“Siamo su Rai 1, moderiamo le parole“. Ma che significa? Ormai la formuletta è anacronistica, da disco rotto. E ogni qualvolta viene utilizzata come alibi, ci cadono le braccia. L’altro ieri lo hanno fatto Ingrid Muccitelli e Gianluca Semprini: dopo aver innescato una sconsiderata reazione di Vittorio Feltri – andato su tutte le furie per essere stato interrotto durante un collegamento con La Vita in Diretta Estate – i due conduttori hanno redarguito il giornalista ricordandogli che si trovava su una rete del servizio pubblico.
“Questa è la Rai” ha chiosato, tutto stizzito, Semprini, il quale oggi sul suo profilo Facebook è tornato a commentare l’accaduto.
“Visto che me lo state chiedendo in molti, vorrei precisare che, per quanto uno possa essere interrotto o meno, quando si interviene alla televisione pubblica, non si bestemmia, non si insulta, sopratutto una signora. E quindi chi lo fa viene gentilmente congedato“
ha scritto il conduttore, riferendosi proprio alla sfuriata del direttore Feltri e al conseguente epilogo. A parte il fatto che il giornalista avesse abbandonato spontaneamente il collegamento (nessun congedo, quindi), ci sembra inopportuno che ancora una volta si utilizzi il pretesto del “servizio pubblico” per avvalorare una considerazione tutto sommato superflua.
Innanzitutto perché insulti ed improperi sarebbero stati deprecabili ovunque e non solo sul servizio pubblico: Semprini peraltro dovrebbe saperlo, visto che proviene da un tv privata. E poi perché a La Vita in Diretta Estate ci sono dei conduttori che hanno la responsabilità di gestire quel che avviene durante la trasmissione, imprevisti compresi. E’ il loro lavoro.
Nello specifico, se Muccitelli e Semprini avessero consentito a Feltri di terminare il suo ragionamento, questi non si sarebbe infuriato né avrebbe pronunciato trivialità. Al di là del fatto che si trovasse o meno su Rai 1. Del resto, che il direttore di Libero non sopporti le interruzioni è cosa ormai nota – visti i fragorosi precedenti – ed escludiamo che a La Vita in Diretta Estate lo ignorassero. Se inviti un ospite lo fai parlare: di solito, funziona così. In alternativa, se non ne gradisci i modi e le intemperanze, eviti di convocarlo.
“Siamo su Rai1…“. Tentare di uscirne bene giustificando così quella che in prima battuta è stata una mancanza dei conduttori, insomma, non è un stato un buon servizio (pubblico).
1. Travis ha scritto:
20 luglio 2018 alle 19:09