Tanto tuonò che piovve. A quasi 2 anni dal suo arrivo, Antonio Campo Dall’Orto si è dimesso. Lo comunica l’azienda di Viale Mazzini con il seguente comunicato:
“In un incontro molto cordiale, il Ministro Padoan ha preso atto della decisione di Antonio Campo Dall’Orto di rimettere il suo mandato di Direttore generale Rai”.
Ora si aprono diversi scenari. Uno dei più probabili è che Campo Dall’Orto possa restare in carico per pochi giorni, il tempo necessario per adempiere alle questioni più urgenti. Entro il 2 giugno, infatti, bisogna varare la deroga al tetto compensi di 240 mila euro. In questo modo Campo Dall’Orto completerebbe anche i palinsesti in previsione della presentazione palinsesti del prossimo 28 giugno.
Non mancano le prime reazioni. La Federazione nazionale della stampa e Usigrai hanno così commentato all’Ansa:
“Antonio Campo Dall’Orto non è l’unico responsabile del fallimento di questi due anni di mandato. Pertanto dopo le sue dimissioni, dovrebbero arrivare quelle della presidente e del consiglio di amministrazione. Auspichiamo ora che l’azionista agisca con rapidità – affermano Fnsi e Usigrai – per restituire con urgenza alla Rai Servizio Pubblico una guida autorevole, sicura e stabile in grado di assicurare presto la necessaria riforma editoriale. Ma quanto accaduto in queste settimane dimostra ancora una volta che governo e Parlamento sono chiamati a intervenire per modificare le norme sulla governance per garantire alla Rai Servizio Pubblico autonomia e indipendenza dai partiti. Senza un chiaro percorso di riforma, che parta dalla necessaria separazione dei poteri di indirizzo dai poteri di gestione, l’indecoroso spettacolo degli ultimi mesi non potrà che riproporsi”.
1. Peppe93 ha scritto:
26 maggio 2017 alle 18:24