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dicembre

Il buco nell’acqua

Il Silenzio dell'Acqua 2 - Ambra Angiolini

Il Silenzio dell'Acqua 2 - Ambra Angiolini

Ogni essere umano deve sperare di essere fortunato e nascere dalla “parte giusta del mondo”, ma anche le fiction non scherzano. Perchè un prodotto seriale può essere ben fatto, ben scritto, articolato ed appassionante ma non avere alcuna chance di farcela, se viene trasmesso dalla parte sbagliata della barricata televisiva, ovvero su Mediaset. E questo è il triste destino della seconda stagione de Il Silenzio dell’Acqua.

La fiction con Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti funziona. Proprio come il primo capitolo, il secondo ruota attorno ad un giallo forte, quasi antico, dove ogni personaggio nasconde segreti e potrebbe essere colpevole, in una girandola di sospetti e colpi di scena che reggono. Roba che sulla Rai avrebbe fatto almeno il 17% di share, mentre su Canale 5 è andata incontro ad un disastro auditel di proporzioni bibliche (ieri sera 9.4%).

Di chi è la colpa, se sceneggiatori, location, regia ed attori hanno fatto a dovere la loro parte? Probabilmente della disaffezione nata nello spettatore Mediaset, che alle fiction non è più abituato e non dà loro un’occasione. Come dargli torto, dal momento che i prodotti seriali scarseggiano da anni, essendo ormai diventati totalmente fuori target per Canale 5. E non bisogna aspettarsi che gli aficionados della Rai, anche senza avere nella stessa serata un prodotto appetibile sull’ammiraglia – ieri sera su Rai 2 c’era L’Alligatore, ma quello è un prodotto per pochi, poco commerciale – decidano di guardare il competitor, perchè dopo anni de L’Onore e il Rispetto e Il Peccato e la Vergogna, guardano di rimpetto con l’orrore e la paura.

E’ così che un prodotto valido, dove anche la musica riarrangiata de Le Vibrazioni risulta coinvolgente e strizza l’occhio al grande pubblico, diventa un flop senza speranza, come già accaduto in passato ad altri titoli. Un gran peccato.



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14 Commenti dei lettori »

1. Lorenzo78 ha scritto:

3 dicembre 2020 alle 12:50

E’ vero, anche se devo dire che la fiction pur essendo ben fatta non brilla né per originalità né per recitazione. C’è sicuramente una disaffezione nei confronti della fiction Mediaset probabilmente non solo per aver abusato di schifezze trash come L’onore e il rispetto e simili, ma anche per aver spremuto all’inverosimile fiction inizialmente ben fatte come Distretto di polizia o Squadra antimafia che alla lunga si sono trasformate in prodotti inguardabili (vedi Rosy Abate).

Alla base comunque c’è anche l’errore di fondo clamoroso di aver girato il seguito di una fiction che aveva dato risultati tanto modesti anche alla prima stagione, ma probabilmente ci sono logiche che sfuggono alla sola legge dell’Auditel.



2. controcorrente ha scritto:

3 dicembre 2020 alle 12:59

chi si assuefa’ al vino, rifiuta poi l’acqua… il pubblico mediaset ormai vuole trash, scandali.. e’ una TV drogata.. dove ogni giorno si creano sensazionalismi e si studiamo modi per creare scoop (non mi toglie niente dalla testa che il tradimento di Fogli quando era all’Isola e quello della Colmenares.. fossero studiati a tavolino. con complicita’ degli stessi protagonisti)



3. Laboccadellaverità ha scritto:

3 dicembre 2020 alle 13:44

Esiste un concetto che è la risultante del fattore tempo e si chiama

CREDIBILITA’.

Non sarà un caso che nelle settore fiction come quello dell’ informazione la Rai la faccia da padrona.

E nel passato recente non era cosi.

Il tg5 con la direzione di Mentana aveva una sua forza, alternativa alla RAI.

Il bello delle donne o i Cesaroni ma aggiungo anche Distretto di Polizia riscuotevano un seguito non secondario.

E’ un problema di linea editoriale.

I successori di Berlusconi senior hanno scelto le urla dei talk show all’informazione credibile, il trash e le chiacchiere dal parrucchiere ai contenuti…



4. Denis ha scritto:

3 dicembre 2020 alle 15:58

Un’analisi che non fa una piega e che quoto completamente, mi ritrovo anche nel commento di Laboccadellaverità al quale mi verrebbe da aggiungere anche i RIS.



