Saluti romani, elogi a Benito Mussolini, testimonianze relative al Ventennio. Ha suscitato polemiche il servizio trasmesso ieri sera dalla TgR dell’Emilia Romagna sul raduno tenutosi a Predappio in occasione dell’anniversario della morte del Duce. Il filmato, trasmesso nell’edizione delle 19.30, ha innescato critiche (qualcuno ha parlato di “apologia di fascismo”) e provocato, all’indomani, una presa di distanze da parte della direzione della testata regionale Rai.
Ad accendere l’indignazione per il servizio, che mostrava l’annuale commemorazione presso la tomba di Mussolini, è stato il deputato Pd e segretario in Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.
Al Tgr Emilia Romagna servizio su Predappio e Mussolini che nulla ha a che vedere con l’informazione e molto con quella che è apparsa come vera e propria apologia del fascismo. Questa è la nuova informazione Rai? L’apologia del fascismo è un reato. Chi ha sbagliato ne risponda pic.twitter.com/oWOsXNRuUi
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) 29 aprile 2019
“Al Tgr Emilia Romagna servizio su Predappio e Mussolini che nulla ha a che vedere con l’informazione e molto con quella che è apparsa come vera e propria apologia del fascismo. Questa è la nuova informazione Rai? L’apologia del fascismo è un reato. Chi ha sbagliato ne risponda“
ha attaccato il politico. Il pezzo giornalistico ‘incriminato’ avrebbe potuto affrontare la notizia con un taglio apertamente critico, questo sì, ma l’accusa di “apologia di fascismo” appare azzardata. Del resto, al rientro in studio, la conduttrice del tg ha quantomeno dato comunicazione delle “dure prese di posizione e condanne“ avvenute dopo la manifestazione da parte dell’Anpi e dei partiti di centrosinistra. Meglio che niente. O forse, secondo alcuni, la soluzione sarebbe stata quella di occultare dalle cronache locali un avvenimento che – secondo Repubblica – ha coinvolto circa quattrocento persone?
TgR, servizio da Predappio – Direzione e CdR si dissociano
All’indomani della messa in onda con polemiche annesse, con un comunicato ufficiale da Viale Mazzini, la direzione TgR si è dissociata ed ha preso le distanze dal servizio.
“La Direzione della Tgr si dissocia dal servizio relativo alla commemorazione di Benito Mussolini a Predappio e ne prende le distanze. I suoi contenuti non corrispondono alla linea editoriale. Linea editoriale che, come ho illustrato alle 24 redazioni della Tgr, si basa sul principio di una informazione equilibrata, a garanzia di un contraddittorio in tutti i servizi, dalla politica alla cronaca. Equilibrio che deve rispettare la storia della democrazia italiana. D’intesa con l’Azienda saranno effettuate le valutazioni del caso“
ha dichiarato il direttore della TgR, Alessandro Casarin. Ed espressioni di dissenso verso i contenuti di quel servizio sono arrivare anche dal Comitato di Redazione della Tgr dell’Emilia Romagna.
“La Rai servizio pubblico trova il suo fondamento nel Contratto di servizio, che è strettamente ancorato alla Costituzione italiana, antifascista e antirazzista. Pertanto non è ammissibile qualunque servizio che esca da questa cornice o – peggio – una assurda presunta par condicio tra neofascismo e antifascismo“
si legge in un comunicato della CdR, che ha precisato che la messa in onda dei servizi “è stata decisa dal caporedattore” della sede Rai bolognese.