Una grande villa su un’isola paradisiaca, dieci bellissimi ragazzi single provenienti da diverse parti del mondo e tre semplici regole: niente baci, niente autoerotismo e soprattutto niente sesso. E’ l’astinenza l’unico modo per ottenere il montepremi di 100.000 dollari messo in palio dalla produzione di Too Hot To Handle, nuovo reality show distribuito da Netflix lo scorso weekend. Prodotto da Talkback (società di Fremantle), il programma si lascia seguire facilmente, anche se presenta delle evidenti analogie con i vari prodotti di questo tipo sorti negli anni.
Too Hot To Handle: le regole da seguire
I dieci ragazzi, dopo essersi ambientati per 12 ore all’interno della nuova residenza messicana, hanno scoperto da Lana – un’assistente virtuale a forma di cono – ciò che dovevano fare per conquistare il denaro. Sotto shock, poiché abituati a vivere in assoluta libertà i loro impulsi sessuali, i concorrenti hanno dovuto adattarsi – non sempre riuscendoci – alle nuove e “impossibili” regole.
Attraverso la voce narrante della comica americana Desiree Burch, gli spettatori del reality – esattamente come i protagonisti del racconto – hanno quindi avuto modo di scoprire che il montepremi sarebbe stato decurtato ad ogni infrazione del regolamento (dai 3.000 dollari per un bacio ai 20.000 per una notte di sess0). Lana ha infatti un solo obiettivo: far capire ai “malcapitati” che si possono instaurare relazioni serie e importanti anche facendo a meno dell’approccio fisico. Il (non) sess0, però, inevitabilmente diventa il fulcro di tutte le puntate. In questo caso l’espressione “guilty pleasure” ha una doppia valenza: per i concorrenti e per il telespettatore che, puntata dopo puntata, si appassiona. La narrazione, infatti, scorre velocemente (promossi montaggio e regia), anche se spesso si ha la sensazione che i protagonisti parlino di “sentimenti” in maniera troppo leggera
Too Hot To Handle sul filone MTV
Da un lato se l’elemento proibizione, abbinato al denaro, funziona ed è qualcosa che incuriosisce, dall’altro quando si guarda Too Hot To Handle, si ha l’impressione di essere di fronte a qualcosa di già visto. E’ impossibile non notare analogie con il franchise Shore (ma è più patinato), con l’altro show di MTv Ex On The Beach e con il fenomeno inglese Love Island. Quei programmi cioè in cui abbandonano flirt, discorsi al limite della decenza, concorrenti tanto belli quanto “ignoranti”, dal turpiloquio facile e senza alcun freno inibitorio.
Insomma, Too Hot To Handle diverte e stuzzica chi lo segue senza però sconfinare in territori inesplorati, a dispetto di un’idea di base potenzialmente dirompente.
I dieci concorrenti
Ecco i 10 concorrenti iniziali. Cliccando sul nome si accede al profilo Instagram:
- Chloe Veitch (21 anni) – Essex, United Kingdom
- David Birtwistle (28 anni) – Wigan, Greater Manchester, United Kingdom
- Francesca Farago (26 anni) – Vancouver, British Columbia, Canada
- Harry Jowsey (23 anni) – Queensland, Australia
- Kelechi “Kelz” Dyke (27 anni) – London, United Kingdom
- Nicole O’Brien (23 anni) – County Cork, Ireland
- Rhonda Paul (27 anni) – Atlanta, Georgia, United States
- Sharron Townsend (25 anni) – Camden, New Jersey, United States
- Matthew Smith (29 anni) – Highlands Ranch, Colorado, United States
- Haley Cureton (20 anni) – Jacksonville, Florida, United States