5. Totino68 ha scritto:

3 dicembre 2020 alle 16:40

Il problema principale è chi produce la fiction , ci fosse stata la Tao2 o la Lux vide che hanno grande esperienza ed autori eregixti validi , sarebbe stato diverso .



6. il-Cla83 ha scritto:

3 dicembre 2020 alle 16:44

Putroppo la grande disaffezione del pubblico c’è; ma c’è anche poco sostegno a questi prodotti che dovrebbero esser quelli maggiormente protetti proprio perchè più deboli, e invece inizi tardivi e cambi di collocazione, continui rinvii fanno il resto. Io seguo questa serie e mi piace molto, spero che dopo il verdetto di ieri non venga cancellata o accorpata in un unica puntata col rischio che chiuda oltre l’una e trenta. Se facessero cosi’, alla prossima fiction, nemmeno questi due milioni di spettatori torneranno.



7. john2207 ha scritto:

3 dicembre 2020 alle 16:57

se abitua i tuoi telespettatori al trash alle fiction con la Arcuri e Garko poi se gli dai qualcosa di qualità non lo capiscono. E’ normale



8. Marco Cappuccini ha scritto:

4 dicembre 2020 alle 11:49

Finché andranno avanti con immondizia quale Live Non è la D’Urso o il GF, è ovvio che prodotti di qualità vengano ignorati. Povera Mediaset… Inizio a domandarmi se il passaggio di mano a Vivendi non sia davvero una occasione da valutare bene, almeno per provare a far riguadagnare un minimo di credibilità ad una azienda che comunque -almeno per ora- resta importante nel mondo delle telecomunicazioni in Italia.



9. Maria Cristina Giongo ha scritto:

4 dicembre 2020 alle 12:26

CONCORDO CON L’ANALISI DI TUTTI! Che saluto!

Mediaset ha perso di credibilità con i suoi programmi trash, falsi scoop, falsi numeri di share dati alla cavolo…. informazione di parte e spesso affidata a chi non essendo giornalista dovrebbe occuparsi solo di gossip. Affidatela ad un professionista serio come Marco Liorni e vedrete salire gli ascolti.

Mario Giordano che urla e strepita, poi, non si può più vedere e soprattutto sentire, come le trasmissioni fondate sul nulla; contro il governo. A prescindere. E sempre con gli stessi ospiti! Io oramai sono diventata apolitica.

Così vengono penalizzati anche sceneggiati che meriterebbero più ascolti.

Le sue reti dovrebbero rinnovarsi, lasciare spazio al gossip, ai grandi fratelli, se vogliono, ma anche darci programmi di vera informazione, o puro divertimento, senza dover per forza scadere nel volgare. Come Tu si que vales.

Un discorso a parte per Uomini e donne, che, oltre al Segreto, nel pomeriggio porta ottimi ascolti a Canale 5. Diretto ad un pubblico che ama le storie d’ amore, sempre alla ricerca dell’amore ( anche a 70 anni, come la famosa Gemma).

Ovviamente regge per la pacata conduzione di Maria De Filippi, che se ne sta seduta su una scala, vestita come ognuno di noi, diventando per tutti sorella, consigliera; senza manie di protagonismo lascia spazio ai suoi personaggi e soprattutto a quella disperata ricerca di un amore, per vincere la solitudine.

Un errore è stato levare la conduzione di Striscia la notizia a Ficarra e Picone, simpatici, CALMI, intelligenti e ironici. Incomprensibile!



10. PeppaPig ha scritto:

5 dicembre 2020 alle 18:50

Maria Cristina, ormai ci incrociamo sempre più di rado, ma è sempre bello confrontarsi con te. Anche a me piace tanto Marco Liorni, mi ha sempre dato l’idea di essere una brava persona, che non sgomita per la carriera e non tira coltellate nella schiena (più probabile ne abbia prese).

Giordano è l’unico giornalista di rete4 di cui avevo stima, nessuno ricorda mai che è stato il primo (e unico) a denunciare la gestione di Autostrade dei Benetton, ben prima del crollo del ponte Morandi. Ma a vederlo in versione clown proprio non riesco.

