“Se il problema è quanto guadagniamo, tolgo il disturbo immediatamente“. Di un Fabio Fazio così loquace non avevamo memoria. Quando si parla di denari, evidentemente, saltano le remore (oltre che i nervi). Intervistato da Aldo Grasso al Festival della tv di Dogliani, il conduttore ha totalmente messo da parte la sua proverbiale prudenza e si è lasciato andare a dichiarazioni pesanti sul servizio pubblico con riferimento alle recenti diatribe sui compensi delle star. Bordate vere e proprie, pronunciate peraltro davanti ad alcuni vertici aziendali.
Chiamato in causa negli ultimi tempi a motivo del suo super stipendio, Fazio si è lamentato proprio del “teatrino” sul “quanto guadagniamo”.
“Se è quello il problema - ha detto - si toglie il disturbo immediatamente. Non posso rimanere in Rai se vengo considerato un costo, un peso e non un valore. Ho sopportato qualunque cosa, ora c’è l’esigenza di chiarezza: per rimanere bisogna sentirsi utili. E’ molto più difficile rimanere che andare via. Se non viene presa in considerazione quella idea di valore, io per primo non voglio sentirmi uno che porta via qualcosa che è di tutti“.
Ma qualcosa non torna. Il conduttore che chiede a gran voce di essere considerato un valore è infatti lo stesso che già percepisce uno dei cachet più consistenti tra gli artisti Rai. Se ne deduce che l’azienda gli stia già riconoscendo – e pure profumatamente – i dovuti meriti. Quelle pronunciate da Fazio, però, sembrano anche le parole di chi si sta mettendo nuovamente su piazza, magari con il risultato di alzare ulteriormente il proprio potere contrattuale. Perché così funziona.
E, in effetti, è lo stesso anchorman – il cui contratto con la Rai scade a giugno – a far intuire che il suo futuro potrebbe anche essere fuori da Viale Mazzini. Eventualità che diventa sempre più concreta.
“Siccome la Rai è la mia azienda e la mia vita e le si sta chiedendo di fare una cosa contro natura, non posso tacere. Per me non è difficile trovare un posto dove andare. Sono un privilegiato, guadagno molto. Mi sono chiesto molte volte in questi mesi cosa dovrò fare” ha detto, denunciando poi di aver ricevuto minacce sui social.
Fabio Fazio: ingerenza politica in Rai mai così grande
Fazio ha poi aperto il fuoco contro l’influenza della politica in Rai, fenomeno che – a suo giudizio – sarebbe arrivato a livelli insostenibili.
“Ci sono Paesi che hanno dismesso o venduto le reti. Non è detto che l’assetto attuale sia quello giusto. Si può discutere, ma per farlo bisogna essere in buona fede. Credo non ci sia mai stata un’ingerenza politica così grande sulla gestione dell’azienda. Non è né ammissibile né accettabile“ha detto, rivendicando di seguito la necessità “di avere un pensiero forte sulla tv generalista e pubblica per capire se ha un senso o se debba essere ripensata“.
Che la politica (anche in tempi recentissimi) abbia fatto sentire la propria voce in Rai è cosa abbastanza desumibile se non addirittura evidente, ma fa un certo effetto pensare che la denuncia di Fazio sia arrivata solo ora, quando la stessa politica si è intromessa in particolare su una questione forse più sensibile di altre: quella degli stipendi, appunto.
Campo Dall’Orto: Fazio è un patrimonio della Rai
Il primo in ordine di tempo a dover parare le bordate faziesche è stato proprio il DG Rai Antonio Campo Dall’Orto.
“Fabio Fazio per me è un patrimonio della Rai. Non è un volto, è un autore, e la tv si fa con gli autori” ha invece detto il top manager, aggiungendo: “Le minacce che ha raccontato di aver ricevuto Fazio sono difficili da accettare. Ha tutta la mia vicinanza e solidarietà“.
Ma a fronte del ritratto a tinte fortissime tratteggiato dal conduttore, le parole del top manager Rai sono risuonate come una vocina nella tempesta.
1. Tore ha scritto:
7 maggio 2017 alle 13:24