Con quasi 4 milioni di spettatori e il 18% di share, si è chiusa nel venerdì sera di Rai 1 l’avventura di Superbrain, il programma dedicato alle straordinarie abilità della mente umana (hanno vinto a pari merito il 14enne Filippo Tomola, capace di avere nella sua testa un grande archivio di dati e statistiche della Juventus, e il 42enne Simone Rosati, la cui abilità è quella di memorizzare lunghissime serie di numeri ben visibili sulla facciata di un dado). Ma, gara tra supermenti a parte, la vittoria ha un volto ben preciso e risponde al nome di Paola Perego.
La conduttrice si è ripresa con gli interessi ciò che le era stato sciaguratamente tolto lo scorso anno. L’ormai famoso dibattito per scegliere una donna dell’Est a Parliamone Sabato avrebbe potuto costarle un richiamo dall’azienda e invece fu l’occasione per chiuderle il programma, in onda nel sabato pomeriggio di Rai 1, e farla fuori dal palinsesto della rete. Un provvedimento che ancora oggi suscita imbarazzo, tant’è che i mal (o ben?) pensanti continuano a sostenere che la punizione sia stata dettata da una sorta di ‘regolamento di conti’ per colpire terze persone. Noi non entriamo nei meriti della faccenda, che ancora oggi resta un mistero, dal quale però la Perego, nove mesi dopo, ha partorito una meritata rivincita.
Aveva tutto da perdere e niente da guadagnare. Con il ‘terrore’ di sbagliare e dare credito ai detrattori che, quando tocchi il punto più basso, aspettano con impazienza il giorno in cui provi a rialzarti molto più di chi ti sostiene, la conduttrice di Monza è rientrata in punta di piedi dalla porta principale. Con Superbrain ha avuto l’opportunità di ’sporcarsi’ di meno e riconquistare la fiducia del pubblico. Paola se l’è giocata bene, in un contesto che oggi le si addice molto più di salotti e vari chiacchiericci nei talk. Meno empatica rispetto a sue colleghe, con un’ironia che a tratti si coglie e a tratti no, la trasmissione dei nuovi ‘cervelloni’ ha saputo riportare in primo piano una professionalità immeritatamente ‘bistrattata’.
Rai 1 grazie a Superbrain si è imposta sulla concorrenza, superando l’attesa serie di Canale 5 Immaturi (venerdì sera crollata al 12.5% di share) e ricordando che con buone idee e persone capaci al posto giusto si possono ancora portare a casa numeri dignitosi, senza per forza essere Carlo Conti e condurre Tale e Quale Show. Certo, il programma potrebbe essere migliorato (tanto), ma questa è un’altra storia.
1. Gianni ha scritto:
5 febbraio 2018 alle 14:28