Era successo quest’anno a Miss Italia con Milly Carlucci “che di solito non è una pasticciona”; è successo alla Marcuzzi durante il Grande Fratello, e ora anche X Factor entra di diritto nella hit parade delle trasmissioni con i “verdetti cangianti“. Al termine della seconda manche, Facchinetti elenca i cantanti che passano il turno annunciando le Yavanna come semi-finaliste, e Silver al ballottaggio contro Paola. Nemmeno il tempo di vedere sul volto del gruppo vocale il sollievo di avercela fatta, che piomba sul palco il notaio rettificando quanto appena detto dal conduttore. Nonostante un foglio chiaro e “non pasticciato” (poi mostrato alle telecamere), Facchinetti ha infatti invertito involontariamente i nomi e di conseguenza erano le “tre sorelle fantasy” a dover andare allo scontro finale, poi vinto contro la cantante “over 24″.
Quanto al resto, l’undicesimo appuntamento del talent show di Raidue ha beneficiato del cosiddetto “effetto quiete dopo la tempesta“. Era già successo dopo la sfuriata della Mori nel corso della terza puntata; è successo ieri dopo l’esplosione di Morgan ieri contro il pubblico dell’Università Cattolica e settimana scorsa contro Facchinetti. Dopo i livori della decima puntata, i toni della serata sono stati infatti più pacati e non c’è stato nessun picco di isteria. Cordiali ma freddi gli scambi tra il Pirata e il conduttore; cordiali e poco rilevanti gli interventi di un distaccato Francesco Renga e di un simpatico (ma fuori luogo) Checco Zalone.
Piccolo incidente di percorso poi per Silver, che durante la seconda manche dimentica quasi totalmente il brano da eseguire (“La donna cannone”). “Tutta colpa dell’emozione” si dirà poi, tant’è che di fronte alle lacrime del rammaricato ragazzo tutti hanno cercato di alleggerire e sdrammatizzare l’episodio. Tutti tranne una. Una simpaticissima e faziosissima Claudia Mori infatti, una volta andato via il ragazzo, ha rimproverato “Facchinetti e company” di essere di parte e di favorire, in questo modo, cantanti non meritevoli della finale, condannando al ballottaggio fratricida il suo Giuliano. Alla fine il televoto salva Giuliano e condanna le Yavanna e quello che all’inizio poteva apparire come un pronostico, si è rivelato ben presto un calcolato piano strategico… Chissà cosa avrà pensato la Maionchi in quel preciso momento.
La gara, la cronaca della sfida finale e le “faziose” 7 note: tutto dopo il salto.
LA GARA
- Giuliano: Sulle note e sul graffio di “Mi ritorni in menti” scorrono le immagini di una bellissima Claudia Mori “d’annata”: un’esibizione, quella di Giuliano, originale e piacevole ma che non convince del tutto il trio Maionchi-Castoldi-Renga. Ultimo della serata con “Angels”, forse a causa della stanchezza, perde nella seconda esibizione gran parte delle parole, camuffandole però sotto un finto inglese. Talento stazionario.
- Silver: “Space Oddity” di Bowie è un po’ al di là delle sue possibilità e infatti appare più incerto e meno scanzonato del solito. L’incertezza sfocia in un autentico ammutolimento durante la “Donna Cannone” di De Gregori; a fine esibizione si commuove scoraggiato e tutti cercano di coccolarlo e di tranquillizzarlo. Talento in lacrime.
- Yavanna: Un brano come “The Neverending Story” (Limahl) è incisa nel loro personale dna e le tre sorelle lo dimostrano: soavi, armoniose e armonizzate, le Yavanna “azzeccano” completamente la prima performance. La loro femminilità diventa tribale in un’originale versione di “Pazza idea”, che conferma il loro stato di grazia. Le lacrime di Silver però le relegano al destino di meno votate della seconda manche. Talenti galvanizzati.
