L’arrivo di Belen Rodriguez e Stefano De Martino a La Notte della Taranta 2019 ha già innescato i primi malumori. Attraverso un documento – denominato Appello alla dignità – ideato e sottoscritto nel Salento, un gruppo di intellettuali, artisti e docenti universitari, capeggiati dal professore Andrea Carlino (storico dell’Università di Ginevra), ha infatti scelto di protestare per la decisione di affidare la conduzione dell’evento, simbolo della tradizionale musica salentina, ai due ritrovati coniugi, specificando che l’approdo di questi ultimi darà luogo ad una “deriva trash” del classico concertone.
Nella lunga lista delle dichiarazioni, come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, il gruppo di Carlino accusa la Fondazione Notte della Taranta di avere tolto “dignità ad una manifestazione che è stata unico e speciale luogo di studio e (re)invenzione della tradizione musica salentina, di metissage culturale e sociale, di coinvolgimento della comunità locale e di lavoro scrupoloso sulle fonti della cultura popolare“. E poi continuano con una domanda, provocatoria, sui motivi che hanno spinto l’organizzazione ad ingaggiare Belen e Stefano:
“Ci chiediamo perchè questa paziente costruzione, questo meraviglioso progetto culturale, sociale e politico, debba ora infrangersi vendendo l’anima del Salento al gossip e al trash, al populismo, all’acchiappa audience e all’acchiappa chiappe?“.
Pur non volendo entrare nel merito delle decisioni di Rai 2, che trasmetterà la manifestazione in diretta il 24 agosto, gli intellettuali lanciano una frecciatina al direttore Carlo Freccero, il quale aveva asserito di voler fare dell’evento salentino una sorta di “Sanremo estivo”:
“Non esprimiamo sia chiaro nessuna critica alle scelte mercantili o artistiche di Raidue, ma la fondazione Notte della Taranta, il suo presidente, il suo consiglio di amministrazione, il suo consiglio scientifico, perchè assecondano, anzi sono complici, della trasformazione commerciale e Sanremese del Concertone? Perchè?“.
La Fondazione, date le accuse, ha scelto di replicare al documento, specificando che Belen e Stefano non saliranno sul palco del concerto e si limiteranno, come del resto era stato già annunciato dallo stesso Freccero, a commentarlo e ad intervistare gli ospiti nel backstage. La “finestra” televisiva de La Notte della Taranta, nel 2017 e 2018, era stata condotta – su Rai 5 – dalla giornalista Barbara Capponi, una scelta senz’altro più apprezzata dagli intellettuali.
Pochi minuti fa su Facebook Andrea Carlino ha precisato:
“Belen è l’occasione, non ha fatto nulla! . Lo scempio è cominciato da più anni. Belen, povera stella, fa il suo mestiere. Il problema è una fondazione senza etica, senza valori, insomma mercantile, poiché ha svenduto al neoliberismo dilagante (anche in quella che chiamavamo Sinistra) pezzi di cultura, il lavoro sano, la creatività, la ricerca, le antiche sofferenze allo zoccolificio televisivo, al mercato più scaltro, più cinico e più superficiale che infesta la nostra vita”.
1. Rezon ha scritto:
12 giugno 2019 alle 13:20