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È morto Daniele Piombi
di David Monachesi
18/05/2017 - 16:54
Si è spento a 84 anni il presentatore televisivo Daniele Piombi. Nato a San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, il 14 luglio 1933, è stato uno dei volti fra i più rappresentativi della televisione italiana, noto per aver ideato il Premio Regia Televisiva.
Una lunga carriera televisiva e radiofonica, la sua, che ha preso il via nel 1955 quando esordì, appena ventiduenne, nel programma televisivo Viaggiare (trasmesso dalla Rai), condotto in coppia con Renée Longarini. In seguito il presentatore ha legato il suo nome a quello di molteplici manifestazioni canore del piccolo schermo: dal Cantagiro a Un Disco per l’estate, passando anche per il Festival di Napoli, di cui ha condotto ben sei edizioni, e l’edizione 1967 del Festivalbar. In ambito musicale si ricordano inoltre i collegamenti dal Casinò per tre edizioni del Festival di Sanremo, quelle andate in onda nel 1980, nel 1982 e nel 1983.
Ideatore nel 1960 del Premio Regia Televisiva, kermesse che attribuisce gli Oscar Tv, Piombi ha prestato il proprio volto anche per numerose trasmissioni benefiche, come Telethon. Risale al 1980 la sua partecipazione al controverso C’era due volte, show con l’ex pornostar Ilona Staller, in cui si rivisitavano in chiave ironico-dissacrante le favole più note al grande pubblico.
Di recente, il presentatore ha collaborato con Rai International: dieci puntate cucite tutte intorno alle ricchezze e alle caratteristiche del Made in Italy. Fra i suoi ultimi lavori, si ricorda anche il documentario dal titolo L’itinerario di Colombo nella Repubblica Dominicana.
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5 commenti su "È morto Daniele Piombi"
Il punto di
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Il Punto di Davide Maggio
Ivan dice:
Riposa in pace! Gran presentatore.
lordchaotic dice:
:(((
Mimma dice:
Riposa in pace grande uomo e grande maestro di televisione.
aleimpe dice:
Il suo nome legato anche a Miss Italia, condusse tante edizioni negli anni '60 e '70, ed era tra i papabili per quella del 1988, ma venne preferito Frizzi....
kalinda dice:
Addio, speriamo che la Rai lo ricordi riportando in auge il suo premio.