- Paola: Accusata di eccessiva “bravura e tecnicità”, si cimenta con “Estate” dei Negramaro. La sua è un’esibizione corretta e potente, pur rimanendo nel complesso poco originale. E’ lei ad andare al ballottaggio al termine della prima manche. Talento bloccato.
- Marco: “Che direeeeeee!” chiosa la Maionchi (con tanto di apprezzamento per i cu*i delle ballerine). Marco è davvero strepitoso in “Kiss” di Prince riuscendo nel difficile intento di essere all’altezza dell’originale. Capace addirittura di commuovere la stessa Maionchi nella riproposizione de “Il nostro concerto” di Bindi, non c’è dubbio: è lui il favorito alla vittoria finale (e lo dicono tutti… anche noi). Talento brillante.
Sfida finale tutta al femminile tra Paola e le Yavanna. Bjork contro Elisa, “Moondance” contro “Aquarius”: la battaglia è di alto livello ma c’è posto solo per un concorrente. Impossibile non apprezzarne le voci, la musicalità e la bravura di tutte e quattro le ragazze, ma ad un certo punto il coro gotico incombe e la decisione va presa. Prevedibilmente la Mori elimina le Yavanna e la Maionchi Paola, a Morgan l’incombenza finale dell’eliminazione: fuori Paola Canestrelli (e chissà che la Maionchi, sotto la scrivania, non abbia fatto un bel gesto dell’ombrello alla giudice rivale).
LE “7 NOTE DI COLORE” DELLA SERATA
DO. A X Factor continua ad imperversare il fattore tricologico. La Mori dopo il look in stile Patrizia De Blanck/Medusa, il caschetto e la cofana, ieri sera ha indossato una fantastica parrucca tutta “lacca e punte all’insù”; Morgan invece dopo il taglio stile Pierferdy Casini e le successive extensions del ciuffo, ieri sera ha stupito tutti con un nuovo look che ricorda incredibilmente… Arturo Brachetti.
RE. “Io su quel cane (Falkor della ‘Neverending Story’) ci salgo spesso… Per allontanarmi dai cretini!”: Mara Maionchi è meglio di Atreyu.
MI. E il premio per “La domanda più banale della serata” goes to… Francesco Facchinetti: “Dopo tutti questi appunti e rimproveri, tu cosa provi quando canti? Perchè è questo quello che conta!”. Morgan ha esagerato e questo si sa, però tanta demagogia non si vedeva dai tempi della Democrazia Cristiana.
FA. “De Italian pipl is litigiosos […] Very guds Very guds (anzichè very good)[…] Ai laiv it ai laiv it (anziché I Love it)”: sempre più travagliata la relazione tra Nonna Salice e l’inglese, but it doesn’t matter… ui laiv er… pardon.. We Love her!
SOL. Mettere vicini Morgan, l’alto filosofo della musica, e Checco Zalone, contro-filosofo della parolaccia, ha lo stesso effetto dell’accostamento tra l’acqua e l’olio. Sua altezza e sua (voluta) mediocrità proprio non si prendono, ma che fare? Per fare promozione, questo ed altro.
LA. Finestra di “Scorie”: un’improbabile Shakira si dimena nella gabbia ululando, cercando di eseguire una difficile coreografia di Tommassini; a fine esibizione la cantante ricorda alla Maionchi che le deve mostrare un perizoma leopardato da paura… Ahuuu!!!
SI. A volte ritornano: Damiano Fiorella, pupillo della Mori eliminato anzitempo, torna con un suo inedito dal titolo “Anima”. Giudizio? Ritmo orecchiabile che paradossalmente ricorda più Vasco Rossi che la dimensione intimista di De Andrè; nel testo si ripete per 192 volte la parola “anima” e 55 volte ricorre la rima “ci vuole, ci duole”, ma nel complesso l’esordio è apprezzabile.
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1. Elisa ha scritto:
19 novembre 2009 alle 10:21