la dignità non ha prezzo, ed è l'unica cosa che nessuno può toglierci. Anche io nel mio piccolo ho chiuso più di una volta collaborazioni professionali per non scendere a compromessi o per non abbassare la testa. Certo, sono scelte che si pagano, e non solo dal punto di vista economico. Ma ci rendono liberi. Porro è cambiato tanto anche secondo me. Anni fa lo seguivo, mi era piaciuta molto l'edizione di In Onda che condusse con Telese su La7. Adesso è diventato arrogante, ha sempre quell'aria tronfia di chi si sente superiore agli altri, e soprattutto è di una parzialità sconcertante. Anche le dichiarazioni che ha rilasciato quando si è ammalato di Covid non mi sono piaciute per niente. C'è da dire che ormai di giornalisti tv ne salvo davvero pochi. Ficarra e Picone se ne sono andati con molta eleganza, senza dichiarazioni polemiche, e con il sorriso sulle labbra. Cosa davvero rara in un mondo in cui tutti strepitano. Evidentemente sono persone fuori dal comune, speriamo di rivederli presto. Mentre scrivo sto guardano la diretta dalla Scala su RaiUno, che spettacolo ... Un abbraccio, e a presto.

  4. Cara PeppaPig, anche a me fa piacere leggerti e non perderci ...anche se abbiamo poco tempo per commentare. Su Mario Giordano hai ragione, anche a me piaceva, una volta e lo stimavo.Ora non capisco perchè faccia il pagliaccio così. A me piaceva anche Porro, conosciuto personalmente a Milano, a Il giornale; una persona corretta, educata, serio professionista. Ora non lo riconosco più e abbiamo anche avuto una discussione privata finita male per divergenze di opinioni…. Male nel senso che mi ha levata (ma non bloccata) dalle sue amicizie di facebook. Mi spiace. Ma, ripeto, lo trovo cambiato, soprattutto quando si arrabbia contro i partiti opposti al suo. Mentre una volta gli riconoscevo una grande onestà intellettuale. In effetti se la ragione di andarsene da mediaset di Ficarra e Picone è dipende dalla scarsa condivisione dei contenuti della rete…. veramente...tanto di cappello, come scrivi tu! Una dignità che hanno pochi, che pur di guadagnare si inginocchiano davanti al potere e non solo...… Anch'io ho lasciato due testate per lo stesso motivo, perdendo le collaborazioni pagate. E ne vado fiera. Un caro saluto!