L’anticonformismo di Elisabetta I Tudor interpretato da Achille Lauro. Il cantante, in gara al Festival di Sanremo 2020, non ha rinunciato a stupire nemmeno in occasione della finale della kermesse canora e si è “spinto oltre il limite” impersonando la regina inglese vissuta nel 1500. Una figura, simbolo di libertà completa, che ha “permesso” all’uomo di baciare sulle labbra, l’amico produttore e chitarrista sul palco, Boss Doms. In barba ai pregiudizi, l’artista ha motivato, come ogni sera, la scelta del suo look.
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— Festival di Sanremo (@SanremoRai) February 8, 2020
“Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza, di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà. Elisabetta I è riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto, indossando abiti larghi sulle spalle, per rendere la propria fisicità imponente quanto la propria personalità e per non essere mai inferiore ai propri interlocutori maschili”
ha scritto Achille in una nota per introdurre la figura di Elisabetta I Tudor, la Regina d’Inghilterra e d’Irlanda, conosciuta con il soprannome di “Regina Vergine” perché, oltre a non essersi mai sposata con un uomo, difese la propria patria, con cui amava dire di “essere sposata”. Un regno, quello della donna, simbolo di una profonda cultura per la Nazione, che ha visto fiorire, proprio in quel periodo, grandi pensatori come William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser e Francis Bacon.
Per dar vita al suo eccentrico look, Lauro ha ‘incastonato’ sul suo viso centinaia di perle, presenti anche nella parrucca che rievocava l’acconciatura di Elisabetta I. Nella seconda parte della performance, Lauro ha tolto poi la struttura – utile per sorreggere le grandi gonne tipiche dell’abbigliamento delle nobildonne – e ha sfoggiato una mise anni ’70, in cui non sono mancati i richiami alla regalità.
La performance di Achille Lauro è piaciuta anche a Fiorello che, dopo aver chiesto ai fotografi di avere uno scatto in sua compagnia, ha esclamato:
“E’ talmente avanti che lui è già a lunedì mattina”.