19
luglio

La7 va «In Onda» senza contraddittorio. Era questo il pluralismo vantato da Urbano Cairo?

In Onda, Luca Telese

La “polifonia” enfatizzata da Urbano Cairo, questa estate, si è sentita poco. E a volte, addirittura, per nulla. Alla recente presentazione dei nuovi palinsesti di La7, l’editore aveva sottolineato il pluralismo delle trasmissioni informative ospitate sulla rete terzopolista, ma a giudicare dalla piega presa da alcune specifiche puntate di verrebbe da ricredersi.

Del resto, non si può certo dire che il talk show condotto da David ParenzoLuca Telese si distingua per le spiazzanti posizioni dei due giornalisti, i quali spesso rivelano invece una comune sensibilità rispetto ai principali temi di dibattito. I conduttori in questione – per usare un altro eufemismo – hanno scarsa simpatia per gli orientamenti dell’attuale governo e questo è ovviamente legittimo, se non addirittura utile in alcuni frangenti a mantenere vivo lo spirito critico.

Il rovescio della medaglia però sta nel fatto che in alcune puntate si ha la percezione che i due giornalisti se la cantino e sa suonino da soli, talvolta assumendo un atteggiamento più incalzante nei confronti di alcuni ospiti e più morbido – se non addirittura accomodante – nei confronti di altri. L’imparzialità, insomma, acquista varie sfumature a seconda della circostanza e del protagonista al centro della scena.

E meno male che, proprio la settimana scorsa, l’editore Urbano Cairo assicurava di offrire massima libertà ai propri conduttori (su questo non abbiamo motivi di dubitare) e si vantava della polifonia di La7 (argomento rispetto al quale abbiamo invece qualche perplessità).

La gente apprezza questo e anche il fatto che qualcuno si può fare un’opinione completa ascoltando più voci, visto che a La7 diamo a tutti la possibilità di intervenire

aveva dichiarato l’imprenditore. Certo: sulla rete terzopolista intervengono tutti, ma a volte si creano cortocircuiti o situazioni in cui il contraddittorio appare deboluccio. Nei giorni scorsi, ad esempio, in una stessa puntata di In Onda sono stati invitati il segretario Pd Maurizio Martina e l’ex magistrato Gianrico Carofiglio, che è stato a sua volta un deputato Pd e che infatti ha rivolto una ‘ferocissima’ critica al suo interlocutore, degna del più serrato contraltare:

Lui e altri del Pd hanno fatto un eccellente lavoro negli anni passati ma non sono stati assolutamente capaci di raccontarlo al Paese“.

E ieri sera, sempre per rimanere in tema ospiti, il conduttore Telese ha bonariamente scherzato sull’ipotetica fattura che l’onorevole Matteo Richetti avrebbe potuto pagare a Beppe Severgnini per i consigli da “spin doctor” elargiti da quest’ultimo. Era questa l’idea di pluralismo vantata da Cairo?

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13 Commenti dei lettori »

1. Luca ha scritto:

19 luglio 2018 alle 16:45

Intervenga l’AGCOM per riequilibrare una televisione nazionale che ha il DOVERE di essere pluralista
Diversamente a Cairo deve essere tolta la licenza a trasmettere



2. RoXy ha scritto:

19 luglio 2018 alle 16:45

La più faziosa di tutti è Gaia Tortora, non riesce proprio a mettere a freno la sua naturale propensione per il PD e si trova spesso lei a fare da contraddittorio a chi ha altre idee. Così sembra di assistere ad una specie di gogna più che ad un’intervista del malcapitato di turno (spesso della Lega o FI).



3. Gigi ha scritto:

19 luglio 2018 alle 17:32

Telese ha “scarsa simpatia per gli orientamenti dell’attuale governo”? Dove? Quando? Come? Perchè? Il giornalista che ha scritto questa acuta osservazione, per puro caso, ha conoscenze riguardo la politica in generale e i suoi benefattori/seguaci? Com’è che si dice? lol? LOL!



4. Paolo da Crema ha scritto:

19 luglio 2018 alle 17:46

Curioso che l’autore del pezzo si accorga della mancanza di contraddittorio soltanto quando gli ospiti sono esponenti di un determinato partito politico.



5. Sabato ha scritto:

19 luglio 2018 alle 20:52

Paolo da Crema, ho pensato lo stesso ahahah! Non ricordo mezza parola contro certi programmetti di Rete4 (Dalla Vostra Parte in primis), sfacciatamente costruiti in modo da promuovere alcuni partiti e demolirne altri!



6. Marco ha scritto:

19 luglio 2018 alle 23:08

@luca
Si metta il cuore in pace: non hanno tolto la licenza a rete4 dopo l’ultima campagna elettorale.
Ed evitiamo di parlare degli ultimi 25 anni (Sempre considerando solo rete4)



7. Nina ha scritto:

20 luglio 2018 alle 09:59

Paolo da crema: il tuo appunto non ha alcuna logica perché dovresti perlomeno fare un esempio di trasmissione in cui non c’è contraddittorio. La citazione di dalla vostra parte non ha alcuna pertinenza in quanto non si parla di orientamento di una trasmissione ma di mancanza di contraddittorio che, fino a prova contraria, significa che non c’è nessuno che confuta le tesi esposte. Detto questo la trasmissione con Severgnini è stata meravigliosa!



8. Andrea ha scritto:

20 luglio 2018 alle 10:39

La 7 è peggio di Rai 3, ma leggo commenti che giustificano ancora i senza cultura e inutili sinistroidi, ovvero la rovina dell Italia. Aiuto restate pure su la 7 o Rai 3 noi abbiamo altro da fare



9. kalinda ha scritto:

20 luglio 2018 alle 10:54

La7 è un’isola confronto ad altre reti quelle Mediaset, Rai3.



10. Nina ha scritto:

20 luglio 2018 alle 14:36

Grande, grandissimo Andrea!!!!



11. wisdom ha scritto:

20 luglio 2018 alle 14:42

Concordo con kalinda, per l’informazione La7 è un’isola felice. L’unica che trovo davvero faziosa al limite del fastidioso è la Gruber, per tutto il resto … avercene.



12. riccardo ha scritto:

20 luglio 2018 alle 21:04

Rete 4 con dalla Vostra parte ha fatto praticamente campagna elettorale a salvini e company con video razzisti falsi e facendo vincere i destrosi che porteranno alla rovina l’Italia con quasi nulla di contraddittorio interrompendo chi la pensava diversamente e l’agcom zitta



13. sameoldstory ha scritto:

23 luglio 2018 alle 11:01

Ma delle interviste a tu per tu senza contraddittorio e senza domande scomode che i 5 stelle fanno (anzi pretendono) da 5 anni in tutte le trasmissioni di tutti i canali televisivi non se ne parla? Quello mi pare sia un format lanciato da Floris…

Per non parlare delle trasmissioni di prima serata anti-Renziane (Gabbia-Floris-Formigli) che hanno tirato la volata all’attuale governo grigio-verde (con Paragone pure premiato da un seggio parlamentare).

L’autore simpatizzante grigio-verde a Cairo dovrebbe fargli una statua.



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