Io e Te ha preso il via. Anzi, c’ha provato. Protagonista del nuovo primo pomeriggio di Rai 1 è Pierluigi Diaco che, più che da conduttore, tenta di presentarsi al pubblico come ‘narratore/investigatore’ o, ad essere più cattivi, come il solito custode (senza esserlo) di sapienza, verità e saggezza. Lo fa senza intoppi, ma è noiosamente logorroico, vittima della smania egoriferita di voler condire a tutti i costi ogni pensiero e presentazione che riguardi un argomento o un ospite. Una conduzione che, al momento, sembra spezzare il ritmo – già piuttosto latente – della trasmissione.
Ma Diaco, strada facendo, potrebbe pure ingranare, mentre Io e Te parte già smentendo le buone intenzioni della vigilia. Il programma si divide in tre blocchi e nel primo, rinominato “Ad armi pari”, ci dovrebbe essere – dice – un confronto “sugli argomenti di cui tutti parlano sotto l’ombrellone o in città nella calda estate italiana”. Pamela Prati e Mark Caltagirone? No, la materia in questione è la felicità, per giunta trattata con una tristezza infinita.
Se da un lato interessa ben poco lo status ‘felice sì o felice no’ di Valeria Graci e Sandra Milo, le due spalle che Diaco interpella un po’ troppo spesso (Giampiero Mughini ed Enrica Bonaccorti, tra gli ospiti della puntata, avrebbero forse qualcosa in più da dire), dall’altro delude il talk, praticamente inesistente. Presenti in studio a parlare di felicità due ’squadre’ di opinionisti chiamati a tenersi testa per difendere le proprie ragioni; in realtà, ciascuno dice la sua verità, condivisa da tutti, senza alcun confronto né dibattito. E appena si accenna ad un sacrosanto ‘non sono d’accordo’, il conduttore inspiegabilmente spegne la miccia: “Non è un dibattito, non mi piace il confronto”. Eppure, quello doveva essere. Risultato? La noia, con il rischio di pennichella post prandiale altissimo. Per scongiurare ciò, tra il pubblico, una signora fa persino una sciarpa all’uncinetto.
Ma il problema principale di Io e Te, almeno in questo inizio, è che non propone nulla di nuovo rispetto alle solite ‘chiacchiere’ che si fanno da anni nei pomeriggi di Rai 1. La puntata, infatti, prosegue con il secondo blocco, “Come nelle favole”, dove Diaco intervista una coppia, marito e moglie, per raccontare la loro vita, il loro amore e le loro passioni a 70 anni. L’originalità è andata chiaramente a farsi benedire, mentre gli sbadigli aumentano. Ad un certo punto, un sussulto: la posta del cuore. La Graci legge le mail inviate dalle telespettatrici e la Milo risponde, suggerendo consigli e soluzioni. No grazie, così è veramente troppo.
1. Erodio76 ha scritto:
17 giugno 2019 alle 17:32