Se l’intento di Indietro Tutta – 30 e l’ode era quello di scatenare nel pubblico una sorta di nostalgia mista a consapevolezza (di quanto il prodotto di allora fosse valido e attuale) è innegabile che la missione sia perfettamente riuscita. La prima delle due serate evento in onda su Rai2 (la prossima sarà trasmessa mercoledì prossimo, 20 dicembre) ha ottenuto ascolti esorbitanti per la rete, segno di un’affezione mai tramontata.
Realizzato in occasione dei trent’anni dello storico programma, in onda su Rai 2 tra il 1987 e il 1988, Indietro tutta 30 e l’ode ha ricreato in studio un’aula universitaria con un uditorio composto di soli ragazzi che a turno ponevano domande ai due protagonisti dello show seduti in cattedra, Nino Frassica e Renzo Arbore. Formula che sulla carta poteva essere affascinante, ma che nei fatti ha dovuto arrendersi ad una realizzazione imperfetta, attribuibile in larga parte ad una scrittura e a un montaggio grossolani: gli interventi sono stati spesso tagliati di netto e alternati a filmati originali in molti casi senza un apparente filo logico.
Ecco perché, forse, l’effetto nostalgia sarebbe stato garantito anche senza la formula dell’aula universitaria e senza il pubblico parlante, spesso innaturale nelle domande e nelle reazioni. I soli Frassica ed Arbore, alternati alla messa in onda delle clip originali, sarebbero bastati. Decisamente più accattivante la presenza in studio di cimeli storici come abiti di scena o pezzi di scenografia -proprio perché rimandavano alla vera essenza del programma.
Indietro tutta (l’originale) era geniale e visionario. I suoi tormentoni, l’improvvisazione, i personaggi, il Cacao Meravigliao, le Ragazze Coccodè, La Vita è tutta un Quiz. Così geniale e visionario che forse tutto il contorno aggiunto in occasione di questo revival si è rivelato praticamente inutile.
Non sfigura, tuttavia, Andrea Delogu, che doveva tenere insieme le fila del racconto facendo da collante tra gli studenti, i due protagonisti e il pubblico a casa. Una presenza misurata (e cosciente del fatto di doversi far da parte davanti a due mostri sacri del genere), che ha saputo stare al gioco di Frassica e Arbore, che da sempre fanno dell’improvvisazione uno dei loro cavalli di battaglia.
Due grandi della tv che hanno dimostrato ancora una volta freschezza e modernità, con una comicità a tratti surreale e mai volgare. Ma questo era fuori discussione.
1. Gianni ha scritto:
14 dicembre 2017 alle 17:31