Et voilà: dall’access prime time di Rete4 sono scomparsi immigrati, rom, vitalizi e piazze inferocite. Ed è arrivata la politica dura e pura, quella che tesse le proprie trame nelle inaccessibili stanze dei bottoni, tra il Quirinale e Montecitorio. Con un salto alla buvette. A Stasera Italia, il talk show d’attualità subentrato a Dalla Vostra Parte, si è cambiato registro rispetto alla precedente gestione di Maurizio Belpietro, a riprova che l’avvicendamento tra programmi dovesse presupporre una sterzata editoriale.
L’appuntamento si è presentato al pubblico con una doppia conduzione, affidata al garbato Giuseppe Brindisi in qualità di primo timoniere (già in passato il giornalista si era dimostrato all’altezza dell’access di Rete4) e alla collega Veronica Gentili, unica sopravvissuta alla rottamazione di Dalla Vostra Parte. Quest’ultima, in particolare, incalza gli ospiti politici con domande che trovano nella loro precisione un punto di forza.
Ma al di dà della conduzione, che peraltro risulta equilibrata e funzionale alle esigenze del format, ci preme ora soffermarci sul cambiamento editoriale cui facevamo cenno. Il ruspante populismo, che era allo stesso tempo il pregio ed il limite del programma in onda in quella fascia, è stato archiviato in men che non si dica: a Stasera Italia, infatti, si parla per l’intera puntata (o quasi) di politica in senso stretto. Si discetta di veti, di alleanze, di compromessi ed accordi. Ci si domanda se Di Maio ammiccherà a Salvini o strizzerà l’occhio al Pd. E se Mattarella troverà un «Mister X» in grado di formare un nuovo governo, mettendo tutti d’accordo. I riferimenti ai temi sociali ogni tanto fanno capolino, ma senza troppo clamore.
Il baricentro si è spostato progressivamente dalla piazza al Palazzo e, di conseguenza, sono cambiati anche il registro ed i toni: ora meno accesi, più concilianti (in realtà anche Dalla Vostra Parte, prima della chiusura anticipata, si era già mossa in tale direzione). La decisione di sollevare Mario Giordano dalla responsabilità editoriale di Stasera Italia è stata la riprova formale di questo cambiamento, che da una parte è certamente legittimo ma che dall’altra suscita qualche perplessità.
Rete4, infatti, ha una vocazione popolare ed i cosiddetti programmi “populisti” hanno avuto – pur con i loro difetti e con qualche eccesso – il merito di dar voce a problematiche ed istanze che riguardavano da vicino i cittadini. Non sappiamo quali argomenti verranno affrontati in futuro a Stasera Italia, ma dare eccessivo spazio alle elucubrazioni politiche e ai ping pong parlamentari (di cui la gente si interessa fino a un certo punto) potrebbe rivelarsi rischioso: quell’ambito, infatti, è già coperto dal competitor Otto e Mezzo e il confronto potrebbe diventare penalizzante.
1. giacomo bartoluccio ha scritto:
16 aprile 2018 alle 16:22