Guerra intestina in corso a Mediaset. Stanco di alcuni attacchi fatti da Striscia la Notizia al “suo” Tgcom24, Paolo Liguori ha scelto di utilizzare il programma Fatti e Misfatti per chiarire, o forse alimentare, i contrasti sorti con Antonio Ricci. L’oggetto del contendere due servizi del tg satirico, in cui si evidenziava la presenza di numerose mosche negli studi del canale dedicato alle news.
Soltanto qualche giorno fa, Striscia aveva posto l’attenzione sugli insetti presenti a Tgcom24 e, con il solito tono canzonatorio che contraddistingue le sue “inchieste”, si era chiesta se gli stessi provenissero “dal cadavere del giornalismo ammazzato da Paolo Liguori, dalle bufale ammuffite di Paolo Liguori oppure dal giornalista in persona“. Non era mancato nemmeno il fotomontaggio di Liguori, intento a “slinguazzare”.
Cos’è che attira lì a @MediasetTgcom24 le mosche? Rispondete sotto nei commenti 😬👇 #Striscia #Striscialanotizia #LaMosca #Tgcom24 pic.twitter.com/DD5HecP445
— Striscia la notizia (@Striscia) 9 gennaio 2019
Ieri il giornalista ha così espresso il suo punto di vista sul “fatto e misfatto” del giorno che lo riguardava:
“Il piccolo caso, e devo incominciare per fatto personale, è il caso Striscia-Tgcom. Anche ieri sera, per la seconda volta, Striscia ha imperversato sui guai con le mosche di Tgcom. Già rincorrere le mosche è uno sport che ho suggerito ai miei colleghi conduttori di lasciar perdere perchè ti rimane un pugno di mosche in mano. Striscia però son due giorni che insiste, forse anche stasera lo farà , lo prevedo, perchè di questi tempi c’è poco da parlare… e poi si rischia a parlare di cose serie, e quindi Tgcom e le sue mosche vanno bene…”.
Calandosi nei panni del “cronista”, Liguori ha dunque mandato in onda un servizio girato all’esterno di Milano 2, spiegando che le diatribe tra il suo canale di informazione e Striscia fossero nate per via della vicinanza tra i loro studi:
“Quello alle mie spalle è lo studio di Striscia la Notizia, un grande studio, un grande impianto, lo potete vedere. Quando si trasferirono da Milano 2 erano soli, e volevano restare soli qui, in fondo agli impianti di Mediaset. Soli senza disturbi, senza altri ospiti. E’ successo che qualche mese dopo, qui vicino, nello studio affianco, se mi seguite lo vedete, si è installato Tgcom24. Questo è uno studio potentissimo, ricchissimo, quello di Tgcom24 è uno studio molto meno ricco, rimesso insieme con i mezzi che c’erano già a Milano 2, in un capannone che era adibito alla rottamazione.“
Dopo la dovuta premessa, Liguori ha così “affondato” il tg satirico, affermando a chiare lettere che quest’ultimo non rispetta in alcun modo il lavoro degli altri perchè si sente potente ma, soprattutto, tutelato dai piani alti della dirigenza:
“Qual è il problema? Che Striscia pensa che noi siamo degli usurpatori! Che siamo arrivati a disturbare con la nostra presenza, con le nostre macchine, col nostro studio. (…) Da quel momento ci tratta come se fossimo degli abusivi nel territorio, invece siamo tutti della stessa Mediaset ma questo non tocca questa super potenza, una super potenza che è veramente molto forte dentro Mediaset, che dovrebbe essere tollerante con il piccolo Tgcom, invece ci riempie di insulti solo per il fatto che esistiamo“.
Oltre a sottolineare che, molto probabilmente, le mosche si trattengono a Tgcom24 perchè cercano il caldo del giorno (cosa impossibile a Striscia, che lavora soltanto di notte), Liguori ha scelto di mostrare gli “incriminati” servizi al suo pubblico, ma poco prima non ha esitato a definire cattivi i “colleghi simpatici e ironici” capeggiati da Antonio Ricci. Facendo eco al sondaggio proposto della trasmissione satirica, il giornalista ha così concluso il suo discorso:
“La risposta più congrua mi sembra l’ultima, Paolo Liguori in persona. Perchè le bufale noi non le diamo, quelli che ci ascoltano qui sanno che siamo tra i pochi a non darle e anche a smontarle. Il cadavere del giornalismo ucciso da Paolo Liguori, ragazzi, è anche macabro. Non c’è cadavere, non c’è giornalismo ucciso, se è morto, è morto di morte naturale tanti anni fa. Non può essere che io sia una potenza capace di uccidere il giornalismo. (…) Il mio sondaggio metterà certamente Paolo Liguori, lascerà perdere il cadavere del giornalismo, metterò le bufale, ma come terza risposta metto il marcio di Striscia, perchè le mosche arrivano da lì, l’avete visto, e c’è del marcio a Striscia da qualche tempo (…). Da noi vengono a svernare”.
Accuse che difficilmente non troveranno la replica della banda Ricci e che potrebbero dare il via a successivi scontri.
Tgcom24 e le mosche che vengono da Striscia: a #Fattiemisfatti le parole del Direttore Paolo Liguori https://t.co/m4oq2QEXGq pic.twitter.com/jAwdMMrG1o — Tgcom24 (@MediasetTgcom24) 10 gennaio 2019
1. Claudio giirdano ha scritto:
11 gennaio 2019 alle 13:41