“Ciao Romagnoli, non ci mancherai“. Il Cdr di Rai Sport rifila la mazzata finale a Gabriele Romagnoli, che dal 1° agosto lascerà la direzione della testata. In un durissimo comunicato, i giornalisti hanno replicato alle parole altrettanto polemiche del loro ex responsabile, il quale – annunciando il suo addio al servizio pubblico – aveva condannato l’atteggiamento della redazione sportiva, parlando anche di “tasso di conflittualità altissimo“. La replica è stata di fuoco.
“Rai Sport sembra Beirut? Siamo d’accordo con Gabriele Romagnoli. Infatti, dopo il suo passaggio, a Rai Sport sono rimaste le macerie come a Beirut. Quelle lasciate dalla sua incompetenza, dalle sue scelte scellerate e dalla sua incapacità di comunicare e confrontarsi con la redazione“.
Si legge in un comunicato. Poi l’attacco frontale allo stesso Romagnoli, definito dal Cdr di Rai Sport con queste parole:
“Un Direttore che si è presentato con un ‘vaffa’ (letterale!) a un collega e facendo lui stesso il countdown dei giorni di “supplizio” che avrebbe dovuto passare a Rai Sport (lautamente remunerato!). Un Direttore inserito nella lista di assunzioni avvenute con procedure considerate irregolari dall’Anac e sfiduciato dalla redazione. Un Direttore che ha rotto i rapporti con quasi tutte le federazioni sportive eliminando dal palinsesto di Rai Sport tante discipline, ignorando così il ruolo del servizio pubblico e comprimendo sempre di più gli spazi tradizionali di lavoro della testata“.
Segue quindi, da parte dei giornalisti, una condanna alla decisione, avallata dallo stesso ex direttore, di non prendere “per la prima volta nella storia della Rai, i diritti dei Mondiali (quelli che hanno dato lustro a Mediaset, cioè alla concorrenza!)” e di lasciare andare anche la Formula 1.
Ma l’attacco del Cdr continua e non fa sconti a Romagnoli:
“Un Direttore che nonostante non avesse mai fatto televisione in vita sua è arrivato con la saccenza, l’arroganza e la presunzione del ‘colonizzatore’ con la missione di portare la civiltà in una popolazione di barbari. Ma che si è dimostrato capace solo di proporre una linea editoriale bocciata dalla redazione e dalla critica. Un Direttore che ha concentrato gli incarichi su un gruppo molto ristretto di colleghi e ha quasi totalmente ignorato tutti gli altri, ai quali ha regalato due anni e mezzo di silenzi, umiliazioni e offese. Se ne va con il rammarico di ‘non essere riuscito a cambiare il linguaggio della narrazione sportiva, perché non è riuscito a cambiare gli interpreti’. Niente di più falso: gli interpreti li ha scelti lui e peraltro sono degli ottimi professionisti. Quindi i motivi del suo fallimento evidentemente sono altri. Non gli viene in mente che, molto più prosaicamente, lui stesso è a digiuno di linguaggio televisivo?“.
Nel comunicato, infine, l’ex direttore viene accusato di andarsene “in perfetto stile “Schettino“.
“Il signor Romagnoli – si legge ancora – in realtà è da diversi mesi che si disinteressa della ‘rotta’ di Rai Sport, che ha abbandonato dopo aver impostato le coordinate degli scogli. Solo per citare un esempio, la redazione calcio è senza un caporedattore da ben 4 mesi!“.
Visti i toni utilizzati, pare evidente che la sfiducia espressa dalla redazione e le dimissioni dello stesso direttore fossero solo la punta di un iceberg.
1. giorgio ha scritto:
23 dicembre 2018 alle 15:47