21
ottobre

L’Assedio: Daria Bignardi ci riprova con Selvaggia Lucarelli, Zerocalcare e Massimo Galli

Daria Bignardi

Daria Bignardi

A voler mantenere un linguaggio “bellico”, L’Assedio, talk show che lo scorso anno ha segnato il debutto di Daria Bignardi a Discovery, è stata una disfatta. Una vera e propria Caporetto sul fronte degli ascolti che, nella prima stagione, si sono fermati ad appena 300.000 spettatori e l’1.4% di share. La stessa Laura Carafoli, senior vice president chief content officer Discovery, in una recente intervista a ItaliaOggi non ha fatto mistero del fatto che l’impianto di trasmissione tipo L’Assedio, con studio e pubblico, sia meno nelle corde di Nove e destinato a non essere rinnovato nel palinsesto, fatta eccezione che per 4 appuntamenti presentati come “speciali”(in realtà sono le rimanenze della scorsa stagione quando la trasmissione fu sospesa per la pandemia), in onda da questa sera alle 21.25.

La trasmissione, nata dalle ceneri delle celebri e ben più fortunate “Invasioni Barbariche”, vedrà come sempre al centro le interviste di Daria Bignardi ai principali protagonisti della scena politica, sociale e culturale e a personaggi emergenti, per raccontare questo tempo nuovo attraverso svariate chiavi di lettura e punti di vista. In questa nuova e breve edizione sarà presente in studio il cantautore Lucio Corsi, che con la sua band arricchirà il programma di musica dal sapore fiabesco e glam rock. Ospiti della prima puntata saranno Massimo Galli, primario di Malattie infettive al Sacco di Milano, il botanico e direttore del laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale Stefano Mancuso, Selvaggia Lucarelli, la cantautrice Skin, Giovanni Storti, il fumettista Zerocalcare e il musicista Francesco Bianconi.

Il programma, ideato dalla stessa Bignardi con Giovanni Robertini, scritto con Federica Campana, Silvia Righini, Chiara Schiaffino, sarà disponibile anche in streaming su Dplay. Le 4 puntate non dovrebbero, almeno per il momento, rappresentare la fine della collaborazione dell’ex direttore di Rai3 con il gruppo Discovery. Per la Bignardi, dal 10 novembre in libreria con il suo nuovo romanzo Oggi faccio azzurro, si starebbe pensando a nuovi progetti di taglio documentaristico, decisamente più in linea con l’offerta della rete.

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1 Commento dei lettori »

1. Maria ha scritto:

21 ottobre 2020 alle 17:01

Sinceramente non capisco perché le tv insistano, se la gente non guarda ad esempio la Bignardi perché è noiosa o non condivide il suo pensiero unico, loro insistono a mandarla avanti cambiano nome allo stesso identico programma, perché le tv lo fanno? Lo fa mediaset con la D’urso e altri, lo fa la Rai con la Clerici che prima abbandona il programma di cucina perché è stanca e poi rompe che lo rivuole,oppure con la Ventura che ora avrà un nuovo programma cucito su di lei come ormai lo sono tutti, questa cosa di adattare un programma o fiction sull’interprete ci ha rovinato non gli anziani che guardano la tv! Qualcuno mi risponda seriamente per favore.



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