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settembre

Gianni Morandi a DM: «L’Isola di Pietro è una storia che mi sento addosso. Baglioni a Sanremo? Una grande scelta» – Video

Gianni Morandi, L'Isola di Pietro

Gianni Morandi è una forza della natura, un fenomeno da studiare: ad ogni anno che passa, infatti, sembra non invecchiare. Dopo aver tratto nuove energie dai social network – che utilizza quotidianamente con abilità – ed aver imbroccato un tormentone estivo con Fabio Rovazzi, ora il popolarissimo cantautore è pronto ad un grande ritorno: quello alla serialità televisiva. Da domenica 24 settembre 2017, in prime time su Canale5, Gianni sarà infatti il protagonista assoluto de L’Isola di Pietro, una fiction in sei puntate prodotta da Rti con Lux Vide in cui interpreterà il ruolo chiave di un pediatra vedovo, punto di riferimento della comunità di Carloforte. “E’ una storia piena di sentimento, di passione, ma anche di giallo” ci ha anticipato l’eterno ragazzo della musica italiana, che abbiamo incontrato proprio in occasione del lancio della nuova serie tv. 

Gianni, per te L’Isola di Pietro è un ritorno sia alla fiction sia a Canale5…

Beh, su Canale5 avevamo fatto due serate all’Arena di Verona e anche le ultime fiction le ho fatte su Canale5. Quindi è un ritorno. Erano vent’anni che non facevo una fiction…

Qual è l’aspetto che più ti ha convinto ad abbracciare questo progetto?

Sicuramente la storia, perché me la sento addosso. Io comunico con la gente attraverso la musica e le canzoni, e qui nella fiction abbiamo un medico che è una specie di punto di riferimento per questa piccola comunità. Lui ha visto nascere tutti questi ragazzini, li ha visti crescere e conosce le loro famiglie. Nei paesi è così: il parroco, il medico, il maresciallo dei Carabinieri sono i punti di riferimento. Mi piaceva questa storia, perché è piena di sentimento, di passione, c’è un elemento di giallo.

Hai affermato che oggi avverti di avere un volto più credibile e più segnato dal tempo rispetto a vent’anni fa. Cosa intendi?

Che magari riguardando certe mie interpretazioni del passato, queste avevano forse qualcosa di più superficiale, di meno intenso. Forse ero scarso o lo sono anche adesso (ride, ndDM). Ma oggi sono più credibile.

L’Isola di Pietro è prodotta da Lux Vide, che ha una sua storia…

Loro conoscono bene il genere. Certo, loro hanno lavorato molto sulla Rai e qui il pubblico di Canale5 è forse leggermente diverso. Secondo me hanno fatto un grandissimo lavoro nella scelta del cast, del regista, della location. Poi sai, non si sa mai… Se fossimo capaci tutti di costruire sempre delle canzoni o dei film di successo sarebbe facile. Invece ogni tanto si inciampa anche, o sbaglio?

Dopo questa serie tv, hai altri progetti in questo ambito?

Sai, io sono giovanissimo, ho un sacco di progetti. Ormai faccio dei progetti mese per mese (ridiamo, ndDM). Adesso sto pensando anche al Morandi cantante, perché è un po’ che non faccio un disco di canzoni nuove e prima di Natale uscirà proprio un disco.

A proposito di musica: hai giudicato ottima la scelta di Claudio Baglioni come direttore artistico del prossimo Festival di Sanremo. E se proprio Claudio ti invitasse a passare dalle parti dell’Ariston cosa risponderesti?

Ma io non so… Sono andato talmente tante volte a Sanremo. Io credo che lui sia stato veramente una grande scelta della Rai, perché, dopo tre Festival di Carlo Conti, per cambiare pagina ci vuole una persona autorevole, brava, uno integerrimo, che conosce la musica, un grande professionista. Per me è la scelta migliore, hanno preso un grande artista.

Intanto ti vedremo all’Isola di Pietro.

Sì, speriamo che piaccia alla gente. Per me vale solo questo.

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