La seconda stagione di Non Dirlo al mio Capo ha concluso ieri sera la sua corsa, ma qualche telespettatore distratto potrebbe anche non accorgersene. Perchè giovedì prossimo, stesso luogo e stessa ora, si imbatterà nuovamente nel protagonista maschile, Lino Guanciale, interprete principale anche della fiction in partenza il 25 ottobre 2018 su Rai 1, ovvero L’Allieva 2.

Lino Guanciale: da Non Dirlo al mio Capo a L’Allieva

Un caso curioso, che rende di fatto l’attore presenza fissa del giovedì sera della rete per buona parte della stagione autunnale. Proprio lui che di recente ha esternato la necessità di prendersi una pausa dal set televisivo, che lo ha tenuto molto impegnato negli ultimi mesi e che lo vede attualmente alle prese con i ciak de La Porta Rossa 2.

Tre fiction – Non Dirlo al mio Capo, L’Allieva e La Porta Rossa – giunte alla seconda stagione e forse, per quanto riguarda lo stesso Guanciale, all’ultima. In un’altra intervista ha dichiarato infatti che, a meno di casi eccezionali, non presenzierà nei terzi capitoli per non fossilizzarsi e darsi tempo di fare altro, come per esempio il teatro, al quale si è sempre dedicato compatibilmente con gli altri impegni.

Ma quello che colpisce maggiormente di questa staffetta del giovedì è il fatto che Guanciale resterà in video con due ruoli praticamente identici. Gli spot televisivi de L’Allieva 2, mandati in onda in questi giorni, potevano seriamente confondere il pubblico, perchè era impossibile distinguere il protagonista Carlo Conforti, medico legale, dall’avvocato Enrico Vinci, al centro delle vicende di Non Dirlo al mio Capo: entrambi professionisti affermati, sempre vestiti in modo molto elegante, ironici, sornioni, presuntuosi, cinici, taglienti ma irresistibili. Abituati soprattutto a “maltrattare” le loro sottoposte (interpretate rispettivamente da Alessandra Mastronardi e Vanessa Incontrada) per poi innamorarsene alla follia.

Del resto, questo ruolo da simpatica canaglia a Guanciale si adatta bene, lo ha affrontato anche nella fiction che gli ha dato la grande popolarità, Che Dio ci Aiuti. E la serialità nostrana, l’abbiamo già scritto, non mostra mai grande originalità nell’assegnare i ruoli ai propri interpreti di punta.

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