Ficarra e Picone sono due fuoriclasse, e credo che proprio questo sia all’origine del loro abbandono. A quanto si legge se ne sono andati di loro volontà, perchè non si rispecchiavano nella linea editoriale di mediaset. Tanto di cappello!



11. Maria Cristina Giongo ha scritto:

6 dicembre 2020 alle 13:10

Cara PeppaPig, anche a me fa piacere leggerti e non perderci …anche se abbiamo poco tempo per commentare.

Su Mario Giordano hai ragione, anche a me piaceva, una volta e lo stimavo.Ora non capisco perchè faccia il pagliaccio così.

A me piaceva anche Porro, conosciuto personalmente a Milano, a Il giornale; una persona corretta, educata, serio professionista.
Ora non lo riconosco più e abbiamo anche avuto una discussione privata finita male per divergenze di opinioni…. Male nel senso che mi ha levata (ma non bloccata) dalle sue amicizie di facebook. Mi spiace.

Ma, ripeto, lo trovo cambiato, soprattutto quando si arrabbia contro i partiti opposti al suo. Mentre una volta gli riconoscevo una grande onestà intellettuale.

In effetti se la ragione di andarsene da mediaset di Ficarra e Picone è dipende dalla scarsa condivisione dei contenuti della rete…. veramente…tanto di cappello, come scrivi tu! Una dignità che hanno pochi, che pur di guadagnare si inginocchiano davanti al potere e non solo……

Anch’io ho lasciato due testate per lo stesso motivo, perdendo le collaborazioni pagate. E ne vado fiera.

Un caro saluto!



12. PeppaPig ha scritto:

7 dicembre 2020 alle 17:38

Cara Maria Cristina, la dignità non ha prezzo, ed è l’unica cosa che nessuno può toglierci. Anche io nel mio piccolo ho chiuso più di una volta collaborazioni professionali per non scendere a compromessi o per non abbassare la testa. Certo, sono scelte che si pagano, e non solo dal punto di vista economico. Ma ci rendono liberi.

Porro è cambiato tanto anche secondo me. Anni fa lo seguivo, mi era piaciuta molto l’edizione di In Onda che condusse con Telese su La7. Adesso è diventato arrogante, ha sempre quell’aria tronfia di chi si sente superiore agli altri, e soprattutto è di una parzialità sconcertante. Anche le dichiarazioni che ha rilasciato quando si è ammalato di Covid non mi sono piaciute per niente.
C’è da dire che ormai di giornalisti tv ne salvo davvero pochi.

Ficarra e Picone se ne sono andati con molta eleganza, senza dichiarazioni polemiche, e con il sorriso sulle labbra. Cosa davvero rara in un mondo in cui tutti strepitano. Evidentemente sono persone fuori dal comune, speriamo di rivederli presto.

Mentre scrivo sto guardano la diretta dalla Scala su RaiUno, che spettacolo …

Un abbraccio, e a presto.



13. PeppaPig ha scritto:

7 dicembre 2020 alle 17:47

Ho parlato troppo presto … Bello lo spettacolo ma la rilettura femminista della Murgia delle trame d’opera anche no!!! Il paragone tra la Butterfly e il Me Too non si può sentire proprio … ma la Rai adesso ha deciso di ossessionarci con questo fanatismo pseudo femminista? Già tanto che non abbiano paragonato La Traviata a Bianca Guaccero.



14. Maria Cristina Giongo ha scritto:

7 dicembre 2020 alle 19:51

Cara PeppaPig in effetti siamo molti simili…. e in effetti non scendere a compromessi costa molto a livello lavorativo ma essere fieri di se stessi è impagabile!

Circa Porro anche a me non sono piaciute certe sue esternazioni e lamentele quando era in quarantena…infatti commentai che invece doveva ritenersi fortunato: c’è gente che è costretta a stare a casa non solo 14 giorni ma a volte tutta la vita, prigioniero della sua disabilità. Mi spiace che sia cambiato così perchè veramente era una persona educata e un valido giornalista; ora si dà arie e spesso, come scrivi tu è pure arrogante.

Mi mancheranno Ficarra e Picone: per fortuna è rimasto Lipari, che mi piace molto.

A presto! Un abbraccio



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